Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


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Incostituzionale il divieto di corrispondere la maggiorazione del compenso per le perizie collegiali nelle cause di responsabilità medica. Contrasta in tal senso con la Costituzione il comma 4 dell’art.15 della legge 8 marzo 2017 n. 24 (Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie).
La nautica resta ancora un settore per pochi professionisti. No, non parliamo del setore delle imbarcazioni, sulle quali l’Italia resta uno dei paesi leader nel mondo (e il Salone nautico di Genova, che si sta svolgendo in questi giorni, lo attesta). Parliamo invece degli esperti di diritto della navigazione, settore “di nicchia”, che nei mesi scorsi sono saliti alla ribalta durante la gestione della crisi causata dalla vicenda della nave porta container Ever Given, e del blocco del Canale di Suez: per 6 giorni consecutivi la nave ha mandato in tilt il sistema di approvvigionamento di prodotti e materie prime di molti paesi del mondo. Solo nei giorni scorsi la nave è salpata per tornare nella disponibilità dei suoi armatori, ma restano ancora aperte le cause di risarcimento avviate, e che, stando alle stime, prevedono richieste per 550 milioni di dollari.
Per il Tuir le indennità conseguite a titolo di risarcimento, anche in forma assicurativa, per la perdita o il danneggiamento di beni sono assimilate ai ricavi. Coordinando le norme dell’articolo 6 e 85 del Tuir, infatti, rientrano tra i redditi d’impresa i proventi e le indennità conseguite a titolo di risarcimento danni (ossia redditi «della stessa categoria di quelli sostituiti o perduti»).
Una sola sanzione per la mancata o tardiva segnalazione all’Inail degli infortuni. La violazione della «denuncia d’infortunio» (dovuta per eventi guaribili in più di tre giorni), infatti, include quella della «comunicazione d’infortunio al Sinp» (dovuta per gli eventi di almeno un giorno eccetto l’evento). Di conseguenza l’applicazione della sanzione per mancata «comunicazione», da 1.228 a 5.528 euro, esclude l’applicazione della sanzione per mancata «denuncia», da 1.290 a 7.745 euro. A precisarlo è l’Inail nella circolare n. 24/2021.
Cessa la carica ma non la responsabilità: è quanto emerge dalla sentenza n. 32237 del 26 agosto scorso, con cui la terza sezione penale della Cassazione ha confermato la configurabilità del concorso nel reato di frode fiscale dell’ex amministratore della società che, pur essendo cessato dalle cariche e non avendo sottoscritto la dichiarazione, abbia partecipato a creare il meccanismo fraudolento. Nonostante i tentativi dello stesso, in sede di ricorso, di sostenere la propria estraneità ai fatti, documentando di non essere più il legale rappresentante della società e, soprattutto, di non essere il firmatario della dichiarazione al momento della presentazione, è stato comunque ritenuto responsabile, quale concorrente, nel reato di dichiarazione fraudolenta commesso dal nuovo legale rappresentante.
La banca deve risarcire il fallimento della società. E ciò perché finanziando la srl in crisi senza speranza ne ha aggravato il dissesto, consentendo che l’attività d’impresa continuasse in perdita. E non c’è dubbio che la curatela possa agire contro l’istituto se la nuova finanza o il mantenimento dei contratti in corso hanno causato la diminuzione del patrimonio per la società poi fallita: evidente il pregiudizio patito dall’intero ceto dei creditori della compagine per la perdita della garanzia patrimoniale ex articolo 2740 cc. Non è necessario esercitare in modo congiunto l’azione contro la banca e l’azione di responsabilità contro gli amministratori della società.
L’obbligo del green pass per lavorare non esclude le responsabilità a carico dei datori di lavoro riguardo alla sicurezza nei luoghi di lavoro, perché essere in possesso del green pass non vuol dire necessariamente «essere vaccinato». Se il vaccino è stato o viene individuato quale misura di prevenzione e protezione (operazione da fare con medico competente e rappresentanti dei lavoratori tramite la «valutazione rischi» e messa nero su bianco nel relativo documento Dvr), pertanto, è solo il «certificato di vaccinazione o guarigione da Covid» a consentire ai lavoratori l’accesso al lavoro. Un esempio è il green pass a seguito di tamponi: garantisce che il lavoratore non è contagioso, ma non esclude che possa restare contagiato. Nel secondo caso, il datore di lavoro ne risulterebbe responsabile per aver esposto il lavoratore al rischio (consentendogli di lavorare) privo delle precauzioni stabilite dal Dvr (il «vaccino»).
Tre scudi a tinte Ue per il consumatore digitale. Deve avere beni e servizi digitali interoperabili e sicuri; quando va sul mercato online deve essere protetto dalle pratiche commerciali digitali sleali (come recensioni spacciate per veritiere, ma senza filtri); ha diritto a informazioni sull’uso di algoritmi (che, per esempio, modificano il prezzo ad personam). È quanto prevede un tris di direttive europee, la cui operatività, previo recepimento da parte di altrettanti decreti legislativi, è programmata per i primi mesi del 2022. Si tratta della direttiva 2019/770, sui beni e servizi digitali; della direttiva 2019/771, sui contratti di vendita; e, infine, della direttiva 2019/2161, sulla tutela dei diritti dei consumatori. Sono misure che svecchiano il quadro normativo e prendono atto che il consumatore si muove sempre di più sulla tastiera, navigando in rete.
Le detrazioni collegate agli interventi antisismici (comprese il superbonus 110%) per gli edifici situati nei centri storici possono riguardare, infatti, le singole unità strutturali e non necessariamente l’intero aggregato edilizio in cui è ricompreso l’immobile oggetto degli interventi. È quanto emerge dalla risposta n. 598 dell’Agenzia delle entrate in relazione a una questione che nei mesi scorsi aveva suscitato numerose perplessità, anche a seguito di una precedente risposta della Dre Emilia Romagna (interpello n. 909-1222/2021 presentato il 19 maggio 2021).

