di Anna Messia
Ieri l’Ivass, in un regolamento, ha chiarito le modalità di utilizzo di incaricati esterni per l’attività di mystery shopping. Si tratta, come noto, di un nuovo strumento che sarà utile a testare sul campo la qualità dei servizi assicurativi, con «finti consumatori» incaricati dalla stessa autorità di controllo che potranno recarsi nelle agenzie. Più volte l’Ivass ha puntualizzato che il mystery shopping non sarà utilizzato ai fini di vigilanza ma le preoccupazioni del settore, sia imprese sia distributori, non mancano. Nel regolamento pubblicato ieri Ivass ha chiarito che l’incaricato esterno dovrà essere «in possesso di una significativa e comprovata esperienza nello svolgimento di attività di mystery shopping» con «una struttura organizzativa, nonché le competenze tecniche necessarie per un corretto svolgimento dell’incarico». Non solo. E’ stato specificato che «il corrispettivo per l’incarico conferito all’incaricato esterno è determinato, secondo criteri di mercato, in modo da garantire la qualità e l’affidabilità delle attività di mystery shopping e non può essere in alcun modo legato all’esito delle verifiche compiute». Insomma niente «premi» nel caso in cui l’incaricato rilevi comportamenti non corretti. (riproduzione riservata)
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