LO HA DETTO L’A.D. LUIGI LOVAGLIO IN ASSEMBLEA. SÌ ALL’OPERAZIONE DA 2,5 MILIARDI DI EURO
di Giovanni Galli
Via libera, dall’assemblea del Montepaschi, all’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Si tratta della quinta ricapitalizzazione in poco più di dieci anni. L’operazione, che l’amministratore delegato Luigi Lovaglio intende lanciare fra ottobre e novembre, è passata a larghissima maggioranza con il 99,63% di favorevoli. «È l’inizio ufficiale della partita, adesso si corre, in ottobre partiremo», ha detto l’a.d. Luigi Lovaglio. Nel corso dei lavori, che ha approvato anche il raggruppamento delle azioni, il capo azienda ha aperto al sostegno dei partner commerciali Axa e Anima, precisando però che il loro apporto all’operazione dovrà essere alle stesse condizioni degli altri investitori: «Guardiamo con interesse a opzioni relative all’ingresso di investitori istituzionali per dare stabilità all’azionariato di Mps».
Come ha ricordato il presidente Patrizia Grieco, l’aumento «costituisce un passaggio fondamentale per il ritorno dell’istituto a una crescita sostenibile, architrave su cui poggia il piano 2022-2026 della banca». Lovaglio ritiene che 2,5 miliardi siano necessari per garantire un’adeguata patrimonializzazione anche in un’ottica prospettica. La tempistica è urgente, in quanto l’operazione è finalizzata per un terzo dell’importo a finanziare gli esodi volontari per cui è stato trovato un accordo sindacale che lo stesso top manager ha definito «soddisfacente» e che permetterà a Rocca Salimbeni di ridurre i costi di 270 milioni di euro a partire dal 2023.
Nessuna indicazione, invece, è arrivata sulle condizioni dell’aumento, che verranno rese note in prossimità dell’avvio dell’operazione. Incalzato dall’azionista Rocca, esperto di litigation, l’a.d. dell’istituto senese ha assicurato che la banca sarà il più trasparente possibile nella stesura del prospetto informativo. Il top manager non si è detto preoccupato per il petitum derivante dalle cause legali, visto che c’è «una copertura sufficiente». Nel frattempo «gli incontri con gli investitori sono continui e stanno dando riscontri positivi». La garanzia del consorzio sull’operazione verrà sottoscritta a ridosso dell’avvio.
Interpellata sulla possibilità che Mps sia oggetto di una fusione con altri istituti, il presidente Grieco ha tagliato corto: «Siamo concentrati sul piano strategico e non su altre ipotesi».
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