Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Proprio in queste settimane l’amministratore delegato Bruno Scaroni, arrivato al timone di Zurich in Italia a gennaio, sta lavorando al nuovo piano industriale 2025-2027 che sarà presentato alla capogruppo elvetica guidata da Mario Greco entro l’anno. E c’è già un punto fermo nella strategia che la compagnia è intenzionata a seguire nella Penisola: al centro della modello ci saranno gli agenti, al punto che Zurich Italia ha deciso di uscire dalla vendita online delle polizze RcAuto che avveniva tramite il marchio Zurich Connect.
Crescono gli italiani che accedono a credito (+2,8%), ma la rotta si inverte se si guarda agli importi, che fanno registrare un -13,9%. Nonostante un contesto economico che risente anco
ra dei rialzi dei tassi di interesse e dell’inflazione nei periodi precedenti, le famiglie italiane non hanno smesso di rivolgersi agli istituti di credito per sostenere i propri consumi e gli inve
stimenti sulla casa. A fotografare la dinamica in atto è Mister Credit , l’area di Crif che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori, presentando l’aggiornamento relativo al I semestre 2024 della Mappa del credito, lo studio sull’utilizzo del credi to rateale da parte degli italiani.
Il taglio alle rivalutazioni delle pensioni, voluto dal governo Meloni per il biennio 2023-2024, finisce davanti alla Corte Costituzionale perché la norma presenta profili di illegittimità costituzionale. Lo sostiene l’ordinanza numero 33 della Corte dei Conti della Toscana che ha accolto il ricorso depositato il 18 ottobre 2023 da Marco Panti, un dirigente scolastico senese di 71 anni, assistito da due avvocati siracusani, Giorgio Seminara e Elisabetta Castilletti. Se la Consulta certificasse l’incostituzionalità, sul governo si abbatterebbe un uragano da 37 miliardi, tanto quanto vale il taglio al netto delle tasse fino al 2032. In ogni caso, le motivazioni molto circostanziate della giudice contabile Khelena Nikifarava costituiscono un altolà all’esecutivo che si appresta a prorogare e peggiorare l’indicizzazione all’inflazione per il terzo anno.
La scatola nera è da anni grande incompiuta della Rc auto: in mancanza della regolamentazione attuativa prevista sin dal Dl 1/2012 e poi dagli articoli 132-ter e 145-bis aggiunti nel 2017 al Codice delle assicurazioni (Cap), non si sa nemmeno cosa esattamente debba intendersi per black box. Ora nel Ddl Concorrenza 2024 (bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato e inviato in Parlamento) si prova a disciplinarla in modo transitorio, soprattutto per evitare che possa diventare strumento di fidelizzazione forzata degli assicurati, visto che la scatola nera si è molto diffusa sul mercato. Resta il problema del valore probatorio del dati della scatola nera in caso d’incidente.
Con l’ordinanza 15237/2024 del 30 maggio la Cassazione ha descritto puntualmente i casi in cui è esclusa la responsabilità del proprietario di un veicolo su sinistri avvenuti nella circolazione prohibente domino (cioè «contro la sua volontà», secondo l’articolo 2054 del Codice civile). Ciò va letto alla luce delle nuove regole che impongono di assicurare un veicolo anche quando rimane e si muove in aree private (Dlgs 184/2023). Nel caso esaminato dalla Cassazione, il conducente si era impossessato del veicolo approfittando del fatto che la persona cui il proprietario lo aveva affidato avesse lasciato la chiave di accensione inserita. L’affidamento del mezzo a un terzo non basta a escludere la responsabilità del proprietario, essendo condotta di per sé inidonea a impedire in concreto l’uso del mezzo.
La sentenza 24022/24 della Cassazione torna sulle polizze «key man», che assicurano (la società o gli eredi) circa la premorienza di un soggetto cruciale nell’economia dell’impresa. Sulla deducibilità del premio in capo all’impresa stessa le posizioni appaiono controverse, in quanto la giurisprudenza di merito appare oscillante, la dottrina è favorevole alla deducibilità del costo, mentre la Cassazione 28004/2009 è controversa ma sembra negare la deducibilità del premio. La polizza key man è generalmente contratta dalla società per tutelarsi circa la premorienza di un elemento di spicco della direzione aziendale, che può coincidere con l’imprenditore o con un top manager. Beneficiario può essere la società, nel qual caso l’inerenza del costo sembrerebbe assicurata (salve le pronunce giurisprudenziali di cui si dirà) oppure l’assicurato o i suoi eredi, nel qual caso sembrerebbe che la deducibilità in capo all’impresa debba essere negata.
Sul tavolo c’è anche l’iniziativa annunciata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, due giorni fa a Cernobbio. Urso chiederà all’Europa di anticipare al 2025, dal 2026, l’attivazione della clausola che prevede di rivedere le modalità attraverso le quali si dovrebbe arrivare allo stop dei motori endotermici fissato dal Regolamento europeo al 2035. L’occasione sarà offerta dal Consiglio Competitività che si svolgerà il 26 settembre e che sarà anticipata da un vertice sul tema. L’Italia, dunque, resta in prima fila tra i paesi europei fortemente critici rispetto a tempi e modalità per la transizione all’elettrico nel settore auto, imposti dalla precedente Commissione europea.