di Anna Messia
Negli Stati Uniti la compagnia aerea Delta Airlines ha deciso di imporre un premio assicurativo più alto di 200 dollari al mese ai propri dipendenti che rifiutano di farsi vaccinare. Il fatto è che il costo sanitario di una cura per il Covid-19 è 50 mila dollari, hanno spiegato dalla compagnia, e quel rischio maggiore va incluso nel premio assicurativo. Un po’ come avviene quando il premio viene incrementato quando l’assicuratore è un fumatore, più soggetto ad ammalarsi. La decisione fa comunque discutere, anche perché altre società americane sembrano pronte a seguire l’esempio di Delta Airlines con interventi addirittura più severi (United Airlines e Chevron potrebbero escludere i no-vaxdalle coperture). Anche in Italia (dove a sostenere i costi delle cure è di fatto il sistema sanitario nazionale) la questione è di stretta attualità, ancora più dopo che ieri il premier Mario Draghi ha annunciato che si va verso l’obbligo vaccinale e la somministrazione della terza dose a partire dai soggetti più fragili. Anche in Italia buona parte della sanità integrativa passa per piani sanitari aziendali e una scelta simile a quella di Delta Airlines sui luoghi di lavoro potrebbe incentivare ulteriormente l’adesione dei cittadini alla vaccinazione. Ma le compagnie, seguendo lo stesso principio, potrebbero decidere di aumentare i premi delle polizze sanitarie individuali spingendo ulteriormente le vaccinazioni. (riproduzione riservata)
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