Alla giugno 2024 i premi totali del portafoglio diretto italiano nel settore danni sono saliti a 23,8 mld, in aumento del 7,9% rispetto alla fine del II trimestre del 2023, quando il settore registrava una crescita dell’8,1%.
Ania sottolinea nella sua statistica trimestrale che si tratta della quattordicesima variazione trimestrale positiva consecutiva che ha portato la raccolta premi a sfiorare per la prima volta i 24 miliardi nei primi sei mesi dell’anno.
Questa performance è ascrivibile, in particolare, sia allo sviluppo del settore Non-Auto, che
ha registrato una variazione positiva del 6,2% sia del settore Auto (+10,5%) per effetto soprattutto dell’aumento dei premi del ramo Corpi veicoli terrestri (+15,2%) e, in parte, anche dei premi del ramo R.C. Auto che hanno registrato un incremento pari all’8,9%.
Nel dettaglio, le compagnie nazionali ed extra europee sono cresciute del 7,4% mentre le rappresentanze di imprese europee hanno registrato una crescita più rilevante e pari a quasi l’11%.
Nel comparto Auto, alla fine del mese di giugno, si è rilevato un incremento dell’8,9% dei premi del ramo R.C. Auto e si è confermato l’andamento particolarmente positivo (+15,2%) dei premi del ramo Corpi veicoli terrestri.
La crescita del ramo R.C. Auto è coerente sia con l’aumento del numero dei veicoli assicurati (si stima che nei primi sei mesi del 2024 questi siano cresciuti dell’1,8% rispetto all’analogo periodo del 2023) sia con la crescita del premio medio rilevato da IVASS (per i contratti stipulati nel primo semestre del 2024 l’aumento è stato del +7,1% su base annua).
ANIA spiega l’aumento del premio medio in gran parte con l’elevata crescita dell’inflazione generale rilevata nell’ultimo biennio che ha determinato un incremento del costo dei sinistri
sia in termini di manodopera e pezzi di ricambio (+6,0% nel 2023 e +2,4% nei primi sei mesi del 2024) sia in termini di adeguamento del risarcimento del danno biologico di lieve entità (+7,9% nel 2023 e +0,8% per il 2024).
Il ramo Corpi veicoli terrestri (ossia le garanzie incendio/furto, kasko, eventi naturali e
cristalli dei veicoli), con 2.498 mln di raccolta premi a fine giugno 2024, è cresciuto del 15,2% rispetto all’anno precedente, a conferma di quanto era risultato alla fine del 2023 (+13,6%) e alla fine di marzo (15,3%). Potrebbero aver contribuito a tale crescita sia l’aumento delle nuove immatricolazioni di autovetture confermato anche a fine giugno 2024 (+6%) sia i possibili allineamenti tecnici delle tariffe della garanzia furto, a causa di una
ripresa consistente del fenomeno nell’ultimo biennio, e soprattutto delle coperture collegate agli eventi naturali e ai cristalli, a seguito degli eventi calamitosi sempre più frequenti che stanno colpendo l’Italia e che stanno determinando un aumento del costo della riassicurazione per le imprese.
Per quanto riguarda gli altri rami danni la crescita complessiva rispetto alla fine di giugno 2023 è stata del 6,2%.
Hanno contribuito a questo aumento tutti i rami assicurativi più rappresentativi in termini di premi: il ramo R.C. Generale, con un volume premi di 2,8 miliardi, è cresciuto dello 0,9%; il ramo Malattia, con un volume premi di circa 2,4 mld, è cresciuto del 12,1%, confermando lo sviluppo sostenuto negli ultimi trimestri; il ramo Altri danni ai beni, con una crescita dell’8,6%, ha realizzato un volume premi di 2,3 mld; il ramo Infortuni con 2,1 mld è cresciuto del 2,0% e infine il ramo Incendio, con circa 1,7 mld, dell’11,6%. Anche se con un peso contenuto sul totale del business danni Non Auto, si evidenzia la crescita dei rami Corpi veicoli aerei (+29,9%), R. C. Aeromobili (+18,2%) e Corpi veicoli marittimi (+17,7%). È confermata anche a fine giugno la crescita dei rami Perdite pecuniarie, Tutela legale e Assistenza. In contrazione i premi dei rami Credito (-10,2%) e Corpi veicoli ferroviari (-10,7%).
