L’Europa sta adottando il nuovo standard contabile internazionale per i contratti assicurativi, l’IFRS 17. Gli assicuratori si oppongono al raggruppamento dei contratti per coorti annuali, un principio che pone un problema per le passività dell’assicurazione vita in Francia
Mentre l’Europa deve adottare entro la fine dell’anno il nuovo standard contabile internazionale IFRS 17 sui contratti di assicurazione, in vista della sua entrata in vigore il 1° gennaio 2023, gli assicuratori francesi sono in rivolta contro questa nuova regolamentazione, che considerano particolarmente inadatta ai contratti di assicurazione vita.
Questo “tsunami contabile”, come lo descrive il presidente della FFA Florence Lustman, colpisce gli assicuratori quotati come Axa, Allianz, Generali, SCOR, Natixis e CNP, così come gli assicuratori che emettono debito quotato come Aéma, Groupama, AG2R La Mondiale, Suravenir, Crédit Agricole Assurances e BNP Paribas Cardif. Anche se tutti gli assicuratori europei hanno già ottenuto un posticipo di un anno per l’entrata in vigore della norma, la professione ha serie preoccupazioni sul suo contenuto. Uno dei criteri è particolarmente insidioso per gli assicuratori: il raggruppamento imposto dei contratti in “coorti annuali” – cioè un raggruppamento dei contratti per profili di rischio simili, originati nello stesso anno – un principio che è totalmente inadatto al 75% dei contratti di assicurazione vita in Francia, che si basano sul pooling intergenerazionale.
Un’esenzione dalla regola per il 75% delle polizze di assicurazione sulla vita
Sostenuti dall’Autorità francese per gli standard contabili (ANC), il cui presidente Patrick de Cambourg ha scritto una lettera all’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) lo scorso febbraio, ma anche dalle principali federazioni professionali, tra cui Insurance Europe, gli assicuratori hanno vinto un primo round a Bruxelles questa estate per evitare il peggio. La Commissione europea ha ascoltato le loro riserve e il comitato incaricato della regolamentazione contabile ha proposto che i contratti basati sul pooling intergenerazionale siano esenti dalla regola.
Resta da vedere se le sue raccomandazioni saranno seguite. Prima di entrare in vigore, il testo del nuovo IFRS 17 deve essere adottato anche dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea. Il tema delle coorti annuali probabilmente dominerà il dibattito sulla regolamentazione contabile internazionale per i prossimi anni. La Commissione europea propone, nell’ambito della revisione globale della nuova norma, di fare un bilancio delle esenzioni concesse agli assicuratori entro dicembre 2027.
E se il regolamento manca il bersaglio?
L’agenzia di rating Fitch Ratings è molto scettica sui loro effetti. In particolare, ritiene che queste eccezioni alla regola potrebbero minare l’obiettivo primario di questo nuovo standard contabile, che è quello di incoraggiare una maggiore trasparenza nella comunicazione finanziaria e un migliore confronto tra gli assicuratori. Raggruppare in “coorti annuali” permette, secondo Fitch, “un’utile visibilità sulla sottovalutazione, mostrando quando si è verificata, come influisce sulla redditività e se l’assicuratore ha migliorato il suo pricing per le coorti successive”. Queste informazioni non saranno divulgate per gli assicuratori che utilizzano l’esenzione. Di conseguenza, i loro bilanci saranno meno trasparenti”, hanno detto gli analisti.
Fitch ritiene inoltre che l’uso di questa esenzione, se sarà adottata dal legislatore europeo entro il prossimo dicembre, potrebbe addirittura complicare il compito degli assicuratori che hanno già iniziato a rivedere tutti i loro processi contabili in vista dell’entrata in vigore dell’IFRS 17. E per le aziende internazionali, questa eccezione alla regola non si applica al di fuori del territorio europeo.
Fonte: L’Argus