Il broker riassicurativo Guy Carpenter ha stimato in un intervallo tra 1,6 e 2,1 miliardi di euro, i danni assicurati provocati dalle inondazioni in Europa centrale e orientale.
Un evento che riempito intere giornate di piogge intense, con conseguenti inondazioni in Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Ungheria, Romania e Germania a partire dall’11 settembre.
Nonostante la gravità dell’evento, secondo Guy Carpenter i danni sono notevolmente inferiori rispetto ai precedenti grandi eventi alluvionali del 1997 e del 2002, grazie a una migliore gestione del rischio e a una maggiore consapevolezza pubblica nell’Europa centrale e orientale.
A differenza dei precedenti fenomeni alluvionali, le moderne infrastrutture della regione, le dighe, le barriere anti-inondazione e i notevoli progressi nelle previsioni meteorologiche hanno avuto un ruolo fondamentale nell’attenuazione delle perdite.
Analizzando la situazione sui diversi territori, Guy Carpenter stima perdite assicurate per 600-750 milioni di euro nella Repubblica Ceca, 550-650 milioni di euro in Austria, 350-550 milioni di euro in Polonia e, per Slovacchia, Ungheria e Romania, una perdita complessiva compresa tra 100 e 150 milioni di euro.
Le stime di Guy Carpenter si aggiungono a quelle già rese note da Gallagher Re che indica perdite complessive tra 2 e 3 miliardi di euro, mentre Aon indica che i danni assicurati supereranno, con ogni probabilità, quota 1,5 miliardi di euro.
“Sebbene il valore nominale possa superare quello del 1997 a causa dell’inflazione, in termini reali resta inferiore. Nel complesso, l’evento del 2024 non raggiunge la magnitudo degli eventi del 1997, 2002 e 2010, né in termini di intensità delle precipitazioni né di danni finanziari risultanti. Le prime valutazioni indicano un numero significativamente ridotto di proprietà colpite, circa il 20% di quelle colpite nel 1997, e si prevede che i danni finanziari complessivi saranno inferiori rispetto all’evento del 2010”, ha spiegato Guy Carpenter, aggiungendo che le recenti inondazioni presentano somiglianze con quelle del 2002 che causarono inondazioni devastanti in Austria, Repubblica Ceca e alcune parti della Germania, sommergendo i bacini idrografici dell’Elba e del Danubio.