Secondo i dati ANIA il saldo vita del primo semestre si attesta a 10,3 mld, in calo del 29,9% rispetto allo stesso periodo 2021.
Nel I semestre dell’anno il saldo vita tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) in Italia (lavoro diretto svolto da imprese italiane ed extra-UE) è stato pari a € 10,3 mld, in calo del 29,9% rispetto all’analogo periodo del 2021 e dello 0,5% rispetto al I semestre del 2020, quest’ultimo influenzato dalle restrizioni adottate per l’emergenza sanitaria.
Tale risultato – sottolinea ANIA in una statistica – è stato determinato dalla contrazione del volume premi (-9,6% rispetto ai primi sei mesi del 2021), dovuto alle polizze sia di ramo I sia di ramo III, a fronte di un ammontare totale delle uscite anch’esso in calo ma più contenuto (-2,4%), determinato dai minori importi per scadenze/rendite maturate e sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita che hanno compensato pienamente l’aumento dei riscatti.
Analizzando l’andamento dei singoli trimestri, ANIA osserva come il flusso netto realizzato nel II trimestre del 2022, pari a € 4,2 mld, sia ulteriormente diminuito rispetto al trimestre precedente, registrando l’ammontare più basso tra tutti i trimestri contabilizzati negli ultimi quattro anni.
Nel dettaglio, le polizze di ramo I hanno registrato nel II trimestre la performance più contenuta dal 2013, inferiore di un miliardo rispetto a quella realizzata dal ramo III, a sua volta in netto calo rispetto ai flussi trimestrali registrati dal ramo in tutto il 2021.
I premi vita contabilizzati nel I semestre
Nel I semestre dell’anno il volume dei premi contabilizzati è stato pari a € 50,5 mld, in calo del 9,6% rispetto all’analogo periodo del 2021, quando la raccolta premi registrava invece un incremento annuo del 17,6%.
L’84% dei premi è generato dall’emissione di nuovi contratti o dall’introito di premi unici aggiuntivi relativi a polizze già in essere, in calo del 10,9% rispetto ai primi sei mesi del 2021 (percentuali ricavate dai dati della rilevazione mensile ANIA sulla nuova produzione vita).
L’ammontare dei premi contabilizzati risulta costituito per l’82% da premi unici (in contrazione dell’11,4% rispetto al I semestre 2021) e per il restante 18% da premi periodici, di cui il 3% sono premi di prima annualità (-2,7%) e il 15% premi di annualità successive (-0,6%).
Valutando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti convenzionalmente posta pari a 10 anni – la variazione del volume premi passerebbe da -9,6% a -4,4%
Le uscite
Nel I semestre dell’anno l’ammontare complessivo delle uscite è risultato pari a € 40,2 mld, in calo del 2,4% rispetto ai primi sei mesi del 2021 ma in aumento dell’8,2% rispetto al corrispettivo del 2020. La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 68% dei pagamenti complessivi, quasi 7 punti percentuali in più rispetto al I semestre 2021, a fronte dell’ammontare più alto mai rilevato nei primi sei mesi dell’anno (€ 27,3 mld, +8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
I sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita hanno registrato nello stesso periodo dell’anno importi ancora significativamente alti (€ 7,4 mld) rispetto al periodo pre-Covid, pari al 18% delle uscite totali, ma in diminuzione del 2,0% rispetto al I semestre 2021.
Le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione delle riserve per somme da pagare, hanno registrato ancora una forte contrazione (-34,9%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, con un’incidenza sulle uscite totali che scende al 14% (21% nel I semestre 2021), la più bassa mai rilevata, a fronte di un ammontare che si arresta a € 5,5 mld.
Le riserve tecniche vita
Le riserve tecniche vita, comprensive anche della riserva per somme da pagare, alla fine di giugno dell’anno corrente sono state pari a € 806,1 mld, confermando, per il secondo trimestre consecutivo, una progressiva contrazione da inizio anno; nel dettaglio, lo stock di riserve registra un calo dell’1,4% rispetto a marzo 2022 e peggiora a -1,9% se lo si rapporta a quello di fine anno, a causa della contrazione delle riserve di ramo III.
L’incidenza dei premi contabilizzati sulle riserve è risultata pari al 6,3%, in diminuzione rispetto al 7,0% del I semestre dell’anno precedente. In particolare, oltre il 70% delle riserve complessive deriva da impegni assunti nel ramo I mentre quasi un quarto è afferente a polizze di ramo III. Analizzando la concentrazione delle riserve tecniche tra le compagnie di assicurazione operanti in Italia alla fine di giugno dell’anno corrente, si osserva che la metà dell’intero ammontare è detenuto dalle prime cinque compagnie e si arriva al 70% considerando le successive cinque.
La variazione dello stock delle riserve rispetto alla fine dell’esercizio 2021 è stata negativa per € 15,9 mld, nonostante il saldo tecnico del settore vita positivo per € 10,3 mld, dovuta unicamente alla svalutazione delle attività sottostanti alle polizze unit-linked. Un’analisi più approfondita dei dati evidenzia che il 73% delle imprese, rappresentative del 73% del mercato in termini di premi contabilizzati 2021, ha registrato nel I semestre del 2022 un flusso netto positivo e che il 54% (per una quota premi pari al 55%) ha ottenuto un risultato migliore della media dell’indice (1,26%) calcolato rapportando il flusso netto totale alla giacenza media delle riserve complessive.
