TECNICA
Autore: Giorgio Pennazzato
ASSINEWS 345 – ottobre 2022
Sicuramente ci è capitato di imbatterci su questo titolo, in qualche recente notiziario assicurativo, e ci saremo chiesti: cosa sono le polizze parametriche? Come funzionano? Sono diffuse sul mercato italiano?
Le polizze parametriche sono polizze che prevedono la possibilità di ottenere un indennizzo, al verificarsi di un evento «scatenante» (innesco o trigger), che è stato fissato in polizza al momento della sottoscrizione del contratto, a prescindere dal danno reale che si potrà verificare.
Probabilmente, di primo acchito, questa formulazione può risultare piuttosto sconcertante. Val la pena allora approfondire l’argomento.
Ciò che è determinante per l’operatività della copertura è il verificarsi di un evento del tipo: • la caduta di un certo numero di centimetri di pioggia o di grandine;
• l’assenza di un numero sufficiente di giornate di sole;
• un dato numero di giorni di siccità;
• l’assenza di energia elettrica per più di x ore;
• la mancanza di neve in un determinato periodo;
• il ritardo della consegna di merce oltre x ore o giorni;
• il blocco dei sistemi informatici per anomalie o attacchi hacker.
E quando si verifica uno dei suddetti eventi, si concretizza un indennizzo prefissato in polizza, a prescindere dal danno reale e fisico accaduto. Come si può intuire, le catastrofi naturali o gli eventi meteo sono i fattori scatenanti più evidenti ed importanti, ma, come sopra evidenziato, vi sono altri fenomeni che potrebbero essere oggetto di copertura.
Il requisito fondamentale per un trigger assicurabile è che:
• sia fortuito (carattere dell’accidentalità)
• possa essere modellato (si possa ricondurre ad un “modello” fisico, economico, naturale, …)
Se si verifica l’evento stabilito nel contratto, l’assicurato ha il diritto di ricevere un indennizzo prefissato in polizza, a prescindere dal danno che realmente ha subito.
Risulta perciò evidente la notevole differenza rispetto all’assicurazione tradizionale, in cui l’indennizzo viene calcolato in base ai danni realmente accaduti e documentati da una perizia.
Pertanto, le polizze parametriche presentano un premio fondato sulla probabilità che un determinato evento accada (ad es. il terremoto, in una certa area, con magnitudo oltre il 5° grado Richter), mentre in quelle tradizionali, com’è noto, il premio viene calcolato in base alle caratteristiche del rischio assicurato: è ben diverso il premio di polizza incendio per una abitazione in cemento armato, oppure in legno lamellare.
Un aspetto qualificante delle polizze parametriche, subito evidente, è che si legano perlopiù ad eventi di forza maggiore, in cui l’intervento dell’uomo è assente.
Tenendo conto che in media in Italia gli incendi dolosi sfiorano il 40% dei casi, si può intuire il beneficio dell’impostazione parametrica, per gli assicuratori.
Il probabile quesito che si presenta alla nostra mente è: come si fa a determinare il valore-soglia che farà scattare il trigger? E come quantificare l’importo dell’indennizzo che ne seguirà? La soglia è solitamente impostata in modo tale da allinearsi con il piano di continuità aziendale e la tolleranza al rischio dell’assicurando.
Occorre pertanto che in fase assuntiva, l’intermediario, d’intesa con l’assicurando, effettui una azione di risk management per mettere in luce le scoperture dell’assicurando, rimaste in vita dopo aver effettuato l’analisi, la ponderazione, la riduzione dei rischi stessi. Una volta individuati i rischi residuali (ad es. alluvione o nubifragio in un certo periodo dell’anno e in una zona ben definita), la polizza andrà basata su questi eventi, individuando pure l’importo di eventuale indennizzo che ne conseguirebbe in caso di accadimento dell’evento.
