Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Per il buon successo dei Pir alternativi è cruciale l’estensione degli incentivi alla quotazione delle piccole e medie imprese. Il bonus, introdotto nel 2017 con la manovra di bilancio, scadrà infatti a fine anno. Le pmi potrebbero quindi trovarsi a dover fare a meno del credito d’imposta fino a un massimo di 500 mila euro, del 50% dei costi di consulenza. Un incentivo rilevante per l’approdo in Borsa, sottolinea Equita nel suo ultimo Pir Monitor, anche considerati i costi che le aziende devono affrontare. Una misura che per giunta, quest’anno, ha visto le quotazioni subire l’effetto della pandemia, con un accelerazione di Piazza Affari nella fase estiva.
Dal prossimo anno l’export italiano tornerà a crescere. Una ripresa «relativamente rapida», che farà registrare un’espansione del 9,3%. Le previsioni sono contenute nell’ultimo rapporto Sace, presentato ieri e intitolato Open (again) nell’auspicio che superate le chiusure del lockdown, protezionismi e tensioni commerciali l’esportazione del Made in Italy possa riprendere. La società di assicurazione credito e sostegno all’export, pur continuando a esortare alla cautela, guarda al futuro con cauto ottimismo, spiega a MF-Milano Finanza il capo economista Alessandro Terzulli. «Il quadro è complesso e si porta avanti un effetto trascinamento dell’escalation protezionistica che si è riversata dal 2018 al 2019 e dal 2019 al 2020, anno iniziato con le tensioni tra Usa e Iran per l’uccisione del colonnello Qasem Soleimani, poi rientrate, e proseguito con il sopraggiungere della pandemia, considerata alla stregua del cigno nero», aggiunge. Quest’anno, perciò, la contrazione sarà dell’11,3% a 422 miliardi, un livello di poco superiore a quello registrato nel 2016. Solo nel 2023 arriveranno a quota 510 miliardi, ma già il prossimo anno dovrebbero attestarsi al 97% circa del valore del 2019. Questo sempre che non ci sia necessità di prolungare le restrizioni o di un nuovo lockdown che nella peggiore delle ipotesi porterebbe al crollo dell’export italiano, nel 2020 del 12% o del 21,2% nei due scenari peggiori. Anche per favorire il processo di ripresa, Sace ha tracciato una geografia dei mercati da presidiare.
Si alza oggi il velo sui conti del secondo trimestre di Cattolica Assicurazioni e gli analisti di Intesa Sanpaolo stimano una perdita netta di 4 milioni (contro l’utile di 35 milioni nello stesso periodo 2019), mentre il semestre si dovrebbe chiudere con un utile di 10 milioni (-83,6% sui 61 milioni del semestre 2019) dopo i +14 milioni del primo trimestre. Ieri la compagnia guidata da Carlo Ferraresi ha fatto sapere di avere iscritto nel registro delle imprese di Verona la trasformazione della società da cooperativa in società per azioni, dopo il via libera ricevuto dall’Ivass.
Arriva il conto salato del coronavirus per i Lloyd’s di Londra. Il colosso assicurativo e riassicurativo inglese, pubblicando i dati del primo semestre 2020, chiusi con una perdita di 400 milioni di sterline, ha annunciato che prevede di pagare fino a 5 miliardi di sterline di sinistri lordi dei clienti riconducibili al Covid-19. Una cifra superiore ai risarcimenti che sono stati pagati con gli attentati negli Stati Uniti dell’11 settembre 2001 e al combinato degli uragani Harvey, Irma e Maria arrivati nel 2017. Sinistri dovuti prevalentemente a coperture per l’interruzione di attività che in Italia sono ancora poco diffuse, ma che in altri Paesi europei sono ben più utilizzate.
