Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Tasse di successione in calo, ma aumenta il peso delle eredità. La quota di eredità e donazioni rispetto al reddito nazionale è passata dall’8,4% nel 1995 al 15,1% nel 2016, ma il gettito dell’imposta di successione è drasticamente crollato (riducendosi di due terzi), passando dallo 0,15% al 0,05% del gettito totale. Sono i risultati di una ricerca condotta da Paolo Acciari (dirigente della Direzione studi e ricerche economico fiscali del ministero dell’economia e delle finanze) e Salvatore Morelli (senior scholar presso lo Stone center on socio-economic inequality di New York) pubblicata sul National bureau of economic research. Il peso delle eredità e delle donazioni in Italia aumenta. Il flusso dei lasciti è passato da 38,2 miliardi nel 1995 a 112,26 miliardi nel 2016, con una percentuale compresa tra il 4,6% e l’8,1% del reddito nazionale totale. Inoltre, secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il totale delle donazioni annue dichiarate è aumentato da 10 miliardi nel 2007 a 24 miliardi nel 2016.
Possibilità di installare gli autovelox fissi, previo decreto prefettizio, anche nelle strade urbane di quartiere e nelle strade locali. Previsione di un decreto del Mit per regolamentare l’omologazione dei varchi elettronici di accesso ad aree pedonali, zone a traffico limitato, corsie e strade riservate. Proroga delle scadenze per la revisione periodica dei veicoli. Revisione e aggiornamento del regolamento di esecuzione e attuazione del codice della strada. Possibilità di conferire ai netturbini poteri di accertamento delle violazioni sulla sosta o fermata dei veicoli che ostacolano la loro attività. Introduzione nel codice della strada della classificazione e definizione di zone scolastiche urbane, strade urbane ciclabili e corsie ciclabili. Obbligo per i conducenti di veicoli a motore di dare la precedenza ai velocipedi che transitano sulle strade urbane ciclabili o vi si immettono, anche da luogo non soggetto a pubblico passaggio, e ai velocipedi che circolano sulle corsie ciclabili. Possibilità per i tricicli aventi determinate caratteristiche di circolare in autostrada e sulle superstrade. Sono tra le novità in materia di circolazione stradale previste dal disegno di legge di conversione del decreto legge semplificazioni 76/2020, su cui oggi la Camera voterà la fiducia posta dal governo sul testo approvato dal Senato (voto definitivo previsto domani). Vediamo alcune novità.
- Amatrice, 5 condanne per il crollo di due palazzi
Fu anche colpa dell’uomo. Così il giudice del Tribunale di Rieti, Carlo Sabatini, ha chiuso con 5 condanne il primo processo nato dalle inchieste sul terremoto del 24 agosto 2016 che rase al suolo Amatrice. A causare il crollo delle due palaz-zine di piazza Sagnotti (ex Iacp) fu l’incuria. Perché quelle case popolari, oltreché abusive, erano costruite tanto male — per i periti— da non poter sopportare neppure un sisma di grado inferiore. Pilastri sottili, inadeguate le armature e il calcestruzzo. Una tomba per 18 dei 21 inquilini. Condannati in primo grado per omicidio colposo plurimo, crollo colposo, disastro e lesioni: Ottaviano Boni (9 anni), all’epoca direttore dell’impresa Sogeap; l’amministratore Luigi Serafini (8 anni); l’ex presidente Iacp, Franco Aleandri (7 anni); il geometra Maurizio Scacchi (5 anni) e l’ex assessore Corrado Tilesi (7 anni). Tutti condannati anche al risarcimento dei danni alle parti civili e al pagamento da 20 mila a 400 mila euro di provvisionali per ciascun familiare.