È ovvio che l’entità di tale possibile indennizzo va valutata tenendo conto della situazione economico-finanziaria del cliente, dell’entità del danno che potrebbe verificarsi, del premio assicurativo sopportabile dall’assicurato. Un possibile esempio di polizza parametrica riguarda un ettaro di ciliegeto, con un migliaio di piante del tipo cultivar Ferrovia e Regina, ubicato in località Sambughè (TV).
Il periodo di copertura riguarda l’intervallo temporale dal 15 giugno al 15 luglio, periodo di maturazione dei frutti. La somma assicurata è di 10.000 €, importo valido a coprire i costi di fertilizzanti e antiparassitari, consentendo pure un modesto utile. Il tasso applicato al suddetto importo è di qualche percento. Il trigger è la caduta di pioggia che superi i 200 mm.
Infatti l’eccesso di acqua dà origine al fenomeno di “idrocracking”: le ciliegie, quasi mature, assorbono acqua a pieno volume, si gonfiano, si spaccano o esplodono, e la vendemmia va in rovina. Ad attestare il fenomeno provvede l’oracolo (di cui si tratterà più avanti) locale Arpav; l’assicuratore indennizza i 10.000 €, senza dar luogo a perizia.
Caratteristiche di una polizza parametrica
Nel contratto d’assicurazione di una polizza parametrica devono ovviamente essere sempre previsti:
• l’importo dell’ipotetico indennizzo
• il parametro (innesco o trigger) che attiva il meccanismo di indennizzo
• una terza parte (simpaticamente denominata «oracolo») responsabile della verifica che il parametro sia stato attivato, quindi l’evento assicurato si sia verificato.
Il ruolo di questa terza parte di solito viene giocato da un’Agenzia o da un Istituto governativo, quindi una entità neutra, che dà garanzia dell’evento accaduto.
Una volta che la misurazione concordata è confermata e “attivata”, l’indennizzo viene pagato dall’assicuratore.
Pur dando atto delle caratteristiche positive e peculiari di tali polizze, non risulta però facile proporle sul mercato perché a volte vanno contro certi usi consolidati nel modo assicurativo.
La difficoltà principale risiede nel rischio di base, ovvero la differenza tra il rischio teorizzato nel contratto e quello osservato sul campo, il che può determinare un indennizzo inferiore o superiore al danno reale.
È indispensabile, perciò, ricorrere a indicatori adeguati a individuare il trigger ottimale. Ne consegue la necessità di far uso di dati e statistiche attendibili, sempre più liberamente disponibili a livello pubblico, o anche privato, ma allora soggetti a restrizioni e costi di accesso.
Inoltre, a volte è necessario far installare nell’area assicurata dei dispositivi specifici per acquisire i dati come, ad esempio, reti di sensori IoT (Internet of Things) collegati ad una centralina di monitoraggio: è il caso di sensori di umidità, di irraggiamento, di velocità del vento, …
Infine, è necessario individuare soggetti terzi di fiducia, il cosiddetto oracolo, che garantiscano assicuratore e assicurato sull’attendibilità e imparzialità dei dati. È scontato che né l’assicuratore né l’assicurato abbiano la possibilità di influenzare l’evento o la sua rilevazione e segnalazione.
Questo è il motivo per cui gli indici meteorologici e i cosiddetti “acts of god” sono tanto graditi nell’assicurazione parametrica.
A tal proposito, in Italia, a livello pubblico, potrebbero essere utilizzati, oltre ai rilievi ARPAV, i dati forniti da:
• ISPRA = il Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati Climatologici di Interesse Ambientale (SCIA), che opera in collaborazione con i principali organismi titolari di reti osservative, elabo aggiorna (con cadenza annuale) e rende disponibili le statistiche e gli indicatori del clima in Italia e delle sue variazioni;
• Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)= organismo creato per identificare l’accadimento e la magnitudo dei terremoti.
Riferendoci invece a soggetti privati, merita di essere citata Meteotec, società di ricerche ambientali e di valutazione dell’impatto meteoclimatico sulle attività economiche.
