Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Continua a tremare il settore automobilistico nonostante i segnali arrivati dai dati sulle immatricolazioni di agosto. Negli ultimi sette mesi i concessionari in Italia hanno registrato perdite di fatturato comprese tra il 40 e il 60%, portando il 70% di rivenditori nazionali a rischio fallimento.
È l’allarme lanciato da Federauto, l’associazione che raggruppa i rivenditori automobilistici italiani, che ha sottolineato il rischio per 150 mila posti di lavoro in tutta Italia. «A poco sono serviti i tentativi del governo di rianimare un comparto vicino al collasso», sottolineano gli operatori, proseguendo con le critiche sulle scelte effettuate dell’esecutivo in materia di incentivi.
Non passa lo scudo penale per presidi, docenti e Ata per l’applicazione delle norme anti contagio da coronavirus. Nella conversione in legge del decreto Semplificazioni non è stato accolto l’emendamento con la clausola di salvaguardia per dirigenti e personale scolastico. Riformulando alcuni emendamenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia Viva, il testo stabiliva che «fino al 31 agosto 2021,ove l’organizzazione dello svolgimento in condizioni di sicurezza dell’anno scolastico 2020/202, nell’osservanza delle prescrizioni del Cts (Comitato tecnico scientifico, n.d.r.) implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il personale scolastico risponde verso terzi dei danni limitatamente ai casi in cui la produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente è dovuta a dolo o colpa grave». Uno scudo soft, che lasciava l’onere di dirimere condotte appropriate o meno all’interpretazione dei termini «problemi tecnici di speciale difficoltà» da parte di eventuali soggetti accertatori, come ministero, provveditorato, tribunale.
- Zurich pianta un milione di alberi
Zurich Insurance ha sponsorizzato un progetto di rimboschimento in Brasile per riconvertire i terreni agricoli sterili in foreste autoctone ricche di vita vegetale e animale. Il progetto, della durata di otto anni, contribuirà a ripristinare la Foresta Atlantica del Brasile piantando 1 milione di alberi autoctoni selezionati in collaborazione con l’ente no-profit Instituto Terra. Donato anche un albero a ognuno dei 55000 dipendenti del gruppo nel mondo.
- Lloyd’s di Londra truffati in Italia
I Lloyd’s di Londra vittime di una truffa in Italia. La blasonata istituzione assicurativa britannica, fondata nel 1688, ha segnalato all’Ivass che in Italia circolano polizze fideiussorie contraffatte intestate a suo nome. L’Autorità italiana riferisce che le polizze contraffatte riportano in calce come fantomatico corrispondente «Lloyds Risk Assets Management”» ma i Lloyd’s di Londra dichiarano di non aver alcuna relazione commerciale con questa entità né con tale Christophe Spadout che ne avrebbe confermato l’autenticità. L’Ivass ricorda che «la compagnia Lloyd’s ha sede nel Regno Unito in One Lime Street, Londra, è sottoposta alla vigilanza delle Autorità britanniche ed è abilitata ad operare in Italia in regime di stabilimento», ossia con una sede a Milano. I Lloyd’s di Londra, quelli autentici, sono autorizzati ad operare in Italia anche «nel ramo danni 15» ossia le cauzioni, nell’ambito del quale rientra il rilascio di polizze fideiussorie.
- Assicurazione: le aziende si stanno preparando a forti aumenti di prezzo
La tensione sta crescendo sul mercato per le assicurazioni aziendali all’approssimarsi della fine dell’anno e dei rinnovi contrattuali. Colpiti dalle conseguenze di Covid-19,
gli assicuratori sono determinati ad aumentare le tariffe ai loro clienti dal 5 al 30%.
a seconda dei casi, sottolinea l’Associazione per la gestione del rischio e delle assicurazioni delle aziende (Amrae), in occasione della pubblicazione, martedì, dello stato delle cose nel
mercato con broker come Aon, Marsh o Siaci Saint Honoré
- Il mediatore affronta le clausole vaghe nei contratti
Puntando il dito sull’inizio della crisi, gli assicuratori farebbero a meno di una diagnosi del genere. I contratti di assicurazione sono ancora redatti in modo tale da impedire che gli individui ottengano le garanzie apparentemente promesse, avverte il mediatore assicurativo. Sul punto di pubblicare il suo rapporto annuale, deplora “le pratiche che rimangono frequenti e sono scioccanti”.
“Ci sono clausole di esclusione che sono state condannate in modo molto chiaro dalla Corte di Cassazione e che sono ancora oggi nei contratti assicurativi, aggiunge Arnaud Chneiweiss. Ad esempio, se nel contratto c’è scritto “non vi rimborseremo in caso di mancato mantenimento”, è troppo vago”.
Il mediatore cerca di trovare una soluzione amichevole per risolvere le controversie che rimangono irrisolte nonostante i contrasti tra assicuratori e assicurati.
- CNP vuole trasporre il suo modello in Brasile