Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

Il caso scoppiato questa estate della compagnia tedesca Fwu, specializzata in polizze Vita unit linked, accende il faro su questa tipologia di prodotti assicurativi. A luglio il deterioramento delle condizioni finanziarie di Fwu e in particolare della lussemburghese Fwu Life Insurance Lux e di Fwu Life Insurance Austria, che operano in Italia nel ramo Vita, ha spinto il tribunale di Monaco di Baviera a dichiarare lo stato di insolvenza della capogruppo tedesca Fwu Ag. In Italia la società nel 2024 ha celebrato i 18 anni di attività e i risparmiatori italiani coinvolti non sono pochi: circa 100 mila. La crisi di Fwu arriva in un momento in cui la vendita di unit linked da parte dei vari canali sta registrando una fase di forte ripresa.
I sottoscrittori possono verificare la composizione delle commissioni e le simulazioni sulle performance e i capitali che possono aspettarsi di ottenere nel documento informativo che va consegnato prima dell’adesione, il Kid (Key Information Document, il documento contenente le informazioni chiave, che nel caso di più linee si abbina anche al documento specifico dell’opzione di investimento).
Con i prezzi delle polizze auto spinti al rialzo dall’inflazione, la tentazione di cercare sul web offerte che consentono di risparmiare è sempre più forte. Nonostante ciò il mercato italiano delle cosiddette compagnie dirette continua a rappresentare una fetta residuale del giro d’affari delle assicurazioni: gli italiani, a differenza per esempio degli inglesi dove il mercato online è decisamente più grande, preferiscono rivolgersi ancora al proprio agente o alla filiale in banca per comprare polizze, anche solo la semplice RcAuto. Le compagnie dirette faticano quindi a crescere e per di più, da un po’ di tempo a questa parte, anche a tenere la barra dritta dei propri bilanci. Così c’è chi, come gli svizzeri di Zurich, ha fatto due conti e ha deciso di fare un passo indietro uscendo definitivamente dal mercato italiano delle polizze online.
Il passaggio generazionale rappresenta uno dei profili di maggiore attenzione prospettica nel sistema economico sia in considerazione dell’evoluzione della piramide demografica, che della concentrazione della ricchezza nelle classi di età over 65. Va ancora evidenziato come la motivazione ereditaria sia storicamente una delle principali finalità del risparmio in Italia. Si delineano allora soluzioni sia di tipo finanziario sia, soprattutto, assicurativo per consentire la pianificazione successoria e alleviare il carico tributario. In questa prospettiva diviene interessante indagare anche come si atteggi il risparmio previdenziale in caso di decesso dell’aderente ad un fondo pensione o a una polizza pip (acronimo di piano individuale pensionistico).
L’istituto tedesco è il target ideale per Orcel, che così potrà costruire il primo gruppo creditizio europeo per capitalizzazione. La mossa permette anche di aggirare le tagliole dei merger transfrontalieri. Altri istituti sono pronti a muoversi
Luglio in chiaroscuro per il risparmio gestito italiano. Secondo quanto rilevato da
Assogestioni, le associate hanno archiviato il mese con una raccolta netta negativa per 2,6 miliardi di euro, in peggioramento dai 2 miliardi di giugno. C’è però un dato positivo: i fondi comuni hanno registrato afflussi per quasi 3 miliardi. A trainare la raccolta sono stati ancora una volta i comparti obbligazionari.
I nuovi prodotti Cnp Vita Assicura Gamma Duo si compongono di soluzioni assicurative di risparmio a vita intera, pensate per chi cerca strumenti di risparmio a basso rischio e con un orizzonte temporale di medio-lungo termine. I prodotti Duo investono il capitale in due differenti gestioni separate: dal 60% al 65% del capitale conferito verrà impiegato in una
delle gestioni storiche della compagnia (Lifin oppure Gefin), e in parallelo il rimanente 35%-40% sarà in vestito nella nuova gestione con fondo utili definita Cnp Spinnaker. Tutte le gestioni separate collegate ai prodotti Duo promuovono, inoltre, caratteristiche di sostenibilità e investono in obbligazioni di emittenti sia governativi che del settore privato denomina te in euro con l’obiettivo di ottenere un rendimento finanziario superiore a quello delle obbligazio ni con scadenza a medio termine.

