Assogestioni: a luglio raccolta netta di 6,4 miliardi. Il totale da gennaio sale a 57,7
Tornano di moda i fondi obbligazionari e bilanciati, mentre rallentano i flussi sull’azionario. Patrimonio a 2.545 mld Sul podio per masse svettano Intesa Sp, Generali e Amundi
di Marco Capponi
Neanche le vacanze estive hanno frenato la voglia degli italiani di investire. A confermarlo c’è stato ieri il tradizionale censimento della raccolta di Assogestioni relativo al mese di luglio. L’industria ha visto nel periodo flussi netti per 6,4 miliardi di euro, dato che porta il totale da inizio anno a 57,7 miliardi. Alla luce di ciò è stato anche aggiornato il record di patrimonio gestito, salito a 2.545 miliardi. Le gestioni collettive, con 1.301 miliardi, rappresentano il 51,1% del totale, mentre le gestioni di portafoglio sono a quota 1.244 (48,9%). Un capitolo a parte lo meritano i fondi aperti, che con 1.228 miliardi costituiscono il 48,2% delle masse complessive. A luglio la raccolta in questo genere di strumenti è stata di 6,6 miliardi per un totale da inizio anno di 42,5. I comparti azionari, pur rappresentando gli afflussi più nutriti nei sette mesi (22 miliardi), a luglio hanno visto una crescita di 498 milioni, superati dai bilanciati (2,2 miliardi) e da un recupero degli obbligazionari (1,9). A tal proposito per Lorenzo Alfieri, country head per l’Italia di Jp Morgan Asset Management, il dato positivo del reddito fisso «conferma la vocazione degli investitori italiani a guardare all’obbligazionario come a un’opportunità nonostante i bassi rendimenti: occorre però puntualizzare che i flussi si sono diretti verso i fondi corporate e high yield nonché verso quelli focalizzati su emissioni sostenibili».
Per quanto riguarda le singole società di gestione, in cima alla classifica del patrimonio gestito resta il gruppo Intesa Sanpaolo (comprensivo di Eurizon e Fideuram) a quota 535 miliardi (21,6% del totale dell’industria). La raccolta mensile di Ca’ De Sass è stata positiva per 2,8 miliardi. Saverio Perissinotto, ad di Eurizon, ha ricordato che «il dato di raccolta del mese conferma l’andamento che la società sta registrando da tempo grazie alla collaborazione tra la struttura e le reti del gruppo Intesa Sanpaolo con cui si sta realizzando un processo di riconversione della liquidità con focus crescente sul risparmio gestito». Segue il gruppo Generali a quota 528 miliardi (21,3% del totale), con afflussi a luglio per 1,6 miliardi. L’assicuratore triestino ha segnalato che «la raccolta è dovuta prevalentemente a flussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione». Sul terzo gradino del podio spicca la francese Amundi con masse a 215 miliardi (8,7% del totale). Anima, in quarta posizione, raggiunge i 200 miliardi di patrimonio grazie a una raccolta positiva per 479 milioni. Chiude la top 5 Poste Italiane: 115 miliardi di masse e una raccolta mensile di 393 milioni. Tra le sgr senza rete di distribuzione in Italia da segnalare Morgan Stanley (25 milioni gli afflussi, 54 miliardi il patrimonio) e Jp Morgan Am (265 mln la raccolta, masse a 49,4 mld). (riproduzione riservata)
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