Curarsi costa. E c’è chi rinuncia. La spesa sanitaria per le famiglie italiane è di 33,7 miliardi. L’importo medio è di 1.336 euro per famiglia. Oltre il 60% dei nuclei spende in prevenzione, oltre il 65% lo fa per visite specialistiche ed esami diagnostici. In valori monetari le prime tre componenti sono costituite da prevenzione (8 miliardi, pari al 23,7% del totale della spesa sanitaria); cure odontoiatriche (6,4 miliardi, pari al 19,3%) e visite specialistiche (4,6 miliardi, pari al 13,6%).
Servizio pubblico o privato? La maggior parte delle famiglie (con oscillazioni tra il 75% e l’89%) sceglie il servizio pubblico per prestazioni quali il medico generico, i ricoveri, la prevenzione, gli esami, l’acquisto di farmaci per le malattie croniche. In questi casi, il ricorso all’offerta privata è determinato dalle carenze o dai ritardi del servizio pubblico più che da un’effettiva preferenza. Tuttavia la quota dei servizi privati è considerevole e varia dal 15,2% per il medico generico al 35,6% per i farmaci. Lo studio dell’Osservatorio sul bilancio di welfare delle famiglie italiane di MBS Consulting, del quale sono tratti i dati, ha sottolineato poi che sei famiglie su dieci rinunciano alle cure mediche. Per visite specialistiche ed esami diagnostici, ma anche per l’acquisto di farmaci per malattie croniche, il Mezzogiorno ha percentuali di ricorso al sistema privato costantemente più elevate rispetto al Centro e al Settentrione.
Una scelta quasi obbligata, dettata dalla indisponibilità o inadeguatezza delle prestazioni pubbliche o dai tempi eccessivi di attesa. Per quanto riguarda la non autosufficienza, l’assistenza resta un lusso per pochi, con soluzioni solo per una famiglia su cinque. Le famiglie che hanno sostenuto spese di assistenza nell’ultimo anno sono 2,8 milioni, l’11,2% del totale, e l’importo medio della spesa è di 4.989 euro. Per una colf l’importo medio di spesa è di 3.161 euro per famiglia; per l’assistenza agli anziani e ai familiari non autosufficienti è di 8.627 euro. Per questo nel 79% dei casi la cura è affidata ai familiari stessi, senza alcun aiuto esterno.
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