La raccolta delle rappresentanze
Le rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei nel corso dei primi sei mesi del 2024 hanno contabilizzato premi per 3,6 miliardi, in aumento del 10,9% rispetto a quanto rilevato nel 2023. Il peso percentuale dei premi contabilizzati dalle rappresentanze di imprese europee rispetto al totale è stato del 15,3%; in particolare, nel settore Auto il peso è stato del 10,2% mentre negli altri rami danni di circa il 19%. Per
alcuni rami tale quota è stata superiore al 40%: Merci trasportate (47,9%), R.C. aeromobili (52,1%) e Credito, per il quale l’incidenza di tali imprese arriva a sfiorare l’87%. Resta invece particolarmente ridotta e inferiore al 10% nei rami Corpi veicoli ferroviari dove è assente, nel Malattia (5,6%) e nell’Incendio (9,8%). La raccolta del settore Auto è risultata in aumento del 32,9% (era +39% a fine marzo 2024). Sono cresciuti in modo pronunciato sia i premi R.C. Auto (+34,1%) sia quelli del ramo Corpi veicoli terrestri (+29,8%). I premi del comparto Non Auto sono aumentati del 4,5%. In particolare, il ramo R.C. Generale, la
cui raccolta da parte di imprese rappresentanze costituisce circa un terzo del totale (circa 0,8 miliardi), ha registrato alla fine del mese di giugno 2024 una diminuzione dell’1%. Tra i rami più rappresentativi che contabilizzano oltre 250 milioni si è registrato l’aumento del ramo Infortuni (286 mln, +2,4%), del ramo Altri danni ai beni (302 mln, +12,7%) ma la diminuzione del ramo Credito (379 mln, -9,7%).
La distribuzione
Per le imprese italiane ed extra U.E., la principale forma di intermediazione si conferma
il canale agenziale (72,5%), in lieve aumento rispetto a quanto rilevato alla fine del mese di giugno 2023 (72,2%). In particolare, i rami nei quali il canale agenziale risulta più sviluppato sono R.C. Veicoli marittimi (93,5%), R.C. Auto (86,1%), Altri danni ai beni (79,7%), R.C. Generale (79,1%), Corpi veicoli ferroviari (78,1%), Cauzione (76,4%), Corpi veicoli terresti (75,4%), Tutela legale (74,9%), Assistenza (72,1%) e Incendio (71,9%).
Gli sportelli bancari sono tornati per la seconda volta a rappresentare il secondo canale distributivo del settore Danni con una quota di mercato del 9,6%, in tendenziale crescita negli ultimi anni; il canale bancario è maggiormente coinvolto nella commercializzazione dei premi del ramo Perdite pecuniarie (41,7%), Credito (22,1%) e Infortuni (20,9%). Rivestono tuttavia un ruolo importante (e in crescita) anche nei rami Malattia (18,7%), Tutela legale (14,4%), Incendio (13,0%) e Assistenza (12,6%).
A fine giugno 2024 i broker hanno rappresentato il terzo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari al 9,5%, appena inferiore a quella degli sportelli bancari. Ania sottolinea però che la quota di mercato dei broker è sottostimata, in quanto non considera una parte importante di premi (stimata per il totale danni, nel 2023, in 24,5 punti percentuali) che tali intermediari raccolgono ma che presentano alle agenzie e non direttamente alle imprese. Assumendo che questa incidenza sia applicabile anche a fine giugno 2024, la quota degli agenti per il totale settore danni scenderebbe a 48,0% mentre quella dei broker salirebbe a 34,0%.
La vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e Internet) a fine giugno 2024 ha registrato un’incidenza dell’8,0% (8,7% a giugno 2023). Facendo riferimento alle singole modalità di distribuzione della vendita diretta, risulta che le agenzie in economia, gli intermediari a titolo accessorio che operano su incarico dell’impresa e i produttori diretti, pesano per il 4,6% (5,0% un anno prima), mentre per il
2,8% il canale internet (3,0% a fine giugno 2023); la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori online risulta pari all’1,3%; in particolare nel settore Auto tale quota è pari al 2,7% mentre più bassa e pari allo 0,2% è quella relativa agli altri rami danni. In particolare, i rami in cui, anche se marginalmente, si fa ricorso da parte degli assicurati all’utilizzo di preventivatori online sono l’Assistenza (1,8%), la Tutela legale (1,1%), gli Infortuni (0,5%) e le Perdite pecuniarie (0,1%).
Per le rappresentanze di imprese U.E. i principali canali di distribuzione sono stati gli agenti e i broker con una quota rispettivamente pari a 48,4% e a 41,3%. In particolare, nel settore Auto è quello agenziale il canale distributivo più utilizzato, con una quota dell’81,9%, mentre negli altri rami danni è risultato essere quello dei broker (52,6%). Gli sportelli bancari sono il terzo canale di vendita con una quota del 4,1% (1,5% nel settore auto e 5,1% nei restanti rami). Risulta nel complesso pari a 4,8% la quota della vendita diretta.