  • Prima Assicurazioni si allea alla piattaforma Swiss Re
Prima Assicurazioni, la tech company specializzata in polizze auto, moto e furgoni, ha annunciato un accordo strategico con iptiQ, la piattaforma digitale e provider di assicurazioni white-label di Swiss Re. Per effetto dell’accordo, Prima Assicurazioni, intermediario assicurativo danni partecipato da Goldman a e Blackstone Group, arricchisce la propria piattaforma con i prodotti iptiQ, permettendo al nuovo partner estero di sviluppare ulteriormente la presenza nel mercato italiano con una società in crescita sia sul canale diretto, sia con la sua rete di agenti e broker. Prima Assicurazioni, come annunciato dal general manager George Ottathycal a MF-Milano Finanza lo scorso giugno, punta a raggiungere 1 milione di clienti entro la fine dell’anno (a luglio erano 800 mila) e a raddoppiare i premi, che nel 2019 erano stati pari a 130 milioni. La piattaforma digitale iptiQ, fornitore di assicurazioni white-label B2B2C di proprietà di Swiss Re, che sta trasformando l’esperienza di acquisto delle polizze assicurative attraverso una tecnologia digitale, potrà dare nuovo slancio alla crescita. Prima Assicurazioni è stata inserita da Deloitte all’8° posto, unica italiana nella top 10, nella classifica Technology Fast 500 Emea 2019, che registra le 500 società con il più alto tasso di crescita dei ricavi negli ultimi quattro anni in ben 22 Paesi.

L’Iva gravante sull’acquisto, per il tramite di un mandatario, dei servizi erogati ai dipendenti nell’ambito del piano di welfare aziendale non è detraibile per il datore di lavoro, in quanto non presenta un nesso né con specifiche operazioni imponibili «a valle», né con l’attività economica in generale. La detrazione spetta invece al mandatario che acquisisce presso i fornitori i servizi per conto del datore di lavoro, eventualmente con le limitazioni del pro rata nel caso in cui tra i servizi acquistati e riaddebitati ve ne siano alcuni esenti dall’imposta. Così le Entrate con risposta n. 338 del 10/9/2020, in merito ai quesiti posti da un’impresa che, attraverso una piattaforma elettronica, gestisce le operazioni di welfare per conto di alcune aziende. Accedendo alla piattaforma, i lavoratori ottengono un documento di legittimazione che dà loro diritto all’erogazione del servizio prescelto presso i vari fornitori, i quali emettono fattura nei confronti dell’impresa nella sua veste di mandataria senza rappresentanza del datore di lavoro. L’agenzia ritiene anzitutto che sotto il profilo reddituale, alla luce delle circostanze della fattispecie, come rappresentate dall’interpellante, i welfare vouchers soddisfino i presupposti per l’applicazione del regime di non concorrenza al reddito di lavoro dipendente delle opere e servizi aventi finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto, ai sensi dell’art. 51, comma 2, lett. f) del Tuir.
  • Ospedali, nuovi controlli sulla sanificazione
Indicazioni relative alla relazione tra igiene dell’ambiente e rischio di infezioni correlate all’assistenza sanitaria, nuovi controlli dei processi di sanificazione ambientale al fine di prevenire il rischio infettivo e raccomandazioni per il personale sanitario allo scopo di tutelare i degenti. Sono queste alcune delle caratteristiche principali delle nuove Linee di indirizzo sulla valutazione del processo di sanificazione ambientale nelle strutture ospedaliere e territoriali per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza pubblicate, nei giorni scorsi, sul portale del Sistema nazionale linee guida (Snlg) dell’Istituto superiore di sanità. Il documento, redatto dall’Associazione nazionale dei medici di direzione ospedaliera (Anmdo) in collaborazione con l’Associazione professionisti sanitari assicurativi e forensi (Psaf), si pone come obiettivo quello di fornire ai responsabili aziendali dei programmi di controllo delle infezioni correlate all’assistenza e per tutti gli operatori sanitari, la base per predisporre i protocolli operativi utili a controllare il rischio infettivo, cioè il rischio per i pazienti, visitatori e operatori di contrarre un’infezione durante la presenza in ospedale o in strutture similari. Infatti per i pazienti, le infezioni collegate all’assistenza sono, secondo le Linee guida, tra le complicanze più frequenti che si possono verificare nelle strutture sanitarie a seguito del percorso assistenziale e rappresentano uno dei principali problemi di gestione del rischio infettivo. Si stima che tra il 5% e il 15% dei degenti ricoverati in ospedale sviluppino almeno un’infezione durante la permanenza nella struttura assistenziale.

