Wang Bin, ex presidente di China Life Insurance, è stato condannato a morte con due anni di sospensione della pena, dopo i quali la pena sarà commutata in ergastolo.
Lo riferisce la BBC, ricordando che Wang è solo l’ultimo degli alti esponenti dell’economia cinese finito nel mirino della campagna anti-corruzione voluta dal presidente cinese Xi Jinping. Nel 2021 Lai Xiaomin, l’ex presidente di Huarong, una delle più grandi società di gestione patrimoniale controllata dallo stato cinese, è stato giustiziato dopo essere stato giudicato colpevole di corruzione e bigamia. Lo stesso anno, l’ex presidente della China Development Bank Hu Huaibang è stato condannato all’ergastolo in un caso di corruzione da circa 11 milioni di euro. A marzo è stata poi avviata un’indagine sul capo del partito della Banca di Cina, Liu Liange, il quale è sospettato di “gravi violazioni della disciplina e della legge”, una formula solitamente utilizzata per alludere alla corruzione. Un mese dopo le autorità cinesi hanno dichiarato che star indagando su Li Xiaopeng, l’ex presidente della società di gestione patrimoniale di proprietà statale China Everbright Group e Fan Yifei, vice governatore della banca centrale è stato arrestato per sospetta corruzione a giugno e sta affrontando un’indagine penale.
Tornando a Wang, il tribunale di Jinan, nella provincia orientale dello Shandong, lo ha ritenuto colpevole di aver accettato tangenti per circa 41,5 milioni di euro. Wang, che a suo tempo era il capo della cellula del Partito comunista nell’azienda statale, è stato anche condannato a un anno di prigione per aver nascosto illegalmente circa 7 milioni di euro in depositi all’estero.