Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Assist del governo al salvataggio di Eurovita. La versione del decreto Bollette entrata ieri in Consiglio dei ministri conteneva la norma per favorire il passaggio degli attivi finanziari dalla compagnia alla newco Cronos Vita, controllata dalle cinque principali assicurazioni italiane. Anche le newco, si legge, potranno «registrare in sede di rilevazione iniziale gli attivi finanziari riferiti alle gestioni separate in base al valore di carico alla data di trasferimento anziché al prezzo di cessione». Possibilità dalle quali finora erano escluse le società di nuova costituzione.
Da Axieme arriverà la spinta all’innovazione tecnologica che potrà accelerare le crescita dei 750 consulenti di Vitanuova «Uniremo il canale fisico e quello digitale, il ramo danni a quello vita», dice a MF-Milano Finanza Fabrizio Colombo Giardinelli, fondatore e amministratore delegato di Vitanuova, società che nei giorni scorsi, ha rilevato l’insurtech Axieme. «Si tratta di un’operazione che ci consentirà di accelerare il nostro sviluppo. Nata nel 2016, Vitanuova, è partecipata da 120 dei suoi stessi manager, è già oggi un broker assicurativo tra i top ten del mercato, primo nel mercato vita retail», dice Colombo Giardinelli. «Avevamo già iniziato a lavorare nel ramo danni e con Axieme lo sviluppo sarà più veloce».
Quello di Pollen Street sarà un lungo viaggio in Italia. Dopo aver rilevato nei mesi scorsi il broker assicurativo Wide, il fondo di private equity inglese, forte di asset in gestione per circa 4,5 miliardi, punterà ancora sul mercato finanziario italiano. Parola del partner Ian Gascoigne, nei giorni scorsi in Italia per l’incontro organizzato da Wide sulle nuove sfide del mercato assicurativo.
In attesa della presentazione della lista di minoranza da parte del socio Delfin, il patto di consultazione di Mediobanca rinnova la fiducia al board uscente e all’amministratore delegato Alberto Nagel. Anche se all’interno della compagine che controlla il 10,85% del capitale della merchant bank emergono posizioni diverse.
Via libera al regolamento Euro 7, ma con limitazioni minori e più tempo per l’applicazione. Ieri a Bruxelles il Consiglio Ue Competitività ha adottato la posizione negoziale elaborata dalla Spagna, a cui spetta la presidenza di turno dell’Unione, sulla proposta del nuovo regolamento che tratta l’omologazione dei veicoli a motore e dei motori per quanto riguarda le loro emissioni.
Generali e Undp (United Nations development programme) hanno riunito i rappresentanti della Commissione Ue, dell’Ambasciata della Malesia in Italia e del comitato operativo per la presidenza italiana del G7 per definire soluzioni che aumentino la resilienza delle pmi rispetto ai cambiamenti climatici. È stato quindi lanciato l’Insurance innovation challenge fund, che incentiverà lo sviluppo e il lancio di prodotti e servizi assicurativi innovativi in Malesia attraverso un processo di selezione locale. Il vincitore avrà a disposizione 100 mila dollari (94.395 euro) nel primo anno per sostenere lo sviluppo di soluzioni assicurative, oltre al supporto finanziario e tecnico.
Una badante costa in media 80 euro in più per ogni famiglia. La responsabilità dell’aumento ricade sull’inflazione e pesa sui budget familiari del 2023. A sottolinearlo i risultati dell’indagine contenuta nel 4° paper del rapporto 2023 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato da Assindatcolf presso la Camera dei deputati. La rilevazione svolta con l’obiettivo di studiare gli effetti prodotti sui consumi delle famiglie presso gli associati Assindatcolf ha messo in evidenza che nei primi 6 mesi dell’anno la spesa sostenuta è mediamente aumentata di 58 euro al mese (+7,8%), passando da 733 di gennaio a 791 di luglio. Nel dettaglio, la retribuzione corrisposta mediamente alla colf è passata da 546 euro netti di gennaio ai 561 di luglio; della baby-sitter da 747 a 859, mentre per le badanti, l’incremento netto si avvicina ai 100 euro, passando da 1.146 a 1.224. Tale balzo in avanti ha causato ricadute sulla spesa, diventata insostenibile per il 36,9% delle famiglie: a gennaio dello stesso anno la percentuale era del 25,6%. Più in difficoltà i nuclei a basso reddito, dove la quota di quelli che hanno dichiarato insostenibile la spesa è cresciuta in 6 mesi passando dal 67,1% di gennaio al 79,7% di luglio.
Una volta che la contrattazione abbia deciso di destinare parte delle risorse, fisse o variabili del fondo integrativo, al welfare integrativo, l’erogazione di tali somme non soggiacciono ai limiti previsti dal decreto Madia (art.23, comma 2, del dlgs n.75/2017) stante il loro carattere assistenziale. La conferma dell’esclusione dai limiti di crescita del salario accessorio è della Corte dei conti della Lombardia (deliberazione n.174/2023). Inoltre, in sede giurisdizionale i magistrati contabili (Corte dei conti di appello, sentenza n.354/2023) hanno avuto modo di precisare che l’erogazione non è soggetta ai vincoli previsti per i sussidi con obbligo dell’ente di erogare i benefici ai dipendenti esclusivamente in presenza di situazioni economiche familiari certificate dall’Isee
Lavoratori nei settori edilizia e agricoltura più tutelati nelle emergenze climatiche. Sulla G.U. n. 223/2023, infatti, è pubblicata la legge n. 127/2023 di conversione del dl n. 98/2023, che, per il corrente anno, ha rafforzato le misure di cassa integrazione per fronteggiare caldo e freddo. Tra le novità, anche la previsione di nuove prescrizioni di sicurezza sul lavoro (questo per tutti i settori).
Il lavoro del futuro (Next normal) in Generali punta già su work life balance, produttività e lavoro agile per obiettivi. «Si tratta di un modello innovativo di organizzazione del lavoro flessibile attento ai temi di inclusione, diritto alla disconnessione, digitalizzazione – ha spiegato Gianluca Perin, Country General Manager di Generali Italia -. Ad oggi abbiamo il 98% delle persone che lavorano in smart working: tutto ciò nel massimo rispetto delle norme di sicurezza».
La Bafin ha indagato per mesi su Allianz a causa di problemi informatici. Ora Allianz ha accettato di porre rimedio a carenze significative e le autorità di vigilanza si sono astenute dall’adottare ulteriori misure. I supervisori hanno richiesto “miglioramenti significativi” in un ampio catalogo di risultati, riferiscono le persone coinvolte. In concreto, si trattava delle aree della gestione del rischio informativo e della gestione dell’identità e dei diritti. Ciò include, tra l’altro, la gestione delle autorizzazioni di accesso dei dipendenti alle applicazioni informatiche, che devono essere adeguate immediatamente quando si trasferiscono in un nuovo reparto o in un’altra società di Allianz. Ci sono state anche lamentele sulla gestione dei progetti IT e sullo sviluppo di nuove applicazioni. In questo caso, la Bafin ha riscontrato che i progetti più grandi non sono stati coordinati in modo coerente, come riferiscono le persone. Secondo le informazioni fornite dall’Handelsblatt, Allianz ha ottemperato alle richieste del Bafin di porre rimedio ai risultati.