Meteotec infatti concentra la propria attività sul monitoraggio degli eventi meteorologici, per fornire un servizio specifico legato sia alle coperture assicurative per eventi stagionali (concerti, rappresentazioni teatrali, parchi acquatici, ecc.), sia per la difesa delle colture agrarie (bollettino informativo con servizio di monitoraggio, simulazioni avanzamento fenologico di piante e parassiti, previsioni meteorologiche, ecc.).
Tale società raccoglie i dati di oltre 2000 stazioni posizionate sul territorio nazionale e internazionale, con serie storiche di oltre 25 anni per le principali grandezze (temperatura e umidità dell’aria, precipitazioni meteo, vento).
Vantaggi per gli assicurati
Le polizze parametriche, eliminando l’usuale iter di liquidazione dei sinistri, consentono agli assicurati di raggiungere l’indennizzo molto più velocemente. Il pagamento può essere effettuato nel giro di poche settimane (qualche Compagnia parla addirittura di “giorni”…) con un contratto parametrico, contro tempi ben più lunghi con un contratto assicurativo tradizionale.
Risulta evidente che per le vittime di disastri naturali, o comunque di una certa entità, la velocità con cui viene effettuato il pagamento può avere un impatto significativo nella prosecuzione dell’attività aziendale poiché si possono distribuire risorse più rapidamente nel momento più critico, cioè subito dopo il disastro.
Vantaggi per le compagnie
L’assicurato ha generalmente il vantaggio di avere più informazioni sul proprio rischio rispetto alla compagnia assicurativa.
Le soluzioni parametriche eliminano questo squilibrio informativo e offrono all’assicuratore una migliore comprensione dell’esposizione al rischio da sottoscrivere.
Entrambe le parti sono a conoscenza degli stessi dati rilevanti sulle possibilità che un evento accada e sul grado di danno stabilito.
Poiché i rischi sono valutati in base alla probabilità di azione di un trigger, l’assicurazione parametrica fornisce pagamenti ben definiti e limitati.
Ciò offre alle compagnie assicurative la possibilità di generare più premi riducendo il tempo e le informazioni necessarie per quotare una polizza, oltre ad un fattore di qualificazione sul mercato offrendo prodotti innovativi.
Il rischio di frode assicurativa risulta inoltre ridotto, anche per i contratti più importanti, perché il pagamento è standardizzato e l’evento si verifica in modo indipendente dal soggetto assicurato.
Altro vantaggio per le compagnie è quello di risparmiare le spese di perizia, rendendo più agile ed economica anche la gestione del sinistro.
Il mercato italiano delle parametriche
Il mercato italiano delle polizze parametriche, esteso alla maggior parte delle compagnie, è ancora in lenta progressione.
Il settore più interessato risulta essere quello del turismo (stazioni balneari, alberghi di montagna, agenzie di viaggio, …) in cui è prevalente il rischio «eventi atmosferici», per la stabilizzazione del fatturato delle attività assicurate, pur in presenza dei predetti fenomeni naturali che vanno ad incidere sulla affluenza della clientela.
Si stanno affermando nel mondo agricolo le polizze ammesse ai contributi statali, ricorrendo allo “standard value”, che normalizza l’indennizzo dei raccolti agricoli, al verificarsi di avversità meteo.
Da tempo esiste la polizza parametrica per i rischi pioggia, di larga diffusione per manifestazioni popolari e sagre, mentre è di minor diffusione la Prize indemnity, che assicura i premi promessi a squadre sportive, per traguardare ad un risultato, oppure la Hole in one, polizza che indennizza l’organizzatore della gara di golf, che premia il giocatore che realizza la buca con un colpo solo, da 200 m.
Norme civilistiche e contrattuali
Il codice civile stabilisce che, salvo l’ipotesi di asrasicurazione basata sul valore a nuovo, l’assicurato non possa percepire un indennizzo superiore al danno subito. L’assicurazione non può essere fonte di guadagno.