Dopo poco più di un anno dalla strage ferroviaria di Brandizzo ancora non emergono chiare le responsabilità. Le indagini proseguono e non mancano le novità. D’altronde, sin da subito a quasi tutti la situazione creatasi non è apparsa né certa né chiara. Troppe le persone coinvolte, troppi i lati oscuri per lanciarsi in ipotesi risolutive. Il “quasi tutti” è riferito al segretario della Uil, Bombardieri, che si è subito affrettato (sin dalle prime ore dopo l’incidente) a fornire il suo giudizio e lanciare le sue incredibili accuse. “Questi non sono incidenti ma omicidi sul lavoro. E c’è una responsabilità morale del governo”.
Anche il 2024 sarà un anno di contrazione per il credito bancario al settore privato italiano (-1,7%). Ma, secondo l’EY european bank lending economic forecast 2024, già dal 2025 il settore tornerà a crescere del 2,4%, per poi proseguire con un +3,1% nel 2026, in linea con le altre maggiori economie dell’eurozona. Gli esperti stimano per il 2024 un’ulteriore contrazione dello 0,9% dei mutui ipotecari dopo quella dello 0,5% del 2023, mentre si prospetta un aumento dell’1,7% nel 2025 e del 3% nel 2026. Quanto al credito al consumo, prevedono un rallentamento della crescita che si attesterà al 3,5% quest’anno rispetto al 5,4% del 2023, mentre i prestiti alle imprese subiranno una contrazione per il quarto anno consecutivo (-3,4% nel 2024), prima di tornare a crescere del 2,4% nel 2025 e del 2,7% nel 2026.
Sul web diluvio di cookie illegittimi e percorsi ingannevoli (dark pattern). In rete continuano a proliferare ostacoli e trabocchetti per ingannare l’utente e costringerlo ad accettare cookie o a desistere nello scegliere opzioni di maggior tutela della sua privacy (come cancellare un account). A livello internazionale il 97% dei siti presenta dark pattern e per l’Italia il 60% dei banner sui cookie è fuori legge. È quanto emerge dalla indagine conoscitiva della rete internazionale del GPEN (Global privacy enforcement network), dedicata nel 2024 ai modelli di design ingannevole, i cui risultati sono stati diffusi dal Garante della privacy.
Dopo l’incidente mortale non si può condannare per omicidio stradale il conducente del veicolo tamponante in base al «senno di poi», solo per la ritenuta inosservanza della distanza di sicurezza. Il giudice deve indicare la velocità del mezzo e la distanza di sicurezza che avrebbero potuto evitare il sinistro e che non sono state rispettate: non può partire nel ragionamento dal sinistro e andare a ritroso chiedendosi poi quali precauzioni avrebbero potuto impedirlo; altrimenti si renderebbe colposo qualsiasi comportamento umano che causa un danno perché è quasi sempre possibile, dopo l’evento, ipotizzare una condotta alternativa in grado di impedirlo. La regola cautelare che si assume violata, invece, deve essere preesistente al fatto e il giudizio fondato sulla situazione anteriore all’evento. Così la Cassazione penale, sez. IV, sent. 34383 del 12/09/2024.
Più tutele e welfare per i professionisti iscritti alla gestione separata Inps. Sono gli obiettivi che Assoprofessioni (di cui la Lapet è socio fondatore) condivide con la consulta del lavoro autonomo e professioni del Cnel a cui siede. «Migliorare la vita dei professionisti, in particolare di quelli di cui alla legge n.4/2013 che la nostra confederazione rappresenta, è uno dei principi che sorregge la nostra attività politico-istituzionale da sempre», ha ricordato il presidente Assoprofessioni Giorgio Berloffa.
