Ostacolo imprevisto per Vienna Insurance Group (VIG) che lo scorso anno aveva raggiunto un accordo per rilevare gli asset assicurativi, previdenziali e di gestione patrimoniale sviluppati da Aegon in Ungheria, Polonia, Romania e Turchia, al prezzo di 830 milioni di euro. A mettersi di mezzo è stata l’Authority ungherese che non rilasciando la sua autorizzazione, ha di fatto bloccato l’operazione.
L’accordo approvato il mese scoro dalla Commissione europea si scontra quindi con la decisione presa dal Ministero degli Interni ungherese di vietare la cessione delle attività di Aegon a una società straniera.
Elisabeth Stadler, Ceo di VIG, non nascondo il suo rammarico per lo stop e ha preannunciato che il Gruppo farà ricorso alla Corte suprema ungherese entro i prossimi 30 giorni. Nel frattempo “stiamo proseguendo il dialogo con il Ministero delle Finanze per chiarire le possibilità di sbloccare la situazione e giungere a una positiva conclusione dell’operazione”.