Partner Re non ha mai avviato trattative con Scor in vista di una eventuale: lo ha confermato il CEO Emmanuel Clarke in occasione dei Rendez-Vous de Septembre a Monte-Carlo.
Dopo che il gruppo mutualista Covéa aveva annunciato la sua intenzione di voler avviare trattative “amichevoli” con Scor, in vista di una acquisizione, continuano i rumor sul riassicuratore francese.
Nel proporre 43 euro per azione Covéa ha in effetti fatto apparire Scor come possibile “preda”.
Scor e Partner Re si sono così trovate a dover smentire informazioni diffuse da BFM Business che affermavano esserci trattative in corso tra i due riassicuratori.
Proprio in occasione dell’evento che raggruppa i riassicuratori mondiali Partner Re ha voluto fare chiarezza, ribadendo di non aver interesse a una fusione-acquisizione: «Non ne abbiamo bisogno e non siamo interessati ad una acquisizione di grandi dimensioni», ha detto Emmanuel Clarke.
Che il settore sia in movimento, sotto pressione dei bassi tassi di interesse e del ciclo di tariffe stabili, lo conferma il recente trend che ha visto operazioni di M&A di notevole dimensione come Axa-XL, AIG-Validus, l’acquisto annunciato di Nephila Capital (ILS) da parte del gruppo Markel o di Aspen da parte di Apollo…
“Se una compagnia è oggetto di fusione o non è abbastanza redditizia, o manca di risorse, o cerca di guadagnare dimensioni o anche solvibilità: non è il nostro caso”, ricorda Denis Kessler, ceo di Scor dal 2002 e che ha saputo portare la compagnia francese al quarto posto mondiale. Kessler è a fine mandato e il suo ritiro è stato annunciato per il 2021 al massimo e non c’è ancora un successore. Le ipotesi sul futuro della compagnia continuano ad essere oggetto di rumor, da chi pensa che una nuova offerta di Covéa potrebbe diventare in futuro più interessante, a chi pensa ad un “cavaliere bianco” o all’entrata in campo di industriali (come gli Agnelli per Partner Re) o di fondi di investimento …