L’industria dei camion autonomi sta vivendo una fase di ripresa, con numeri di consegne di veicoli che continuano a superare record. Le aziende in Asia, Europa e Stati Uniti stanno
entrando con entusiasmo nella fase di test della commercializzazione.

Entro il 2044, si prevede che la flotta globale di autotrasporto sarà supportata da un ulteriore mezzo milione di “conducenti autonomi” di livello 4, mentre i restanti conducenti fungeranno da supervisori o lavoreranno nelle regioni meno sviluppate.
Secondo le stime il comparto registrerà un tasso di crescita annuo del 25,6% nei prossimi 20 anni.

E’ quanto emerge dal recente rapporto IDTechEx, dal titolo “Autonomous Trucks 2024
2044: Technologies, Trends, Forecasts”, di cui la rivista Onda Verde pubblica una sintesi.

Rispetto ai robotaxi e ad altre piattaforme autonome orientate ai servizi di mobilità, le aziende costruttrici dei camion autonomi non devono concentrarsi tanto sull’esperienza dell’utente o sull’integrazione all’interno della società. Lo scopo dei sistemi di guida
autonoma nei camion è quello di risolvere diverse questioni critiche del settore, tra cui la gestione del ruolo del conducente appare oggi la più importante.
Le giovani generazioni sono particolarmente riluttanti a trascorrere mesi sulla strada
lontani dalla propria famiglia, soprattutto ora che il lavoro da casa è diventato un modo
facilmente praticabile per costruirsi una carriera. L’invecchiamento della popolazione aggrava inoltre la carenza di manodopera nel settore.

La carenza di autisti ha comportato di conseguenza un aumento significativo dei costi del
trasporto internazionale delle merci e delle spese operative sostenute dalle aziende di
settore.

La sicurezza è un altro fattore cruciale nel settore dell’autotrasporto. L’uso di camion autonomi a lungo raggio può potenzialmente ridurre il numero degli incidenti e la loro gravità, poiché i sistemi di guida autonomi non si distraggono, e consentendo una
comunicazione più efficiente con altri veicoli e dispositivi semplifica le operazioni e migliora l’efficienza complessiva delle attività di trasporto.

Nel 2024 le aziende produttrici di camion autonomi stanno conducendo attivamente test commerciali nella speranza di risolvere i punti critici. Dopo aver analizzato le strategie di oltre dieci delle più grandi aziende di camion autonomi, IDTechEx ha delineato due principali percorsi di commercializzazione. Questi percorsi sono influenzati dalle normative governative sui test dei veicoli autonomi nei vari Paesi, tenendo presente che alcune regioni
forniscono uno specifico e dettagliato supporto politico per la diffusione dei camion a guida autonoma.

IDTechEx ha anche monitorato i leader globali e regionali nelle vendite di camion autonomi e ha riscontrato crescenti disparità tra loro. Gli ambienti di mercato in ciascuno dei tre principali continenti hanno infatti favorito le proprie aziende leader. La Cina è stata la prima a realizzare la produzione di massa e la distribuzione commerciale di camion autonomi. Inceptio e DeepWay sfruttano l’integrazione verticale, il dominio della catena di fornitura e le economie di scala per consolidare il loro vantaggio iniziale ed estendere il loro dominio sui mercati esteri. In Europa Einride si distingue come leader, realizzando operazioni commerciali L4 in tre regioni. Einride vanta una piattaforma di gestione altamente integrata che supervisiona le operazioni della flotta, la gestione energetica e i volumi di trasporto. Gli Stati Uniti sono stati i primi ad iniziare i test su strada dei camion di livello 4, con numerosi attori coinvolti. Kodiak e Aurora hanno accumulato un chilometraggio di prova
leader a livello mondiale. Tuttavia, le sfide normative hanno rallentato il progresso della commercializzazione, con la produzione di massa prevista solo nei prossimi anni.