Così, SCOR investirà 250 milioni di euro per la durata del piano, da luglio 2016 a fine dicembre 2021, al fine di accelerare la trasformazione digitale. Artificial intelligence, robot, blockchain, big data, multi-cloud, immagini satellitari: il quinto riassicuratore al mondo, secondo l’ultima classifica pubblicata da S&P Global Ratings, intende sfruttare tutte le nuove tecnologie in tutti i settori della sua attività: “dalla sottoscrizione alla gestione patrimoniale, dall’analisi dei rischi alla liquidazione dei sinistri”, spiega. L’obiettivo non è solo quello di ampliare la gamma di prodotti e servizi offerti ai propri clienti, ma anche di essere “più agili” grazie a queste innovazioni.
SCOR, che ha completato con successo il suo ultimo piano strategico “Vision in Action” il 30 giugno 2019, non intende cambiare la sua ricetta. Dopo i “venti contrari” degli ultimi tre anni, caratterizzati da bassi tassi finanziari e prezzi più bassi nella riassicurazione Danni/Infortuni, il gruppo intende beneficiare di un contesto più favorevole per l’attività riassicurativa. Gli ultimi rinnovi di luglio hanno confermato il movimento di correzione tariffaria in corso in alcune regioni.
Nel corso del nuovo piano triennale, SCOR mira ad aumentare i premi del 4-7% circa all’anno. In particolare, il riassicuratore mira a conseguire una crescita annua dei premi lordi emessi nel ramo danni (riassicurazione Danni/Infortuni) compresa tra il 4% e l’8% nel periodo di piano, con una crescita della nuova produzione dal 6% al 9% annuo nel periodo di riferimento. Per la riassicurazione vita (SCOR Global Life), si prevede una crescita annua della nuova produzione compresa tra il 6% e il 9%, con un margine tecnico sostenibile tra il 7,2% e il 7,4% e un aumento dei premi lordi emessi di circa il 3-6% annuo. Questo sviluppo è trainato dal mercato americano, sul quale SCOR intende rimanere leader, ma anche dai mercati asiatici sui quali intende “proseguire i suoi sforzi commerciali”.
Scor mira inoltre a raggiungere un elevato rendimento del capitale proprio (ROE), “oltre 800 punti base al di sopra del tasso privo di rischio nell’arco di 5 anni” e un coefficiente di solvibilità compreso tra il 185% e il 220%.