Insurance Europe ha scritto alla Commissione europea chiedendo che la prossima iniziativa riduca gli attuali requisiti di informativa e che garantisca che “qualsiasi nuova informativa sia mantenuta al minimo assoluto, sia proporzionata, più semplice e più coerente in tutta la legislazione dell’UE e che le compagnie di assicurazione abbiano tempo sufficiente per attuarla“.
Nella lettera, Michaela Koller, direttore generale di Insurance Europe, ricorda il passo positivo già annunciato dalla von der Leyen a marzo per semplificare e ridurre del 25% la rendicontazione. Ora, prima che la Commissione europea presenti un nuovo pacchetto di misure nelle prossime settimane, afferma: “Esortiamo la Commissione a riconoscere che questo onere non è dovuto solo agli eccessivi requisiti di reporting, ma anche a duplicazioni e sovrapposizioni tra diversi atti legislativi, alla mancanza di tempo sufficiente per attuare i requisiti, nonché alla mancanza di chiarezza e di disposizioni tempestive in materia di domande e risposte“. A suo avviso, il settore assicurativo ha bisogno che l’informativa UE sia semplificata e resa coerente con le normative europee che lo riguardano, come Solvency II, la rendicontazione di sostenibilità e la prossima strategia di investimento al dettaglio.
Michaela Koller aggiunge che “ogni nuovo requisito di reporting, o la modifica di un requisito, genera la necessità di progetti informatici per la raccolta dei dati, i processi di convalida e interpretazione e la revisione della gestione. Questo ha un impatto negativo sui clienti, ad esempio attraverso un aumento dei costi. Inoltre, distoglie le conoscenze, spesso scarse, da attività chiave come la gestione del rischio o l’innovazione, per dedicarsi alla rendicontazione del rischio e pone il settore assicurativo europeo in una posizione di svantaggio competitivo a livello internazionale“.