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  • In pensione prima con la Super Ape sociale così il governo punta a sostituire Quota 100
Prende corpo il progetto di allargare l’Ape sociale e renderla strutturale, come forma per anticipare la pensione dopo la fine di Quota 100, il prossimo 31 dicembre, almeno per gli impieghi più duri. L’obiettivo è consentire a più lavoratori di anticipare la pensione — tramite l’indennità ponte chiamata Ape sociale, al massimo 1.500 euro lordi al mese — a 63 anni con 36 di contributi, a patto di aver svolto quella mansione per sei anni negli ultimi sette o sette anni negli ultimi dieci. Sin qui lo strumento non ha funzionato come si pensava. Dal 2017 al 2020 ne hanno usufruito appena 4.300 lavoratori a cui aggiungere i “gravosi” della categoria precoci — 20 mila — impegnati in mestieri pesanti iniziati però da minorenni e con almeno 41 anni di contributi.

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  • Nagel e il dilemma di Mediobanca nella battaglia delle Generali
Mediobanca? La battaglia sulle Generali che vede Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone contrapposti proprio alla banca d’affari guidata da Alberto Nagel (e anche alla maggioranza dei consiglieri del Leone) si annuncia, per usare un eufemismo, vivace. Mediobanca, primo socio di Generali con il 13%, sostiene il cambio di statuto approvato a Trieste proprio su sua iniziativa: all’assemblea di aprile 2022 la lista di maggioranza per il rinnovo del cda della compagnia non verrà presentata dai grandi azionisti, ma dall’attuale consiglio di Generali; importante corollario è la riconferma dell’amministratore delegato Philippe Donnet.
  • L’assalto di Caltagirone-Del Veccio “Decisi ad andare fino in fondo”
Leonardo Del Vecchio dichiara di avere due amori: le Assicurazioni Generali e l’ospedale Monzino. Francesco Gaetano Caltagirone (più brevemente Franco) si limita alle Generali. L’oggetto d’amore li accomuna anche nel giudizio: per entrambi “devono tornare a correre”, smettere di andare “al piccolo trotto”. E tanto ne sono convinti da avere intrapreso quella che i loro entourage definiscono “la guerra di indipendenza”. Indipendenza da Mediobanca, che da sempre in Generali detta legge. Ma come la mettiamo con il fatto che il Risorgimento – entrambi gli imprenditori sono appassionati di storia – ha trovato compimento solo nel 1866, a 18 anni dalla prima guerra di indipendenza? Metafora che include la valutazione del rischio di perdere lo scontro con Mediobanca. Dal quartier generale dell’uno e dell’altro stessa risposta: andremo avanti, fino alla vittoria.

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  • Bombe d’acqua e trombe d’aria in Lombardia 
Una notte intera di pioggia, poi l’intensificarsi delle precipitazioni durante la mattinata: in tilt strade e linee ferroviarie, con Protezione civile e Vigili del fuoco chiamati a fronteggiare trombe d’aria che hanno causato danni rilevanti in diverse province. La Lombardia si trova ancora una volta flagellata dal maltempo. L’emergenza è scattata in provincia di Varese dove alla fine della giornata i pompieri hanno chiuso la contabilità degli interventi con oltre 170 richieste di soccorso urgente, tanto da dover far rientrare il personale libero dal servizio e rinforzare le squadre partite dal comando provinciale di Milano. Le richieste di intervento hanno riguardato interruzioni di strade, cedimento di terrapieni e sottopassi allagati: sono state in tutto salvate 11 persone, due delle quali trasportate in ospedale con leggera ipotermia dopo essere state estratte dall’auto invasa dall’acqua sotto un ponte ferroviario a Busto Arsizio. Sempre nella zona del Sud del Varesotto, a Jerago con Orago, il muro di contenimento del parco dove si trova il municipio ha ceduto e i detriti sono stati rimossi in giornata: il sindaco Emilio Aliverti ha parlato di «una bomba d’acqua caduta in circa 45 minuti di pioggia mai vista». Un vasto allagamento ha causato l’evacuazione a Varese di un hotel rimasto senza corrente: i 75 ospiti presenti sono stati aiutati dai Vigili del fuoco a lasciare la struttura, mentre anche alcuni negozi di un centro commerciale sono finiti sott’acqua.

  • Borse europee, è caccia alle cedole di banche e polizze
Da Munich Re a Novo Nordisk e L’Oreal: le scelte dei gestori. I migliori hanno fruttato fino al 33% negli ultimi tre anni

  • Condominio, la polizza doc per il superbonus

  • Nuove turbolenze nell’assicurazione costruzioni
Accuse contro un broker specializzato e dei suoi partner da parte della FFA in una lettera indirizzata all’Autorità di vigilanza. Le sue azioni rischierebbero di penalizzare finanziariamente molti individui e professionisti