Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


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Visto di conformità per cessione o sconto in fattura del superbonus dai contorni ancora incerti. Resta infatti da capire l’esatto contenuto delle verifiche che i professionisti abilitati al rilascio del visto di conformità dovranno eseguire prima di apporre la loro firma sull’apposito modello di comunicazione telematica per l’opzione suddetta. Poiché il compenso richiesto per tale attività sarà parte dell’importo agevolabile, nei limiti del tetto massimo di spesa previsto per lo specifico intervento, occorrerà anche stabilire l’entità dello stesso e la sua congruità in rapporto all’attività svolta. Sulla responsabilità dei professionisti chiamati a rilasciare il visto di conformità in oggetto è importante evidenziare la recentissima presa di posizione della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro che, oltre a ribadire la natura prettamente documentale delle verifiche da effettuare, ha precisato che da tale certificazione potrà scaturire, salvo casi particolarmente gravi di concorso del professionista nel reato, soltanto una responsabilità di natura esclusivamente amministrativa.
Reazione in tre mosse per l’export di dati fuori dall’Europa: esaminare se effettivamente c’è bisogno dei servizi di un fornitore extra Ue verificare con un’analisi «caso per caso» se la privacy è adeguatamente tutelata nel paese terzo; in caso negativo, rinegoziare eventuali clausole contrattuali, passare a un’altra base giuridica o cessare il trasferimento dei dati. Queste in sintesi le risposte del Comitato europeo per la protezione dei dati ai quesiti più frequenti sugli effetti della sentenza della Cgue sul Privacy Shield.
È rimasto stabile anche nello scorso mese di giugno il comportamento degli italiani rispetto al pagamento delle rate di prestiti e mutui. Nonostante la complessa congiuntura economica dettata dalla fase emergenziale legata al Covid-19, il rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights pubblicato da Experian nei giorni scorsi attesta, a seguito dell’analisi dettagliata condotta sullo status dei pagamenti di mutui e prestiti, come il periodo di crisi non abbia condizionato in maniera evidente il pagamento delle rate da parte degli italiani. Nel report, che analizza regolarmente l’andamento delle richieste di strumenti finanziari sulla base dei dati disponibili nel sistema di informazioni creditizie di Experian, costituito da oltre 80 milioni di posizioni, si sottolinea, comunque, l’importanza dell’effetto «moratoria», estesa fino al 31 gennaio 2021, nell’evitare lo scivolamento delle rate sui mutui e sulle linee di credito per micro, piccole e medie imprese, professionisti e ditte individuali che si trovano in una situazione di temporanea carenza di liquidità a seguito dell’emergenza Coronavirus. «La situazione di sostanziale stabilità nella qualità del credito, evidenziata a maggio, sembra essere confermata anche nei dati di giugno», osserva Carlo Gabardo, Head of Analytics di Experian, «evidentemente la moratoria nei pagamenti, legale o concessa dagli enti creditizi, finora si sta rivelando efficace nel mitigare gli impatti della potenziale crisi di liquidità delle famiglie generata dal blocco delle attività economiche del lockdown. Dal punto di vista degli operatori del credito, sarà fondamentale tenere monitorato questo andamento e valutare, una volta finita la moratoria, se ci saranno impatti sulle capacità di rimborso delle famiglie».

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  • Gualtieri, crescita oltre le previsioni “Vicini al -8%”
A maggio, e poi anche a giugno, la produzione industriale italiana è cresciuta al di sopra delle attese del governo. Le entrate fiscali sono aumentate del 9 per cento (ad agosto del 2020 rispetto allo stesso mese del 2019) e le famiglie sono tornate finalmente a consumare. Queste tendenze autorizzano il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a dire che la riduzione del Pil nell’anno non sarà lontana dalle stime governative di aprile. Potrebbe quindi attestarsi non lontano da quel meno 8% indicato nel Def. La certezza del ministro è che comunque il calo del Pil – inevitabile nell’anno terribile del Covid-19 non raggiungerà le due cifre come invece ipotizzato da molti soggetti. A luglio, la Commissione Europea ha pronosticato un meno 11,2% per l’Italia mentre l’Istat addirittura un meno 14,7 (dopo il catastrofico secondo trimestre, segnato da un meno 12,8). Dice ancora Gualtieri: «Sulla base di un set ampio e coerente di indicatori ci aspettiamo un rimbalzo del Pil nel terzo trimestre maggiore rispetto a quanto abbiamo indicato nel Def di aprile». Nel Documento di Economia e Finanza, il governo ha scritto che il Pil sarebbe cresciuto del 9,5% nel terzo rispetto al secondo trimestre. Si spera, adesso, di fare ancora meglio. Peserà anche l’ottimismo dei responsabili per gli acquisti delle imprese. Il loro stato d’animo è cristallizzato in un indice (Purchasing Managers Index) salito ad agosto a 53,1 punti (ed è dunque più alto che in ogni altro Paese Ue). In questo clima, anche il mercato del lavoro dà segnali di tenuta. A SkyTg24, il ministro Nunzia Catalfo spiega che il settore del turismo ha recuperato 230 mila dei 600 mila posti persi per il lockdown. «I dati di Unioncamere – aggiunge – ci dicono che sono previste 310 mila assunzioni in Italia tra settembre e ottobre ».

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  • Sace, una storia italiana. Mille giravolte e pochi risultati
Otto anni fa il passaggio dal Mef alla Cassa ma ora le condizioni sono cambiate. Il portafoglio della finanziaria guidata da Latini è troppo sbilanciato verso le partecipazioni dell’Istituto di Fabrizio Palermo. E il Governo ha deciso un riequilibrio. Negli ultimi tempi il rischio si è concentrato su poche imprese e settori: cantieristico (41,4% del totale), oil & gas (20,21%), chimico e petrolchimico (9,2). Ossia Fincantieri, Eni, Saipem e Leonardo, tutte partecipate dalla Cdp
  • I nuovi Pir partono al rallentatore in attesa dei vincoli definitivi
Il raddoppio delle somme agevolate a 300 mila euro, deciso con il Decreto Agosto, non è ancora legge e i Gestori ritardano il lancio dei prodotti, mettendo a rischio il target del Governo. L’Esecutivo si aspettava una raccolta di 4,5 mld già quest’anno, mentre le stime di Equita Sim si fermano a 2-3 mld e ulteriori rinvii potrebbero pesare ancora di più.

  • La Giustizia vittima di un cyber-attacco di ampio spettro
    Parigi ha aperto venerdì un’indagine preliminare dopo un cyber-attacco che ha ha tentato di raggiungere giustizia, secondo l’AFP, che cita dalla fonti forensi. Secondo il “JDD”, questo attacco informatico ha preso di mira il procuratore distrettuale di Parigi, Remy Heitz, ma anche magistrati o gli avvocati parigini incaricati di file sensibili, per esempio l’avvocato Me Jean-Marc Delas. Questo attacco sarebbe su scala più ampia ampio, non limitato alla corte di Parigi.
  • Gli assicuratori sanitari hanno difficoltà a digerire di essere tassati di nuovo
Gli assicuratori sanitari se lo aspettavano, ma trovano comunque difficile digerire l’eccezionale tassazione della loro attività per 1,5 miliardi come
annunciato dal governo a causa della crisi. Venerdì, la Federazione Francese delle Assicurazioni (FFA) ha denunciato che il progetto è fatto sulla base di “una valutazione incompleta degli effetti della crisi” e dell’aumento della tassazione dei contratti “che
dovrebbe comunque essere considerato come un bene di prima necessità”.