Saldo vita: analisi per ramo
Nel I semestre dell’anno il ramo I ha registrato un flusso netto positivo pari a € 4,2 mld, il risultato più basso dal I semestre 2013 e, nel dettaglio, in calo del 36,0% rispetto ai primi sei mesi del 2021, quando si osservava invece un incremento annuo dell’8,4%. Tale risultato è stato determinato da una raccolta premi in diminuzione del 6,5% rispetto al I semestre 2021, pari a € 31,3 mld (di cui l’81% a premio unico), a fronte di un ammontare del totale oneri in lieve aumento (+0,6%) rispetto a quello dell’anno precedente e pari a € 27,2 mld, di cui il 64% (55% nel I semestre 2021) costituito da riscatti e altri rimborsi (+16,0%). L’incidenza dei premi di nuova produzione è pari all’85%. Gli oneri pagati hanno rappresentato nel ramo I il 4,8% delle riserve.
Relativamente al ramo III, la raccolta netta nei primi sei mesi dell’anno è stata pari a € 6,4 mld, in diminuzione del 27,7% rispetto al I semestre 2021, ma in aumento del 33,1% rispetto al I semestre 2020. Tale risultato è stato determinato dalla contrazione della raccolta premi del 15,6%, per un importo pari a € 17,4 mld (di cui l’86% afferente a nuovi contratti), e da un calo più contenuto del totale degli oneri (-6,6% rispetto al I semestre 2021), per un ammontare pari a € 11,0 mld, di cui il 77% costituito da riscatti e altri rimborsi (-4,7%) e il 18% da sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana (-1,6%). L’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato nel ramo III il 5,7% delle riserve.
Il ramo V, con un volume premi di € 584 mln (di cui l’80% a premi unici), ha registrato una contrazione del 10,9% rispetto al I semestre 2021, mentre l’ammontare totale delle uscite è risultato pari a € 1,4 mld (di cui il 67% dovuto a riscatti mentre il restante a scadenze/rendite maturate), in diminuzione del 23,4%. La raccolta netta è stata dunque negativa per € 794 mln, seppur in miglioramento rispetto ai € -1,1 mld contabilizzati nell’analogo periodo dell’anno precedente. L’83% del totale premi è afferente a nuovi contratti mentre l’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato nel ramo V il 6,1% delle riserve.
Saldo vita: analisi per tipologia di prodotto
Nel I semestre dell’anno il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) registrato per i prodotti multiramo complessivi è stato pari a € 17,2 mld, contro i € 10,3 mld contabilizzati per il totale mercato vita, in calo dell’1,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il volume dei premi contabilizzati è stato pari a € 27,7 mld, l’ammontare più alto mai rilevato nel singolo semestre, in aumento dell’1,0% rispetto al I semestre 2021 e con un’incidenza sul totale premi vita che raggiunge il valore record di 55% (cfr. Fig. 5); l’ammontare complessivo delle uscite è stato pari a € 10,5 mld, poco più di un quarto del totale oneri vita e in aumento del 5,1% rispetto al I semestre 2021. Le riserve tecniche dei prodotti multiramo alla fine di giugno 2022 sono state pari a € 233,6 mld (il 29% del totale riserve vita), in aumento del 12,1% rispetto all’analogo periodo del 2021 e del 2,9% rispetto alla fine dello stesso anno.
Il 94%, in termini di premi, dei prodotti multiramo complessivi è costituito dai cosiddetti prodotti multiramo puri – esclusi quelli previdenziali e PIR – che hanno registrato nei primi sei mesi dell’anno un flusso netto di € 16,6 mld (di cui il 69% afferente a polizze di ramo I), a fronte di un volume premi pari a € 26,0 mld (+0,7% rispetto al I semestre 2021) e un ammontare complessivo delle uscite di € 9,5 mld (+5,6%). Il 91% di tali premi è afferente a nuove sottoscrizioni o premi unici aggiuntivi (dati ricavati dalla rilevazione associativa mensile sulla nuova produzione vita). Le riserve tecniche dei prodotti multiramo puri costituiscono l’88% di quelle relative ai prodotti multiramo complessivi, a fronte di un ammontare pari a € 205,1 mld; nei primi sei mesi dell’anno la variazione dello stock di riserve è stata pari a € 6,8 mld, quasi € 10 mld in meno rispetto all’importo acquisito dalla gestione tecnica (premi al netto dei pagamenti), da imputare essenzialmente alla svalutazione degli attivi sottostanti alle polizze di ramo III afferenti a prodotti multiramo.
Le forme pensionistiche individuali e collettive hanno registrato da inizio anno una raccolta premi pari a € 4,1 mld (+0,4% rispetto al I semestre 2021), al netto di uscite per un valore di € 2,7 mld (+9,2%), generando un saldo tecnico di € 1,4 mld. Le riserve tecniche sono ammontate a € 90,5 mld, l’11% delle riserve complessive dei rami vita, in aumento del 2,2% rispetto alla fine del mese di giugno 2021 ma in calo di oltre un miliardo e mezzo rispetto alla fine dell’anno.
Le forme di puro rischio hanno registrato nei primi sei mesi dell’anno un flusso netto pari a € 1,1 mld (di cui il 73% afferente a polizze non abbinate a mutui o credito al consumo), a fronte di una raccolta premi pari a € 1,5 mld (+20,2% rispetto al I semestre 2021) e un totale oneri per un valore di € 380 mln (-8,0%). Le riserve tecniche sono ammontate a € 5,7 mld (+4,4% rispetto alla fine di giugno 2021) e rappresentano quasi l’1% delle riserve complessive dei rami vita.
Nel I semestre dell’anno i PIR (Piani Individuali di Risparmio) hanno registrato una raccolta premi di € 366 mln (più che raddoppiati rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente), registrando uno stock di riserve matematiche pari a € 4,1 mld (lo 0,5% del totale riserve vita), in diminuzione del 2,0% rispetto alla fine del I semestre 2021 e in calo del 6,7% rispetto alla fine dello stesso anno.