Il governo indiano ha deciso di rinforzare le casse dei tre assicuratori del settore pubblico con una iniezione di circa 1,67 miliardi di dollari. Una manovra che servirà alle compagnie controllate dallo Stato (United India Insurance Co. Ltd., The Oriental Insurance Co. Ltd., National Insurance Co. Ltd.) di rafforzare la propria solidità e di soddisfare i requisiti normativi richiesti.
Il Dipartimento dei Servizi finanziari dell’India ha optato per questa soluzione dopo aver constatato l’impossibilità a procedere con il piano di fusione delle tre compagnie, a causa di diversi motivi, tra i quali la struttura finanziaria estremamente debole.
Il governo indiano aveva pianificato una strategia di disinvestimento che prevedeva la fusione delle compagnie statali prima della quotazione in Borsa. Ma per essere quotate le società sono tenute ad avere, secondo le disposizioni dell’Autorità di regolamentazione e sviluppo assicurativo dell’India (IRDAI), un rapporto di solvibilità di 1,5, che è una delle principali metriche finanziarie utilizzate per misurare la capacità di una società di far fronte ai propri debiti. Sfortunatamente, due assicuratori su tre non soddisfano il requisito.