di Anna Messia
L’Ivass, l’istituto di controllo del settore assicurativo, ha alzato la guardia sulla sicurezza dei sistemi informatici delle compagnie di assicurazione creando un team di ingegneri informatici chiamati a testare sul campo la tenuta delle imprese che operano in Italia. Una squadra creata con esperti interni all’Ivass che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, sono pronti ad entrare in azione in un’ispezione avviata in questi giorni nei confronti di Eurovita, la compagnia controllata dal fondo di private equity Cinven.
Del resto la pandemia, con l’incremento dello smart working e dei collegamenti via web, ha inevitabilmente aumentato il rischio di attacchi e di richieste di riscatti, come accaduto la scorsa estate con la Regione Lazio, vittima di un cyber attack che ne ha congelato l’operatività dell’ente per giorni. Un fenomeno che coinvolge inevitabilmente anche il settore assicurativo (che offre anche coperture assicurative per tutelarsi da questi rischi) e l’Ivass, l’istituto di controllo del comparto, presieduto dal direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, vuole tenere sotto controllo la situazione, intenzionato a verificare sul campo la tenuta del sistema assicurativo, utilizzando anche lo strumento ispettivo. Una delle prime compagnie da controllare sarà appunto Eurovita con l’istituto pronto a testare la stabilità del sistema It della società, ma non solo.
Al centro dell’ispezione partita in questi, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza ci sarebbe anche altri aspetti della gestione della società. Dalla verifica dell’indice di solvibilità, Solvency II, della compagnia all’indagine sulla gestione degli investimenti e dei rischi finanziari di Eurovita.
Prima dell’estate, come noto, la compagnia guidata dall’amministratore delegato Erik Stattin è stata al centro di un processo di vendita. L’azionista Cinven aveva infatti deciso di avviare una competizione sul mercato per individuare potenziali compratori del gruppo assicurativo, con un mandato affidato ai consulenti di Deutsche Bank. Un dossier stimato in oltre 2,6 miliardi di euro di premi (frutto delle acquisizioni realizzate da Cinven in Italia a partire dal 2016, da Ergo Previdenza alla ex Skandia, oltre appunto ad Eurovita) con riserve complessive pari ad oltre 1,8 miliardi di premi. Ma, complice la fase complicata per le operazione m&a in ambito assicurativo, in particolare nel ramo Vita, gli investitori inglesi hanno deciso successivamente di congelare la cessione, considerando non congrue le offerte che pure nel frattempo erano arrivate, con una base d’asta che partiva da circa 600 milioni). Cinven ha così deciso di cambiare in corsa i piani, pronta a rilanciare sullo sviluppo in Italia mentre l’Ivass, nel frattempo, ha deciso di guardare con attenzione la crescita già realizzata in questi anni dalla compagnia. (riproduzione riservata)
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