Groupama sta resistendo alla crisi. Mentre il Covid-19 ha lasciato il segno nei conti degli assicuratori nel primo semestre del 2020, il gruppo mutualista francese ha pubblicato un utile netto in crescita del 31% a 139 milioni di euro, incrementato, in particolare, dalla plusvalenza eccezionale realizzata con la liquidazione della sua partecipazione in La Banque Postale Assurances IARD.
Anche a livello operativo, Groupama è in buona forma, nonostante l’elevato livello di sinistri legati alle condizioni meteorologiche all’inizio dell’anno e l’impatto della crisi sanitaria. Il risultato operativo economico del Gruppo è aumentato di 11 milioni di euro, raggiungendo i 196 milioni di euro. Nel settore property e casualty, il combined ratio è stabile, al 30 giugno 2020, al 97,9%. Per la prima volta Groupama ha anticipato nel bilancio del primo semestre i rischi meteorologici legati alla siccità dell’anno, adottando “un approccio prudente nella valutazione degli impegni”.
Nel complesso, l’impatto della crisi di Covid-19 è neutro per il gruppo. Il significativo calo della frequenza dei sinistri durante il periodo di confinamento nei settori automobilistico e sanitario è stato infatti compensato dall’aumento delle richieste di risarcimento per interruzione dell’attività, interruzione del lavoro, fideiussione, assicurazione viaggi e assicurazione annullamento eventi. Per contro, l’attività di assicurazione persone ha risentito dell’aumento dei premi non pagati per le società del gruppo. 42 milioni nel periodo.
La raccolta premi del Gruppo è leggermente diminuita (-1,2%) a 9,3 miliardi di euro, risentendo del calo dei rami vita e malattia (-3,5%), in particolare del ramo vita (-3,7%), scosso dagli sconvolgimenti dei mercati finanziari.
In particolare, l’assicurazione property e responsabilità civile in Francia ha registrato una buona tenuta, con una raccolta premi in aumento dell’1,1%, nonostante un calo del 5% degli affari nel ramo dei rischi professionali a causa delle misure di riduzione dei premi concesse a questa clientela in risposta alla crisi di Covid-19. Quest’ultimo è stato notevolmente compensato dalla crescita dell’attività residenziale (+1%). Anche la linea danni immobiliari è stata sostenuta dal boom del business dell’assistenza (+16,2%).
Per contro, gli affari del ramo vita hanno subito una contrazione del 9,1%. Nel ramo malattia, l’attività assicurativa del Gruppo ha risentito dell’anticipazione dei premi non pagati dalle compagnie nel contesto della crisi Covid-19: è diminuita del 7,4%. Nel primo semestre del 2020 la raccolta premi totale dell’assicurazione malattia è diminuita dell’1,4%.
In termini di solidità finanziaria, Groupama ha perso 26 punti di solvibilità rispetto alla fine del 2019. Il suo coefficiente di solvibilità si è attestato al 152%, senza misure transitorie sulle riserve tecniche, riflettendo il calo dei tassi di interesse all’inizio del 2020, dovuto in particolare alle misure di sostegno monetario all’economia. Con le misure transitorie, il coefficiente di solvibilità si attesta al 252%, ben al di sopra dei requisiti normativi.