Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Nuova operazione di crescita nel settore assicurativo per Poste Italiane. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha deciso di lanciare un’offerta pubblica sulla compagnia danni Net Insurance. Un’opa che avverrà al prezzo di 9,5 euro per azione, con un premio del 28% rispetto alla media del valore del titolo Net Insurance nell’ultimo mese, oltre al corrispettivo di 4,81 euro che sarà offerto per ciascun warrant (corrispondente ad un premio del 60,0% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell’ultimo mese). Un’offerta che complessivamente valorizza la compagnia guidata da Andrea Battista circa 187 milioni. Le Poste non avranno però l’intero capitale di Net Insurance.
Continuano i passaggi di manager e competenze tra Cattolica e Generali dopo che la compagnia di Trieste è arrivata a detenere l’intero capitale dell’assicurazione di Verona, con la conseguente uscita dal listino di Piazza Affari dello scorso agosto.
Raccolta netta positiva ma in diminuzione in agosto per le reti di consulenti finanziari. In base ai dati Assoreti i flussi sono stati pari a circa 1,6 miliardi di euro, dai 4,23 miliardi di luglio. Un calo che appare fisiologico in virtù del periodo vacanziero. Il risultato comunque è rilevante perché, andando a guardare la sua composizione, evidenzia la prevalenza degli investimenti sui prodotti del risparmio gestito. Questi rappresentano infatti l’82,3% della raccolta totale, attestandosi a 1,3 miliardi, valore superiore a quanto osservato nel mese di luglio (1,22 miliardi), nonostante la componente di stagionalità del periodo. Per il resto, gli strumenti finanziari amministrati hanno raccolto 580 milioni (1,66 miliardi a luglio), mentre le movimentazioni su conti correnti e depositi vedono la prevalenza delle uscite per 299 milioni (+1,34 miliardi a luglio).
  • Cresce la raccolta ma non l’utile di Sara Assicurazioni
Sara Assicurazioni, la compagnia assicurativa controllata dall’Automobile Club Italia (Aci), ha chiuso il primo semestre dell’anno con premi lordi contabilizzati pari a 429,9 milioni di euro, in aumento del 29,2% rispetto al dato del primo semestre 2021. Il risultato netto consolidato del semestre è pari a 20,7 milioni di euro, rispetto a 61,9 milioni di euro del 2021. «Sebbene i margini assicurativi persistano nella loro qualità, il risultato netto risente del negativo andamento dei mercati finanziari», hanno chiarito dalla compagnia. La solvibilità di gruppo si mantiene su livelli molto elevati, con il Solvency Ratio pari al 316%, ovvero più di tre volte il minimo richiesto dal regolatore.

Dati dei consumatori finali presenti nelle fatture elettroniche: no del Garante privacy all’utilizzo massivo per le analisi del rischio di evasione. Sono troppo elevati i rischi di selezione di dati inesatti o non corrispondenti al vero che potrebbero far emergere errate rappresentazioni della reale capacità contributiva del consumatore. Il divieto di utilizzo dei c.d. “dati fattura integrati” relativi alle operazioni B2C (business to consumer) nelle attività di analisi del rischio ai sensi della legge n.160/2019, è stato ribadito, in maniera secca e puntuale, nel recente parere reso dell’Autorità garante dei dati personali
Dirigenti p.a. scudati contro la responsabilità erariale se conciliano le cause civili. Devono comportarsi come manager privati e calcolare costi/benefici e non rimanere incagliati in giudizi dalla durata imprevedibile. Ad alzare le barriere a protezione dei dipendenti pubblici è la riforma della giustizia civile approvata con il decreto legislativo definitivamente licenziato dal Consiglio dei ministri del 28/9/2022 (ampiamente commentato da ItaliaOggi del 29/9/2022).
  • Poste Vita si rafforza
Poste Vita, controllata di Poste Italiane, ha approvato la promozione di una offerta pubblica di acquisto (Opa) volontaria totalitaria sulle azioni ordinare di Net Insurance, compagnia assicurativa tra i leader in Italia nel segmento danni-protezione. L’offerta è promossa integralmente per cassa e riguarderà anche i warrant denominati «Warrant Net Insurance 2018-2023». Il corrispettivo offerto per ciascuna azione è pari a 9,50 euro (ovvero un premio del 28% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell’ultimo mese) e quello per ciascun warrant è pari a 4,81 euro (ovvero un premio del 60% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell’ultimo mese). L’obiettivo è il delisting della compagnia assicurativa. Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro il primo semestre del 2023.

