Il mercato italiano dell’auto in agosto fa registrare una crescita del 12%. Nei primi otto mesi di quest’anno le immatricolazioni sono state 1.040.560, con una crescita del 20,3% sullo stesso periodo del 2022.
Tuttavia i dati sulle radiazioni dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) diffusi dall’ACI indicano che nel 2019 le radiazioni annue furono 1.540.680, nel 2021 1.491.281, ma nel 2022 sono precipitate a 1.051.834 e nel 2023 stanno scendendo ancora e potrebbero arrivare sotto quota 1.000.000. Per far fronte all’esigenza di sostituire le autovetture più vecchie e quindi più inquinanti e meno sicure occorrerebbe un volume di immatricolazioni non inferiore a 2.000.000 di unità all’anno e quindi l mancato raggiungimento di un tale livello sta da tempo costringendo molti automobilisti a mantenere in esercizio autovetture che sarebbero da tempo da rottamare.
Sulle cause di questa situazione, incide anche la transizione energetica in quanto vi sono forti pressioni per il passaggio all’auto elettrica, ma molti possibili acquirenti non si sentono ancora pronti a fare questa scelta per il prezzo elevato dell’auto elettrica o per riserve sulle idoneità dell’auto elettrica a rispondere pienamente alle loro esigenze.
Secondo il Centro Studi Promotor, se questa situazione non si sbloccherà in tempi ragionevolmente brevi il mercato italiano dell’auto potrebbe trovarsi in nuove difficoltà perché l’esaurirsi delle consegne rinviate per le carenze di microchip (e dintorni) non sarebbe accompagnato dalla ripresa di nuovi ordini.
Fonte: Centro Studi Promotor