Nei primi otto mesi dell’anno, le catastrofi naturali hanno generato in Francia 1,4 milioni di sinistri, per un costo complessivo stimato in circa 5,2 miliardi di euro di risarcimenti assicurativi. Il dato, riferisce la Federazione degli assicuratori francesi (France Assureurs) “è già ben al di sopra del costo medio annuale di 3,5 miliardi registrato dal 2017”.
Due i fattori determinanti: la maggiore frequenza di eventi finora ritenuti insoliti, come il pesante maltempo di maggio e giugno, e l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione necessari per le riparazioni. Quest’ultima stima, precisa France Assureurs “non include gli effetti della siccità e parte dei danni alle colture”.
Di fronte all’elevata inflazione (5,9% su base annua ad agosto secondo l’Istituto nazionale della statistica e degli studi economici francese, INSEE) il governo aveva invitato le aziende a fare un gesto a sostegno del potere d’acquisto dei francesi. “Non c’è motivo per cui anche gli assicuratori non debbano contribuire allo sforzo collettivo”, ha dichiarato mercoledì scorso il Ministro dell’economia e delle finanze, Bruno Le Maire, davanti a una commissione dell’Assemblea nazionale.