Zurich, la compagnia di assicurazione della clinica spagnola Asepeyo, dovrà pagare 522.000 euro alla moglie e ai due figli minori di un lavoratore deceduto per insufficienza cardiaca dopo essere stato qualificato come idoneo cinque giorni prima nel suo controllo annuale senza essere informato di alcuna anomalia evidenziata dall’elettrocardiogramma.
Il giudice di primo grado di Madrid ritiene che il medico incaricato di effettuare la relazione sullo stato di salute del lavoratore nel 2013 l’abbia compilata in modo errato e, nonostante l’elettrocardiogramma presentasse alterazioni che, secondo gli esperti, potrebbero risalire a un vecchio attacco di cuore, il medico ha solo raccomandato che il lavoratore si rivolgesse al suo medico di base.
La sentenza conclude che si tratta “di un’azione medica priva delle conoscenze necessarie per rendere possibile una diagnosi corretta attraverso la pratica dei test richiesti dal protocollo di azione”. D’altra parte, il giudice spiega che, secondo il referto autoptico, il lavoratore ha subito una morte improvvisa di origine cardiaca e quindi ritiene che “il rapporto di causalità tra la sua morte e la negligenza medica sia ampiamente provato”.