In seguito alla pubblicazione del rapporto della Commissione europea Climate Resilience Dialogue, la Federation of European Risk Management Associations (FERMA) invita la Commissione europea a istituire un gruppo di esperti che possa mettersi al lavoro con l’obiettivo di trovare le coordinate per ridurre le attuali lacune di protezione.
Una richiesta in linea con il manifesto politico 2024-2029 di FERMA che sottolinea la necessità di un organismo permanente per fornire consulenza sulla strategia di adattamento dell’UE.
Il rapporto recentemente pubblicato è il risultato di un progetto sviluppato in 18 mesi da un gruppo temporaneo di stakeholder, con FERMA e Insurance Europe a fungere da correlatori del team di lavoro, composto da 17 elementi che includeva anche la Banca Mondiale, l’EIOPA e le Nazioni Unite.
Avviato dalla Commissione europea, il gruppo propone una serie di azioni per mitigare i rischi catastrofali, evidenzia le best practice ed esplora potenziali soluzioni per ridurre il gap di protezione sui danni prodotti dagli eventi climatici.
Typhaine Beaupérin, Ceo di FERMA, spiega che “Il Climate Resilience Dialogue fornisce una solida base su cui aumentare la consapevolezza del rischio climatico e rafforzare i livelli di resilienza e preparazione in tutta Europa. Tuttavia, per costruire su queste fondamenta, serve l’istituzione di un gruppo permanente di esperti sul gap di protezione sui rischi climatici per fornire raccomandazioni politiche utili per la prossima strategia di adattamento dell’UE”.
Pertanto, FERMA esorta la Commissione europea a convocare un’ampia gamma di parti interessate, che rappresentino diverse competenze.
Il rapporto afferma inoltre che “A livello aziendale, una funzione dedicata di Risk Manager può aiutare a permeare una cultura di gestione del rischio in tutte le organizzazioni, in genere di grandi dimensioni”, e richiede anche “la creazione di incentivi di mercato per investire in soluzioni di gestione del rischio”. Beaupérin ha aggiunto: “La funzione di risk management è fondamentale per aiutare a gestire i rischi fisici derivanti dal cambiamento climatico, tra cui la maggiore frequenza e gravità dei pericoli naturali. A livello aziendale, i risk manager svolgono anche un ruolo fondamentale nel consentire la valutazione strategica di tali rischi e delle opportunità nelle loro operazioni lungo la catena del valore che possono rafforzare non solo la resilienza ma anche la competitività in questa nuova era di rischio”.