- Cattolica, tre banche per l’aumento offerto ai soci
Cattolica Assicurazioni si affida a Mediobanca, Banca Imi (Intesa Sanpaolo) e Goldman Sachs, secondo fonti a conoscenza del dossier, come co-global coordinator della tranche offerta ai soci di aumento da 500 milioni imposto dall’Ivass. La parte più cospicua, 300 milioni, sarà coperta da Generali che arriverà al 24,5%. Ma perché il piano vada in porto sarà fondamentale convincere i 18 mila soci a continuare a credere nella compagnia veronese guidata da Carlo Ferraresi (foto). Toccherà a loro sottoscrivere la tranche da 200 milioni, che dovrebbe scattare tra fine ottobre e novembre. Generali entrerà a 5,55 per azione; questo valore è molto importante perché — negli scenari prefigurati tra Verona e Trieste — trascinerà al rialzo il titolo, oggi a 4,9 euro. Non è un dettaglio tecnico: dato che il 31 luglio è stata votata la trasformazione da cooperativa a spa i soci dissenzienti o assenti (e sono in tanti, in assemblea si è presentato il 15% del capitale) potranno recedere a 5,47 euro ad azione: la finestra di due settimane si apre tra qualche giorno, dopo l’ok dell’Ivass. Teoricamente ci sarebbe convenienza a recedere ma a Verona sono fiduciosi di riuscire a convincere i soci a restare, grazie alle prospettive di rilancio che Generali può garantire. Scommettendo anche sulle mosse future del gruppo guidato da Philippe Donnet, compresa un’eventuale opa.
- Banca Mediolanum, raccolta a 234 milioni
Ad agosto Banca Mediolanum segna una raccolta netta totale positiva per 234 milioni di euro. Da inizio anno la raccolta ammonta a 5,8 miliardi. I risultati commerciali del mese ammontano nel complesso a 428 milioni e oltre alla raccolta, comprendono erogazioni di mutui e prestiti (184 milioni), raccolta polizze protezione
- Polizze digitali e on demand, pronto il 55% dei millennials
Il 17 settembre partirà la prima edizione dell’Insurtech Summit. Gli italiani sono sempre più utenti di servizi digitali: sono 12,7 milioni, un terzo della popolazione adulta, quelli che nel 2019 hanno utilizzato almeno una volta un servizio fintech e a oggi l’86% dell’utenza bancaria opera prevalentemente online. Ed è facile prevedere che nel post-Covid la propensione ai servizi a distanza tenda a consolidarsi. Ma se per i servizi bancari i comportamenti stanno mutando, il comparto assicurativo fatica a tenere il passo con il cambiamento, soprattutto per quanto riguarda l’offerta, anche se gli utenti dimostrano di apprezzare le soluzioni insurtech e oggi nove su dieci apprezzano le assicurazioni on demand. I dati dimostrano come l’Italia abbia grandi margini di crescita. Il 2019 è stato un anno record per l’insurtech con 6,8 miliardi investiti nel mondo attraverso 250 operazioni, rispetto ai 2,6 miliardi del al 2018. In questo scenario l’Europa arriva a solo 897 milioni investiti, mentre l’Italia, negli ultimi tre anni, ha assorbito meno del 5% del totale investito in Europa.
- Infortunio in itinere anche in permesso
Rientra nella nozione di infortunio in itinere, in quanto tale indennizzabile, l’incidente mortale occorso al lavoratore nel tragitto da casa al luogo di lavoro al termine di un permesso per motivi familiari. La fruizione del permesso di lavoro per motivi personali non è, di per sé, circostanza idonea a interrompere il nesso eziologico con l’attività lavorativa. Ne deriva che l’infortunio ricade nella copertura dell’Inail, non legittimato a invocare l’esistenza di un “rischio elettivo” idoneo ad escludere la prestazione. La Cassazione ha raggiunto queste conclusioni (ordinanza n. 18659, depositata ieri) in applicazione del principio per il quale l’indennizzabilità dell’infortunio in itinere va esclusa solo nel caso in cui, per effetto di impulsi personali, il lavoratore abbia compiuto una scelta arbitraria rispetto al normale tragitto casa-lavoro. Il caso si riferiva all’infortunio mortale di un dipendente che rientrava al lavoro dopo un permesso per motivi familiari. In appello si era concluso che, poiché il rientro in azienda era riconducibile alla fruizione di un permesso personale del lavoratore, si ricadeva nella fattispecie del cosiddetto rischio elettivo. Su questa base, la Corte d’appello di Venezia aveva respinto la domanda della moglie superstite, accogliendo la tesi contraria dell’Inail per cui la fruizione del permesso personale aveva interrotto il collegamento con la prestazione lavorativa, escludendo l’indennizzabilità dell’infortunio.
- La giusta assicurazione per le auto usate