di Simonetta Scarane
Anche a Parigi la bibicletta sta conoscendo un grande successo a guardare la frequentazione delle piste ciclabili aumentata del 67% dalla fine del confinamento, a maggio. Tanto che il comune ha in programma di sviluppare la rete con altri 50 chilometri. Ma c’è un grande problema che affligge i ciclisti: dove parcheggiare in sicurezza una volta arrivati a destinazione. In pratica, avere la certezza di ritrovare la propria bici. Sono 500 mila le biciclette in circolazione nella capitale francese e soltanto 40 mila parcheggi protetti per le due ruote a pedali. Sono parcheggi videosorvegliati, accessibili con il badge, con lucchetti connessi che permettono di parcheggiare grazie a un’applicazione sullo smartphone che avverte in caso di tentativo di furto. Per i danni c’è una copertura assicurativa fino a 200 euro. Nei parcheggi anche colonnine di ricarica per le bici elettriche. Un abbonamento annuale varia, a seconda dell’impianto, da 10 euro al mese fino a 75 euro. Alcune imprese hanno destinato dei locali per le biciclette dei propri dipendenti. Ma servono più parcheggi protetti e c’è chi chiede aiuti al governo con l’obiettivo di incentivare le bici ottenendo un minor consumo di energia fossile e migliorare la qualità dell’aria.

I furti di biciclette sono aumentati in maniera esponenziale: 540 rubate ogni mese nella capitale francese (+62% sul 2019); 4.350 da gennaio ad agosto (331 in più rispetto a tutto l’anno scorso) secondo Le Figaro; 400 mila l’anno in Francia, secondo i dati dello studio realizzato da Ifresi in collaborazione con il Cnrs. Come mai? È perché non se ne trovano? I negozi hanno esaurito le scorte. Le vendite sono quadruplicate da maggio e bici usate si trovano sul mercato e su Internet, ma, spesso, se ne ignora la provenienza. Se ne vendono da 10 mila a 20 mila al giorno e a prezzi così bassi, a volte, da far sospettare che siano rubate.

Per mettere un freno alla ricettazione in Francia le biciclette nuove dovranno essere contrassegnate obbligatoriamente dal 1° gennaio.

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