La norma ha il chiaro intento di impedire all’assicurato di avere interesse al fatto che si verifichi il sinistro e, di conseguenza, di scongiurare ogni incentivo a provocarlo per conseguire un indebito arricchimento.
Si può derogare all’articolo 1908 del codice civile solo in funzione della possibilità di garantire all’assicurato la ricostruzione o il rimpiazzo dei beni danneggiati, grazie all’adozione della clausola “valore a nuovo”.
La natura stessa delle polizze parametriche, che stabiliscono il diritto all’indennizzo in funzione del solo verificarsi dello sforamento di un determinato parametro (indice soglia), comporta la maggiore possibilità di avere casi nei quali la liquidazione sia superiore al danno effettivamente subito dall’assicurato.
Per evitare o minimizzare il rischio di violare l’articolo 1908 del codice civile bisogna attivare delle azioni correttive. Riprendendo quanto riportato nel “Rapporto sulla gestione del rischio in Italia” di ISMEA del 2018, i fattori di attenuazione, che possono essere adottati affinché una polizza parametrica possa essere implementata nel rispetto della normativa vigente sono i seguenti:
• costruzione di un sistema di valori soglia dell’indicatore di riferimento (trigger), per l’accesso al risarcimento, ben definito e sufficientemente restrittivo (ad es. fissando un grado sismico elevato);
• previsione dell’intervento di un ente terzo, indipendente e di riconosciuta autorevolezza, incaricato della rilevazione dei parametri di riferimento.
Con riguardo al primo punto, si rileva che quanto più è circoscritta l’area territoriale di osservazione dell’evento causale oggetto di assicurazione (ad esempio le precipitazioni espresse in millimetri di pioggia in una determinata area comunale o sub-comunale) tanto più elevato potrà considerarsi il grado di precisione nella misurazione del danno.
Allo stesso modo, quanto più intenso sarà il livello soglia scelto per il parametro di riferimento (ad esempio la durata del periodo di siccità necessaria per far scattare il superamento del parametro) tanto maggiore sarà la probabilità di un’elevata correlazione tra evento causale e danno.
In merito al secondo punto, l’affidamento del compito di monitoraggio e misurazione dei parametri di riferimento ad un Ente terzo indipendente (detto anche «oracolo», com’è noto) risulterebbe un requisito indispensabile per garantire la trasparenza nel funzionamento del sistema assicurativo parametrico.
Conclusione
Si è visto che, a differenza delle assicurazioni tradizionali, nelle quali il premio viene calcolato in base alle caratteristiche del rischio assicurato, nelle assicurazioni parametriche il premio è calcolato sulla base della probabilità di un evento.
In caso di sinistri, nell’assicurazione tradizionale, l’indennizzo viene calcolato in presenza dei danni effettivi, documentati da una perizia; nell’assicurazione parametrica, l’assicurato non deve dimostrare di aver subito un danno, e il premio, di importo prestabilito, è basato sulla probabilità di accadimento dell’evento predefinito.
Le principali aree di applicazione dell’assicurazione parametrica ad oggi già includono la protezione contro i disastri naturali, per i raccolti agricoli, contro le cancellazioni o ritardi di voli aerei o eventi e manifestazioni, verso la caduta dei tassi di occupazione di stanze di hotel o ristoranti. Vi sono poi altre aree in cui l’utilizzo di prodotti parametrici sta iniziando ad essere sperimentato.
Si tratta di copertura delle perdite di profitto di attività produttive, del fermo di macchinari industriali in conseguenza di attacchi informatici, di chiusura delle aziende per imposizione dell’autorità sanitaria, onde evitare il pericolo di diffusione di virus… Si può concludere affermando che le polizze parametriche stanno riscuotendo un forte interesse tra gli addetti ai lavori, e ciò deriva dal fatto che hanno la potenzialità di offrire numerosi benefit sia agli assicuratori che agli assicurati.
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