AL VIA LA FUSIONE INVERSA CON ELBA. LA PRESIDENTE BOCCADORO CONFERMA IL PIANO DELLA COMPAGNIA. L’INTERESSE DELLE CASSE
di Anna Messia
Lo sbarco sul segmento Star del listino principale è atteso per novembre. Intanto ieri Revo, la spac assicurativa lanciata da Alberto Minali, ha dato il via libera alla fusione inversa in Elba Assicurazioni, la compagnia rilevata nel 2021 per 163 milioni. «Stiamo rispettando gli obiettivi e la tabella di marcia previsti», dice a MF-Milano Finanza Antonia Boccadoro, arrivata alla presidenza della compagnia a maggio scorso dopo essere stata, tra le altre cose, segretario generale dell’Aiba, l’associazione dei broker, e prima ancora responsabile del servizio di vigilanza dell’Ivass.
Domanda. Tra crisi energetica e possibile frenata del pil l’attuale fase è complicata anche per le compagnie di assicurazione. Potreste rivedere il piano presentato da Minali che al 2025 prevede un roe operativo di oltre il 18%?
Risposta. Stiamo raggiungendo tutti i target previsti e confermiamo il piano nonostante le incertezze del contesto. Il processo di fusione è già stato autorizzato da Ivass e in questi mesi abbiamo lavorato per rafforzare la struttura di governance e la compliance di Elba per adeguarla agli standard di una società quotata. Il consiglio di amministrazione è stato rinnovato per il periodo 2022-2024 per allineare la scadenza al piano industriale e anche il business sta procedendo come previsto, secondo gli obiettivi che sono stati comunicati al mercato e come indicato anche dai risultati che sono stati raggiunti ad agosto nonostante il periodo feriale.
D. Quali sono i prossimi passaggi prima dello sbarco allo Star?
R. Stiamo mettendo a punto il prospetto informativo con Consob. L’obiettivo è completare il passaggio dall’Euronext Growth Milano allo Star entro novembre. Così sarà anche rafforzata la presenza del settore assicurativo nel comparto di Borsa Italiana (ad agosto scorso c’è già stato il passaggio di Net Insurance, ndr).
D. Quali benefici sul titolo vi aspettate dal passaggio allo Star? Finora, vista anche la dimensione Euronext Growth Milano, non ci sono state grandi soddisfazioni per gli investitori. Il titolo viaggia intorno ai 8,6 euro euro rispetto ai 10 euro della quotazione…
R. In verità il titolo si è comportato bene in un contesto di mercato volatile come quello attuale. Guardando le valutazioni bisogna aggiungere il prezzo dei diritti che sono legati al possesso delle azioni che spettano agli investitori della prima ora. Sono cinque diritti ogni 10 azioni e mediamente valgono 1,60 euro. Tenuto conto di ciò, il valore di Revo è vicino ai 10 euro del prezzo della quotazione mentre nel frattempo il mercato ha perso in media circa il 20%. Detto questo, il passaggio allo Star di certo aumentarà l’interesse nei confronti del titolo.
D. Oggi i tre principali investitori di Revo, tutti con una quota del 6,36%, sono il riassicuratore internazionale Scor, Yafa (la spa della famiglia Acutis che controlla Vittoria Assicurazioni) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno. Chi si aggiungerà?
R. Non ci sono ad oggi ipotesi di ingresso di altri investitori ma il passaggio allo Star potrà aumentare l’appeal anche agli occhi degli investitori esteri e poi stiamo registrando interesse da parte delle casse previdenziali dei professionisti, che guardano alle potenzialità di una compagnia insurtech.
D. A proposito di insurtech, il piano industriale di Revo punta sull’innovazione; quali novità avete lanciato finora sul mercato?
R. Elba, precedentemente specializzata nel ramo cauzioni, ha già ottenuto le autorizzazioni per operare in altri rami danni. Abbiamo inoltre lanciato le prime polizze parametriche dedicate agli stabilimenti balneari e al settore agricolo. I numeri sono ancora piccoli ma la portata innovatrice è enorme. Cambia dalle fondamenta la relazione con la compagnia. Il cliente viene rimborsato immediatamente, senza necessità di un confronto per fissare l’entità del danno, al semplice avvenire di un evento prefissato. I clienti sembrano apprezzare molto la novità. Mentre la piattaforma overX, di proprietà di Revo, consente di personalizzare le coperture assicurative in base alle effettive esigenze delle pmi. C’è comunque ancora molto da innovare nel settore e siamo pronti a farlo. (riproduzione riservata)
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