“Risarcimenti bassi, ristori a rilento, pagamenti respinti e conteggi da rivedere. La vicenda Agricat – il fondo mutualistico nazionale di Ismea – rappresenta un vero e proprio disastro, la cartina di tornasole dell’imbarazzante e farraginoso sistema burocratico e amministrativo, vigente del nostro Paese”. In una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, critica apertamente il fondo nutualistico Ismea.
“Un sistema deleterio che ha dimostrato e sta dimostrando tutte le sue falle nel caso dell’Emilia Romagna, colpita pesantemente nel 2023 da gelate e alluvioni, che hanno causato fortissimi danni ai produttori del settore primario e alle imprese agricole, oggi rimasti col cerino in mano in termini di risarcimenti e ristori”.
Insomma, secondo Tiso “è davvero giunto il momento di costituire un sistema strutturale di assicurazione reddituale della impresa agricola che, ad esempio nel caso dell’alluvione in Romagna nel 2023, avrebbe potuto risarcire in tempi rapidi e certi tutti quegli agricoltori, che hanno perso ettari di raccolti e quindi milioni di mancati guadagni. Cosa purtroppo non avvenuta”.
Il presidente di Confeuro si rivolge alle istituzioni lamentando una situazione ormai insostenibile dal punto di vista burocratico che necessita di un intervento di semplificazione. “Di fronte a problemi concreti e attuali, come il cambiamento climatico, la siccità, il dissesto idrogeologico e altri rilevanti questioni agricole, non servono slogan ma azioni concrete ed efficaci. Gli agricoltori hanno bisogno di essere tutelati, non vessati”.