VIA LIBERA ALLA REVISIONE DELLA NORMATIVA. ORA TOCCA A PARLAMENTO E CONSIGLIO. LE ASSICURAZIONI ITALIANE CHIEDONO CORRETTIVI
di Anna Messia
Ieri la Commissione Europea ha dato il suo parere alla revisione di Solvency II, annunciando che ora le compagnie assicurative europee potranno avere un ruolo da protagoniste nel Green Deal Europeo. Eppure, secondo l’Ania, l’associazione delle imprese assicurative che operano in Italia, a prevalere sono le ombre. Il rischio, sottolineano dall’associazione presieduta da Maria Bianca Farina, è di penalizzare indebitamente gli investimenti di lungo periodo, proprio quando ci sarebbe più bisogno del contributo del settore assicurativo alla ripresa economica post-pandemia. Più di qualche aspetto critico, emerge poi sui correttivi legati alla volatilità dei titoli di Stato (aspetto che pesa molto vista la mole di Btp presenti nei portafogli delle assicurazioni delle Penisola), e più in generale c’è il pericolo che le compagnia vedano crescere i requisiti di capitale rispetto all’attuale regime. Eppure la Commissione Europea, pubblicando il suo parere con più di qualche ritocco rispetto a quello arrivato nei mesi scorsi dall’Eiopa (l’Ivass europea), ha sottolineato che «la revisione mira a rendere il settore assicurativo e riassicurativo più resiliente, migliorandone la capacità di far fronte a crisi future e proteggere i contraenti», ricordando che a breve termine nell’Ue potrebbero essere sbloccati capitali fino a un importo stimato di 90 miliardi di euro. I cambiamenti proposti proteggeranno meglio i consumatori e garantiranno che le imprese di assicurazione restino solide, anche in tempi economici difficili, con gli assicurati che saranno meglio informati sulla situazione finanziaria del loro assicuratore e meglio tutelati quando acquistano prodotti assicurativi in altri Stati membri. Mentre il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha aggiunto che «l’Europa ha bisogno di un settore assicurativo forte e dinamico che investa nella nostra economia e ci aiuti a gestire i rischi che ci troviamo ad affrontare, grazie alla sua duplice funzione di protezione e investimento».

Un documento corposo di 135 pagine, quello pubblicato ieri dalla Commissione, che le assicurazioni dovranno analizzare nei prossimi giorni. Determinante sarà anche la normativa di secondo livello che sarà emanata da Eiopa. Ma da una prima lettura per Ania ci sarebbe già più di qualche aspetto da correggere. La criticità principale è da rinvenire nel fatto che «alcune regole di Solvency II espongono le imprese assicuratrici a una volatilità eccessiva della loro situazione patrimoniale e risultano incoerenti con il modello di business dell’industria, determinando una penalizzazione dei prodotti e degli investimenti di lungo termine che dovrebbero invece essere l’elemento distintivo della strategia finanziaria degli assicuratori», hanno scritto da Ania, con il rischio di un «aumento dei requisiti di solvibilità senza tener conto delle caratteristiche oggettive del mercato stesso e, in definitiva, riducendo le possibilità di agire pienamente da investitori istituzionali, proprio nel momento i cui è necessario il massimo sforzo per raggiungere gli ambiziosi obiettivi della trasformazione climatica e digitale che si è data l’Unione europea». Il pacchetto legislativo sarà ora dibattuto dal Parlamento europeo e dal Consiglio, per arrivare poi alla votazione finale del Trilogo, che arriverà presumibilmente nel giro di sei mesi-un anno. Con le compagnie che potrebbero quindi avere ancora qualche spazio di manovra per ottenere correttivi lungo il percorso. (riproduzione riservata)

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