Axa Italia lancia una nuova campagna pubblicitaria dedicata ai liberi professionisti e ai piccoli imprenditori, on air fino al 27 ottobre sulle principali emittenti tv, connected tv, piattaforme on demand, web e social. Intitolato «Essere un lavoratore autonomo non dovrebbe essere un rischio», lo spot celebra uno dei settori trainanti dell’economia nazionale, spesso esposto a imprevisti e vulnerabilità.
A luglio il saldo di raccolta netta del risparmio gestito è negativo per 2,63 miliardi di euro, a fronte di un patrimonio gestito del mercato italiano che alla fine del mese si attesta a 2.394,8 miliardi, sui massimi da maggio 2022 (2.394,6 miliardi). A sostenere il dato, secondo le stime dell’Ufficio studi di Assogestioni, è un effetto mercato positivo dell’1,0%. Nel mese la raccolta netta dei fondi aperti ha virato in positivo, registrando +2,95 miliardi di afflussi.

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L’esecutivo è a caccia di 5-6 miliardi necessari per finanziare le misure per la natalità. Due le strade ipotizzate: potenziare l’assegno unico o aumentare le detrazioni in base al numero dei figli. L’alibi è pronto: l’Europa. Se alla fine la caccia ai 10 miliardi che ancora mancano alla manovra si rivelerà fallimentare, allora il governo potrebbe chiedere alle banche di pagare il conto. Con il bollino di Bruxelles, recita la strategia della destra, sarà difficile essere accusati di accanirsi contro gli istituti di credito. Al contrario si avrà più forza nel sostenere un’operazione di «equità sociale», come fu definita la tassa sugli extraprofitti dell’agosto di un anno fa, prima approvata e poi sterilizzata per la contrarietà, tra i tanti, della Banca centrale europea.
Helen Comin, madre di quattro figli, è morta a 50 anni dopo un intervento chirurgico estetico al seno. Era stata operata il 5 settembre scorso alla DiViClinic di Castelfranco Veneto, clinica molto conosciuta e con una buona reputazione. Si trattava di sostituire le protesi mammarie, dopo circa una decina di anni dal primo intervento. L’operazione sembrava perfettamente riuscita e nel reparto in cuiera stata trasferita dopo la sala operatoria c’è chi racconta di averla vista in ottime condizioni. La situazione è precipitata circa un’ora dopo l’intervento, quando si è manifestata una forte crisi cardiaca. Prima il personale della clinica privata e poi i medici del 118 l’hanno soccorsa con una rianimazione d’urgenza. E subito dopo è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Castelfranco. Ma il suo cuore si è fermato cinque giorni dopo.

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Detrazioni fiscali o assegno unico rinforzato. Bonus bebè e nuovi asili nido. Congedi parentali retribuiti per entrambi i genitori e più lunghi (fino a 10 giorni) per i papà. Ma anche bonus per chi assume lavoratrici madri e più tempo pieno nelle scuole. O aiuti economici per giovani che acquistano la prima casa. Per favorire la natalità in Italia ogni governo prova a trovare la sua ricetta. Ma qualcosa non funziona se a fine 2023 sono nati solo 379 mila bambini (meno 3,6% rispetto al 2022); se il baby boom del 1964 con il record di 1.035.207 nati sembra un altro mondo; se l’età media delle donne italiane al primo figlio è di quasi 32 anni (31,6) contro i 29,7 della media Ue e se in Italia il numero medio di figli per donna è 1,20 (il minimo storico di 1,19 è del 1995) contro la media Ue di 1,46. E l’andamento dei primi 6 mesi del 2024, registra l’Istat, sta lì a certificare un’ennesima discesa verso il basso: solo 178 mila nuovi nati, pari a meno 1,4% rispetto al primo semestre 2023. L’Istat stima quindi che a fine anno i nuovi nati si fermeranno a 374 mila bambini. Meno che nel 2023.