ANCORA LIMATURE SULLA RIFORMULAZIONE DELLA NORMA DELLA LEGGE DI CONVERSIONE DEL DL AIUTI 2
di Cristina Bartelli
Superbonus, responsabilità sì ma per dolo e colpa grave. Non scatta la forma di responsabilità oggettiva, prevista dalle ultime misure anti frode, in capo alle banche. I cessionari si sarebbero trovati complici di eventuali meccanismi di frode anche attuando una serie di misure di controllo e verifica. Sono stati rimossi con un allentamento del concetto di responsabilità gli ultimi ostacoli al blocco, che ancora continua nella pratica, delle cessioni dei crediti. Riscritta dunque con vincoli meno stringenti, la responsabilità solidale delle banche per la cessione dei crediti. I lavori di limatura e gli incontri politici sono andati avanti per tutta la notte. Mentre in Senato è stato depositato il fascicolo degli emendamenti riformulati senza quello del super bonus in attesa che la notte sciolga le ultime riserve. Nel nuovo fascicolo di 48 pagine è arrivato l’accordo sul docente esperto con la specificazione che la qualifica non comporta diverse funzioni oltre quelle dell’insegnamento e che abbia una stabile incentivazione. Se sul super bonus non si trova accordo sul testo supervisionato da palazzo chigi il provvedimento rischia di approdare ‘aperto’ oggi nell’aula del Senato alle 12 con la necessità di votare tutti i quasi 450 emendamenti presentati alla legge di conversione del decreto aiuti bis (dl 115/22). Il decreto aiuti bis, prevede interventi per 17 mld per famiglie e imprese e dovrà essere definitivamente convertito in legge entro ottobre. I passaggi nei due rami del parlamento saranno di mera ratifica. Conclusi i lavori su questo provvedimento ci si concentrerà sul nuovo pacchetto di misure il decreto aiuti 3 atteso entro la fine della settimana. Ancora i tecnici sono al lavoro per limare la portata economica della misura. Non interventi strutturali, ma interventi di manutenzione e prolungamento delle misure già in corsa nel decreto aiuti 2.

Nella relazione al Parlamento presentata per autorizzare la spesa si fa riferimento a norme da finanziare per 13,6 mld di euro. Anche nella relazione una stoccata ai bonus edilizi che hanno già sforato per il ministero dell’economia la previsione del 2022 di 1,3 mld di euro. In particolare il provvedimento in preparazione, conterrà la proroga dei crediti di imposta energia per l’ultimo trimestre dell’anno, il taglio degli oneri di sistema delle bollette, interventi sul bonus sociale per le famiglie più in sofferenza allargando il perimetro dell’Isee a 15 mila euro. Ancora ieri sul tema superbonus è tornato Giuseppe Conte, leader del M5S che difende e rivendica la misura: «Il decreto aiuti è già legge, in vigore. Adesso dobbiamo convertirlo e lo faremo già domani (oggi per chi legge, ndr). Semplicemente abbiamo detto: ritiriamo tutti gli emendamenti che volete ma risolviamo questo problema dello sblocco della circolazione dei crediti incagliati per 30-40mila aziende che stanno fallendo. È un dovere per lo Stato, avendo consentito il superbonus, risolvere questo problema.»Ieri sull’argomento è tornata anche la reti professioni tecniche chiedendo che il problema della responsabilità sia ricondotto per le banche alla normale diligenza..

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