Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Huawei ha accusato il governo americano di aver condotto cyberattacchi contro il proprio intranet e sistema di informazioni interno e di aver arrestato e detenuto illegalmente dipendenti e business partner. Nonostante non abbia ancora fornito prove, la società ha incolpato il governo di Washington di «istruire le forze dell’ordine a minacciare, costringere, attirare e incitare sia i dipendenti attuali che ex Huawei a ribellarsi alla società e lavorare per loro».
Per ora sono solo voci di mercato ma c’è chi è pronto a scommettere che l’uscita dell’amministratore delegato di Unisalute Fiammetta Fabris, annunciata lo scorso lunedì, potrebbe rimescolare le carte nel settore del welfare ai vertici di Unipol e Generali, le due principali compagnie di assicurazione italiane, incrociandosi con un probabile riassetto in Generali Italia. Da parte sua Unipol, come comunicato, ha scelto di sostituire Fabris con un’altra donna che vanta una lunga esperienza nel settore e che ha visto crescere il suo peso nella compagnia anno dopo anno: Giovanna Gigliotti, responsabile della direzione tecnica danni di UnipolSai, che ha rivestito ruoli di crescente rilievo strategico in molteplici aree del settore assicurativo.
Tra 2017 e 2018 il mercato italiano della tutela legale è cresciuto del 6,9% con una raccolta premi di 446 milioni, superiore di quasi quattro volte rispetto al 2000 (126 milioni di euro). È lo scenario di un settore in costante crescita tracciato da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale e primo operatore in Italia, in occasione delle celebrazioni per i suoi 60 anni di attività nel Paese.

Cesare Damiano osserva un po’ a distanza il dibattito sulle pensioni che sta accompagnando la nascita del governo Conte, ma ha un’idea precisa su cosa servirebbe per mettere d’accordo tutte le parti in causa.
Abolire Quota 100? «Intanto non è una quota, ma una finestra perché il requisito dei 38 anni di contributi è fisso», puntualizza l’ex ministro del Lavoro, esponente del Pd ed esperto di previdenza.
Le famiglie italiane si affidano sempre di più al private banking per gestire i loro patrimoni: è quanto emerge dall’indagine annuale condotta da Magstat consulting, che ha analizzato i numeri dei 261 operatori finanziari presenti in Italia. A fine 2018 il totale delle attività finanziarie gestite ammontava a 944 miliardi di euro. Secondo le stime il mercato italiano del private banking e del family office vale 1.120 miliardi di euro, con una quota di mercato servita dell’84,3% e in continua crescita.

 


corsera

  • Effetto clima, in Italia rischio di svalutazione dei terreni
I cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento rischiano di provocare in Italia la maggiore perdita aggregata di valore dei terreni agricoli tra i Paesi Ue: tra 58 a 120 miliardi di euro in meno entro il 2100, una diminuzione quantificabile tra il 34 e il 60%. Questo uno degli indicatori dell’impatto dell’innalzamento delle temperature sull’agricoltura europea secondo un rapporto dell’Agenzia Ue per l’ambiente (Eea). Entro il 2050, il calo dei redditi agricoli arriverà al 16%. La coltivazione dei terreni in Italia richiederà una maggiore quantità di acqua. L’incremento è quantificato dall’Eea tra il 4 e il 18%. I cambiamenti climatici penalizzano l’Europa meridionale, dove il clima diventerà troppo caldo per molte colture. Qui la svalutazione dei terreni coltivabili è prevista fino all’80% entro il 2100. Al contrario, i valori dei terreni sono previsti in aumento nell’Europa occidentale e settentrionale. Il futuro dell’agricoltura è messo in discussione dai cambiamenti climatici soprattutto nell’Europa centrale (Austria, Francia, Romania) e meridionale (Italia, Grecia, Spagna e Portogallo). In realtà l’agricoltura in Italia sta già facendo i conti con il cambiamento climatico. In Italia nel 2020 l’erosione dei suoli potrebbe provocare una contrazione della produzione di oltre lo 0,5% e perdite per 38 milioni rispetto al 2010.

