In un recente rapporto, Fitch Ratings prevede un aumento significativo della disponibilità di capitale nel settore riassicurativo globale, una tendenza che dovrebbe culminare in un ammorbidimento dei tassi entro il 2025.
Secondo l’agenzia di rating, il capitale riassicurativo tradizionale è destinato a registrare un’impennata nella disponibilità per tutto il 2023 e il 2024, grazie all’aumento degli utili non distribuiti che si renderanno disponibili per l’impiego e all’incremento del rimpatrio di capitale agli azionisti.
Nel primo trimestre del 2023 il capitale tradizionale è cresciuto di ben 23 miliardi di dollari, raggiungendo la ragguardevole cifra di 505 miliardi di dollari. Questa notevole crescita può essere attribuita ai forti utili e al recupero di perdite precedentemente non realizzate sui portafogli obbligazionari.
Ma non è solo il capitale tradizionale a subire questa impennata. Anche il settore del capitale alternativo è destinato a registrare afflussi sostanziali, in quanto gli investitori istituzionali destinano una quota maggiore dei loro fondi al settore riassicurativo, allettati dalla prospettiva di migliori rendimenti attesi.
Il settore dei capitali alternativi, che comprende strumenti come le obbligazioni catastrofali, ha raggiunto l’incredibile cifra di 100 miliardi di dollari alla chiusura del primo trimestre del 2023.
I catastrophe bond, in particolare, hanno guadagnato terreno, aumentando la loro quota di mercato grazie alla loro trasparenza e flessibilità per gli investitori. Alla fine del 2022, i catastrophe bond rappresentavano già il 35% del capitale alternativo totale, rispetto al 32% dell’anno precedente.
Nonostante le prospettive promettenti per il settore, Fitch prevede che questa ondata di afflusso di capitali finirà per portare a un ammorbidimento del mercato a partire dal 2025.
Uno dei fattori chiave che contribuiscono a questo previsto ammorbidimento del mercato è l’aspettativa che i riassicuratori mantengano la disciplina sottoscrittiva nel 2024. Si prevede che questa adesione a pratiche disciplinate produrrà un picco di profitti di sottoscrizione e rendimenti sul capitale superiori al costo del capitale.
Negli ultimi cinque anni, il settore ha registrato performance sottoscrittive turbolente e volatili, dovute principalmente a rischi non adeguatamente prezzati, a ingenti perdite sugli investimenti derivanti dall’aumento dei tassi di interesse e alle sfide poste da un contesto di alta inflazione.
Di conseguenza, le compagnie di riassicurazione hanno reagito aumentando i tassi di premio, riducendo la capacità per le esposizioni ai rischi più volatili e inasprendo i termini e le condizioni.
Fitch ritiene che questo processo non si sia ancora concluso e suggerisce che nel 2024 saranno necessari ulteriori aumenti dei prezzi, soprattutto nei rami property.
Si prevede invece che i rami casualty rimarranno relativamente stabili, soprattutto grazie all’ampia disponibilità di capitale riassicurativo in questo segmento.
Nonostante gli sforzi concertati degli assicuratori primari per ricalibrare i prezzi in risposta a cinque anni di difficoltà con elevati livelli di inflazione sociale, Fitch rimane cautamente ottimista sui rami Danni.
Cominciano a emergere segnali di ammorbidimento e non si possono escludere del tutto gli effetti di ricaduta della persistente inflazione elevata.
La dinamica dei prezzi nel settore assicurativo e riassicurativo è rimasta robusta durante le varie date di rinnovo del 2023, soprattutto nei rami property e in alcune aree specialistiche. I prezzi dei rami property e auto hanno registrato un’impennata in risposta all’aumento dei costi di costruzione, riparazione e pezzi di ricambio.
Inoltre, i rami aerospaziale e marittimo hanno subito pressioni a causa della guerra in corso in Ucraina e di perdite allo scafo di alto profilo. Per contro, l’attività di determinazione dei prezzi nei rami Danni/Infortuni è stata più contenuta, in quanto i margini sono stati ritenuti adeguati e l’inflazione sociale è rimasta relativamente modesta.