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  • Beirut rivive l’incubo: altro incendio nel porto
Un’enorme colonna di fumo nero ha di nuovo oscurato il cielo di Beirut mentre le fiamme divoravano il porto. Stesso luogo, stessa drammatica scena di un mese fa. L’epilogo per fortuna è stato ben diverso dal devastante incendio del 4 agosto: non risultano vittime. Il fuoco sarebbe partito nel magazzino di una società che importa olio per cucinare ma sarebbe cresciuto a dismisura quando ha raggiunto, pochi istanti dopo, un vicino deposito di gomme, ha ricostruito a caldo il responsabile del porto Bassem El-Kaissi, escludendo che alle fiamme sia seguita un’esplosione, come avvenuto il mese scorso. Ancora ignote le cause del nuovo incendio, su cui è stata annunciata un’inchiesta. Il ministro uscente dei Lavori pubblici, Michel Najjar, ipotizza che le fiamme siano partite dai lavori di manutenzione al porto, dalle scintille di un saldatore. Il presidente libanese, Michel Aoun, ha convocato subito una riunione del Consiglio di difesa. L’incendio «potrebbe essere il risultato di un atto di sabotaggio, di un errore tecnico o di negligenza» ha twittato. Il rogo di ieri segue di pochi giorni quello, più contenuto, sviluppatosi sempre nel porto l’8 settembre. Alcuni analisti sospettano che dietro i ripetuti incendi di questi giorni ci possa essere il tentativo di distruggere materiale rilevante per far luce sull’esplosione del 4 agosto.
  • Simula un incidente per riscuotere l’eredità dell’amico
Un’eredità da riscuotere il prima possibile, già promessa dall’anziano amico che, rimasto solo, lo aveva nominato come unico erede di tutti i suoi beni. Sarebbe stato questo, secondo la Procura di Pavia, a spingere Nicola Alfano, 48 anni di Milano, a simulare un incidente stradale nel quale, stando alla sua versione dei fatti, avrebbe perso la vita l’amico Bruno Lazzerotti di 78 anni. L’anziano, anche lui milanese, in realtà sarebbe stato ucciso dallo stesso Alfano, ora rinchiuso nel carcere di Pavia. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti sembra esserci quella dell’annegamento: il 48enne avrebbe ucciso l’amico in un canale irriguo che costeggia una campagna, tra i comuni di Certosa di Pavia e Vellezzo Bellini, e successivamente spinto l’auto sulla quale viaggiavano, come se i due fossero usciti di strada. Contorni ancora da delineare, e che il prosieguo delle indagini condotte dalla Squadra mobile di Pavia, e coordinate dal procuratore aggiunto Mario Venditti e dal pm Camilla Repetto, sapranno chiarire. La versione dell’uomo sin dall’inizio non aveva convinto: un racconto pieno di contraddizioni, particolari che venivano omessi e che cambiavano di continuo. Troppe le incongruenze emerse in merito alla dinamica dell’incidente e sui tempi della presunta uscita di strada. E poi la posizione statica dell’auto nel canale, non compatibile con la sbandata e la caduta nel fossato.

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  • I consumi da lockdown Più cibo green e di qualità nel carrello della spesa
Come è cambiato il carrello degli italiani dopo la fine del lockdown? Nonostante la prospettiva della peggiore recessione dal dopoguerra, il 73% degli italiani si appresta a fare sacrifici, ma non sul cibo. Soprattutto se di qualità. Perché la spesa alimentare è l’ultima voce da tagliare nel budget delle famiglie, anche se con qualche differenza: il 31% degli italiani dovrà accontentarsi di prodotti non di marca perché senza scelta. Queste le tendenze elaborate dal Rapporto Coop 2020, che resta positivo pur in un contesto difficile: gli italiani sono i più pessimisti d’Europa, uno su quattro sa che ci saranno serie conseguenze economiche. La catena della grande distribuzione in mano alle cooperative stima di chiudere l’anno con ricavi in aumento dell’1-1,5%, dopo aver spinto sugli investimenti (circa 100 milioni tra sanificazioni, sicurezza e punti vendita) e tenuto i prezzi stabili. Per tutti il 2020 è stato un anno duro, che da un lato ha accelerato alcune dinamiche già in corso, come il successo dei negozi di prossimità e dei prodotti green, e dall’altra ha sconvolto i consumi: in vetta alle classifiche torna la vendita di caffè macinato, mentre scompaiono dal carrello i piatti pronti per far posto agli ingredienti base della cucina mediterranea.

  • Parte in ottobre la cessione di Amissima
  • Prima Assicurazioni, accordo con Swiss Re
Prima Assicurazioni annuncia un accordo strategico con iptiQ, piattaforma digitale e provider del Gruppo Swiss Re: Prima arricchisce la piattaforma, il nuovo partner estero svilupperà la presenza nel mercato italiano.