“Non c’è nessuna flessione”. Nel presentare i dati mensili sul ramo vita in Francia, France Assureurs è rassicurante. Il deflusso netto di 955 milioni di euro a luglio non deve oscurare il fatto che i premi sono in lieve crescita.
“Stiamo parlando di un leggero aumento dell’1%, ma è comunque un aumento”, sottolinea Franck Le Vallois, direttore generale della federazione. In effetti, i contributi hanno raggiunto i 12,1 miliardi di euro nel settimo mese dell’anno e “stanno crescendo quasi allo stesso ritmo sia per i prodotti unit-linked che per quelli euro-linked”, aggiunge.
Anche le prestazioni sono in aumento del 16% rispetto a luglio 2022. Rappresentano 13,1 miliardi di euro, suddivisi in 10,3 miliardi di euro in euro e 2,8 miliardi di euro in polizze unit-linked. Secondo France Assureurs, non c’è da preoccuparsi. “Il tasso di aumento delle prestazioni a luglio rimane inferiore a quello registrato da diversi mesi”, spiega il direttore generale. Questa situazione si spiega con due fattori principali. Il primo è l’inflazione.
In secondo luogo, le tensioni sul mercato immobiliare e le condizioni di credito più rigide hanno spinto i risparmiatori ad attingere ai propri risparmi per costituire un deposito personale più consistente.
La raccolta netta ha chiuso il mese di luglio in rosso, a quasi 1 miliardo di euro. Nel dettaglio, è rimasta positiva nei prodotti unit-linked (1,7 miliardi di euro), “che non è un livello eccezionalmente basso. Siamo ancora nella stessa situazione di maggio”, aggiunge l’amministratore delegato. D’altro canto, il fondo euro continua a registrare un deflusso netto di 2,7 miliardi di euro.
Complessivamente, la raccolta netta nei primi sette mesi dell’anno è stata positiva per 3,1 miliardi di euro. Questo è il risultato di un aumento del 5% dei premi a 93,7 miliardi di euro e di un incremento del 19% delle prestazioni a 90,6 miliardi di euro. Gli impieghi nel ramo vita ammontano ora a 1.916 miliardi di euro.