di Cristina Bartelli
Fumata non nera ma nerissima per gli emendamenti superprioritari al decreto aiuti bis (dl 115/22). Il voto sulla legge di conversione calendarizzato ieri pomeriggio per l’aula del Senato non solo al momento non è previsto ma l’approdo in aula è stato rinviato a martedì prossimo per il nodo tutto da sciogliere sull’ennesimo emendamento della discordia in tema di responsabilità solidale delle banche sul super bonus.
L’Aula del Senato dunque si riunirà martedì prossimo, alle 12, per esaminare il Dl Aiuti bis, anche se non concluso dalle commissioni Finanze e Bilancio, poiché non c’è stato accordo sul ritiro degli emendamenti da parte di M5S e Cal, si valuteranno tutti gli oltre 450 emendamenti. Nel frattempo, viene riferito, continueranno le interlocuzioni per trovare una quadra sulle modifiche, in particolare sul superbonus.
L’emendamento presentato trasversalmente dai gruppi parlamentari ha ricevuto nei giorni scorsi l’opposione del ministero dell’economia, martedì sera si è tentata la mediazione arrivando a una riformulazione dei testi presentati dai senatori Donatella Conzatti (Iv) e Emiliano Fenu (M5S). Il risultato della mediazione (si veda quanto anticipato da ItaliaOggi del 7/9/22) prevedeva una esenzione di responsabilità solidale per le banche che cedono i crediti ai clienti che hanno il conto corrente presso di loro e introduceva un concetto di necessaria diligenza con dimostrazione comunque di non aver avuto ruolo in fenomeni di frode. Insomma un risultato che non solo non è piaciuto in commissione ma che ha fatto andare avanti in particolare M5S e FdI nel votare le versioni originarie. Il braccio di ferro, alla fine, si è risolto con un nulla di fatto e un rinvio dell’esame a martedì 13 settembre. Dal M5S fanno sapere che sul 110% non si è intenzionati a cedere e il ministero dell’economia, dal canto suo ha minacciato ieri di ritirare tutti gli emendamenti e mandare il decreto aiuti bis in aula senza modifiche. Il decreto dovrà essere convertito entro il 9 ottobre. Nei giorni scorsi si era raggiunto l’accordo di selezionare una trentina di modifiche strettamente legate ai temi del decreto è segnalarli come emendamenti super prioritari.
Tra le riformulazioni arrivate ieri in commissione anche quella che proroga le misure dello smart working semplificato per i aoggetti fragili fino al 31 dicembre. In una nota i senatori del M5S ritengono: «imprescindibile risolvere il problema del blocco dei crediti d’imposta del Superbonus e degli altri bonus edilizi all’interno dell’esame al Senato del Dl aiuti bis.»
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