  • Affondo di Huawei: «Dagli Stati Uniti attacchi e minacce»
Nella sfida economica e commerciale senza esclusione di colpi tra Stati Uniti e Cina, il leader hi-tech e delle telecomunicazioni cinese Huawei apre un nuovo fronte: denuncia una campagna clandestina da parte degli Stati Uniti per stringere d’assedio il suo business. L’azienda ha riportato quelle che ha definito come offensive realizzate «con ogni mezzo a disposizione» da parte di Washington, da cyberattacchi a minacce contro i dipendenti. La presa di posizione di Huawei è scattata dopo che le autorità americane avevano lasciato filtrare nei giorni scorsi di aver intensificato indagini su possibili di furti di proprietà intellettuale da parte del gruppo cinese, le cui tecnologie cellulari per network di nuova generazione 5G sono anche sospettate dalla Casa Bianca di facilitare lo spionaggio ai danni degli Usa e di altri paesi occidentali. Una delle ultime piste riguarda un furto di tecnologia fotografica per smartphone ai danni del produttore portoghese Rui Oliveira, un’accusa respinta da Huawei che ha sporto a sua volta denuncia nei mesi scorsi contro Oliveira. Il Dipartimento della Giustizia e la procura federale newyorchese portano avanti le inchieste su Huawei.
  • Giovanna Gigliotti nuovo ad Unisalute
Giovanna Gigliotti è il nuovo amministratore delegato di Unisalute (Unipol). Lo annuncia la Compagnia che indica che la manager sostituisce Fiammetta Fabris, al termine di una collaborazione ultratrentennale con il Gruppo Unipol».
  • Dorian lascia alle spalle distruzione e danni ingenti
Ha travolto le Bahamas, «una tragedia di proporzioni storiche» nelle parole del primo ministro Hubert Minnis, appesantite da un bilancio provvisorio di cinque vittime, tredicimila abitazioni distrutte e soccorsi impossibili. Ma Dorian è diventato anche di più, uno dei più violenti uragani mai comparsi sull’Atlantico – a pari merito con un ciclone del 1935 e alle spalle di un “mostro” del 1780 – e diretti verso le coste americane. In serata ha lambito la Florida e il suo “cono d’incertezza”, la probabile traiettoria, l’ha visto avanzare lentamente a nord sfiorando Georgia e Sud e Nord Carolina. Le dimensioni e l’imprevedibilità di Dorian hanno portato alla ribalta, accanto a incommensurabili drammi umani, i danni di una escalation nei disastri naturali avvenuta negli ultimi anni, negli Stati Uniti e su scala internazionale, con crescenti indicazioni che siano aggravati dall’effetto serra. E anche se Dorian risparmiasse nuovi colpi, le stime sulle devastazioni che lascerà sulla sua scia sono ingenti: Ubs ha calcolato le perdite per le assicurazioni in forse 25 miliardi di dollari, che potrebbero salire a 40. Una cifra che ne farebbe il disastro naturale più costoso dal 2017 e potrebbe svuotare le riserve da 30 miliardi oggi accumulate dai colossi del settore.

 

  • Riassicurazione, querelle dell’Iva sul costo della gestione sinistri
Di recente l’attenzione dell’agenzia delle Entrate si è rivolta al particolare ambito della riassicurazione, seguendo un filone già sperimentato per la coassicurazione, per la quale si assiste da anni a un notevole contenzioso. La problematica concerne l’assoggettamento a Iva della gestione dei sinistri. Con la riassicurazione, infatti, l’assicuratore cede parte del proprio rischio a un riassicuratore, ottenendo così un migliore equilibrio economico per ampliare la sottoscrizione di nuovi rischi che, in assenza, non potrebbe assumere. Un ambito su cui si innesta spesso lo schema riassicurativo è quello dell’assistenza (articolo 175 del Dlgs 209/05), in cui viene fornito all’assicurato un aiuto, in denaro o in natura (in questo caso utilizzando anche personale e attrezzature di terzi), a fronte di una situazione di difficoltà legata ad un evento fortuito. Classico caso è quello del traino in ambito automobilistico oppure del rimpatrio sanitario in un’assicurazione viaggi. Contrattualmente ciò viene regolamentato da un trattato di riassicurazione e da un connesso mandato a gestire i sinistri.
  • Dall’asilo nido allo smart working, bando per il welfare
Un contributo da 500mila a 1,5 milioni di euro a supporto di progetti di welfare aziendale volti a migliorare la vita familiare dei dipendenti. Questa la finalità del bando #Conciliamo, pubblicato dal dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del consiglio dei ministri. L’iniziativa vuole favorire l’implementazione o la prosecuzione di azioni nell’ambiente di lavoro e nella relativa organizzazione che favoriscano la crescita della natalità, il riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne, l’incremento dell’occupazione femminile, il contrasto dell’abbandono degli anziani, il supporto della famiglia con disabili, la tutela della salute. Nella documentazione allegata all’avviso del bando si trovano alcuni esempi di iniziative in linea con le finalità dell’iniziativa. Si tratta, per esempio, della banca del tempo, dello smart working, il versamento dei contributi a orario pieno anche in caso di lavoro part time, formazione specifica per i dipendenti che rientrano dopo un’assenza prolungata. E ancora, la realizzazione di asili aziendali o l’erogazione di contributi a fronte della frequenza di strutture esterne e forme aggiuntive di tutela sanitaria.

Handelsblatt

 

  • Giovanni Giuliani (Zurich): “Il comparto dorme da molto tempo”.
Il responsabile della strategia e dell’innovazione di Zurich Insurance Group parla dei cambiamenti nel mondo assicurativo e della concorrenza con le start up.