corsera

  • Net Insurance, Poste Vita lancia l’Opa con un premio del 60%
Dopo avere perfezionato l’acquisto di Lis per 700 milioni ora è la volta di un’offerta pubblica di acquisto totalitaria sulle azioni e i warrant di Net Insurance. A promuovere l’operazione è Poste Italiane attraverso Poste Vita, che offre un premio del 60% sia sulle azioni (la proposta è pari a 9,5 euro) sia sui warrant (a 4,81 euro) di Net Insurance. Il principale azionista della compagnia assicurativa è IBL Banca, che aderirà all’offerta in arrivo dal gruppo guidato da Matteo Del Fante. L’operazione è finalizzata al controllo e al successivo delisting di Net Insurance. Curiosità: l’attuale presidente di Net Insurance è Luisa Todini, ex presidente di Poste.
  • Aumento Mps Lovaglio sonda le casse previdenziali
Se prima c’erano Axa, Anima e l’imprenditore Denis Dumont su cui il ceo Luigi Lovaglio poteva contare per l’aumento di capitale da 2,5 miliardi del Monte dei Paschi di Siena in partenza il 10 ottobre, ora la platea si allarga. Tra gli investitori istituzionali sui quali potrebbe contare per raccogliere i 900 milioni dell’aumento riservati al mercato, spuntano anche le casse previdenziali e i fondi pensione italiani. I sondaggi avviati dopo il voto sono in pieno svolgimento. I contatti ci sarebbero stati, tra gli altri, con Enpam, Cassa Forense e Inarcassa, con l’ambizione di fissare dei ticket per partecipante da 20-30 milioni fino a 50. L’intenzione delle casse sarebbe di valutare un’operazione di sistema. Questi investitori potrebbero entrare in partita a fianco di altri, chiamati a impegno totale fino a circa 300-400, un apporto determinante, secondo Mps, per avere un azionariato stabile prima dell’avvio dell’operazione. Un altro obiettivo sembra a un passo.

  • Cattolica Assicurazioni a sostegno del Non Profit
  • Poste sulla cessione del quinto Scatta l’Opa Net Insurance

Handelsblatt

 

  • Il ceo di Allianz, Bäte: “Non tutte le aziende sopravviveranno”
Il ceo della compagnia assicurativa di Monaco di Baviera vede sfide difficili per l’economia tedesca. Ma spera anche in una “rivoluzione dell’efficienza”. Oliver Bäte vede la Germania in una guerra economica che farà vittime economiche. Allo stesso tempo, però, il capo di Allianz avverte in un’intervista all’Handelsblatt di non sottovalutare l’efficienza delle aziende nazionali. Secondo Bäte, i sistemi di sicurezza sociale devono essere radicalmente riformati per evitare un collasso. Ma il manager vede anche la necessità di riformare la propria società dopo lo scandalo da un miliardo di dollari della controllata del fondo AGI.
  • “Rischi sistemici”: la fuga di gas preoccupa gli assicuratori
Le tre perdite nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 potrebbero diventare un caso per gli assicuratori. Tuttavia, il fatto che debbano effettivamente pagare i danni dipenderà probabilmente dalla causa della fuga di gas. Se si tratta effettivamente di un caso di sabotaggio o addirittura di un attacco da parte dello Stato, come attualmente si sospetta da più parti, l’industria probabilmente non dovrà pagare alcun risarcimento. Le perdite verrebbero valutate in modo analogo ai danni di guerra, anch’essi non assicurabili. Tuttavia, è ancora troppo presto per fare dichiarazioni concrete. In generale, i grandi progetti come gli oleodotti sono da anni un buon affare per gli assicuratori. Di norma, i consorzi di più fornitori si uniscono per ripartire ampiamente il rischio. Nel caso del gasdotto Nord Stream 1, Munich Re è stato uno dei principali assicuratori durante la sua costruzione più di dieci anni fa. Dal 2008 Munich Re detiene una quota assicurativa sostanziale nel gasdotto di 1224 chilometri tra Vyborg in Russia e Greifswald in Germania. In un comunicato stampa del 2011, il gruppo ha dichiarato: “Si tratta del progetto di sottoscrizione più completo della divisione offshore fino ad oggi e del più grande rischio facultativo singolo che Munich Re abbia mai avuto nei suoi libri”.