Il premio medio per la garanzia RC auto effettivamente pagato per i contratti stipulati o rinnovati nel secondo trimestre del 2019 è pari a 405 euro. Il 50 per cento degli assicurati paga meno di 362 euro, il 90 per cento degli assicurati meno di 628 euro e solo il 10 per cento degli assicurati meno di 226 euro.
E’ quanto rileva l’IVASS nell’indagine trimestrale IPER.
Il trend decrescente dei prezzi, dopo l’attenuazione registrata nel 2017, negli ultimi 12 mesi si è nuovamente rafforzato: nel secondo semestre 2019 si osserva una riduzione su base annua pari all’1,5 per cento.
La dispersione dei prezzi rispetto al valore medio, espressa dalla deviazione standard, è pari a 190 euro, ovvero al 47,0 per cento del prezzo medio (coefficiente di variazione)3. I dati di IPER documentano che la variabilità dei prezzi è progressivamente aumentata a partire dal 2014.
Nell’ultimo anno la dispersione dei prezzi si è intensificata registrando un incremento di 1,4 punti percentuali (6 euro su un premio medio di 405). L’aumento di dispersione è distribuito, da un trimestre all’altro, in modo simmetrico rispetto alla mediana (gli scarti della mediana dal 90° e dal 10° sono entrambi aumentati del 2,3 per cento).
L’aumento della dispersione è ampiamente diffuso nel mercato e indifferente rispetto alla dimensione delle imprese ed al canale distributivo: 26 imprese su 36 mostrano un incremento della dispersione dei prezzi.
Dal 2013 la diffusione dello sconto risulta in progressivo aumento. Ad oggi solo all’11 per cento dei contratti non è concesso uno sconto sul premio di tariffa.
La percentuale di contratti scontati varia tra le imprese e va dal 52 per cento al 100 per cento.
A fronte di un sconto medio nazionale pari al 34 per cento, si rilevano sconti compresi tra il 6 e il 52 per cento. Le imprese tradizionali tendenzialmente riconoscono sconti più elevati a percentuali più ampie di assicurati. Lo sconto applicato dalle prime tre imprese in termini di quota di mercato è in linea con i valori medi nazionali.
L’uso della scontistica e la quantità di sconto applicato (percentuale sulla tariffa) sono ampiamente correlate (rho=0,74): le imprese che fanno un uso più ampio della flessibilità tariffaria offrono in media ai propri assicurati sconti percentualmente più elevati.
L’analisi compiuta evidenzia che gli sconti applicati rappresentano una parte non trascurabile del premio di tariffa.
Il livello dei prezzi rimane molto eterogeneo nel territorio.
Il differenziale del prezzo medio tra la provincia più costosa e quella meno costosa (Napoli e Oristano) è pari a 316 euro: 5 province esibiscono un prezzo medio superiore a 500 euro (Massa Carrara, Pistoia, Caserta, Prato e Napoli). Napoli è l’unica provincia con un prezzo medio superiore a 600 (614 euro).
Il prezzo imponibile medio di Napoli è circa 2 volte (195 per cento) quello di Aosta (5 anni fa l’analogo rapporto era 236 per cento). L’analisi del differenziale di costo della copertura tra le 2 province – storicamente la più e meno costosa – è realizzata utilizzando il premio imponibile annullando in tal modo l’effetto dalle diverse aliquote di imposta vigenti (Napoli 16 per cento e Aosta 9 per cento).
La diminuzione dei prezzi, ampiamente diffusa nel territorio, risulta tendenzialmente più intensa al Sud e nelle isole: Enna, Caltanissetta, Catanzaro, Vibo Valentia rilevano riduzioni di prezzo superiori al 4,5 per cento (fino al 5,7 per cento). Tra le grandi città la diminuzione più importante si riscontra a Roma (-4 per cento). Soltanto in 13 province i prezzi aumentano in modo contenuto, fino a un massimo di 1,6 per cento.
Il 21,5 per cento delle polizze stipulate nel secondo trimestre del 2019 prevede una clausola con effetti di riduzione del premio. Negli ultimi 12 mesi il trend di penetrazione della scatola nera ha nuovamente accelerato: rispetto all’anno precedente i dispositivi che registrano stili di guida e dati di percorrenza sono aumentati di 1,4 punti percentuali (contro il mezzo punto percentuale dello scorso anno).
Il tasso di penetrazione della black box è eterogeneo: la popolarità maggiore si riscontra al Sud con valori superiori al 40 per cento (Reggio Calabria, Crotone e Napoli) ed è massima a Caserta (63 per cento). La diffusione delle polizze telematiche nel Nord-est è ancora su valori minimi, tuttavia in aumento (Bolzano, Belluno, Gorizia, Udine e Rovigo hanno meno del 7,5 per cento di contratti telematici).
L’incremento delle polizze telematiche è tendenzialmente maggiore nelle province caratterizzate da livelli di penetrazione ancora su valori medi e bassi: ad esempio Prato, Latina, Campobasso, Vibo Valentia e Oristano esibiscono incrementi superiori al 3 per cento.