La tecnologia a volte aiuta. E in questo caso ha aiutato a smascherare, grazie al software per il riconoscimento facciale “Sari” (Sistema automatico di riconoscimento immagini), i ladri che avevano svaligiato un appartamento a Brescia e che erano stati inquadrati da una telecamera di sorveglianza dello stabile.
“Sari” è stato in grado di confrontare le riprese con il database delle persone schedate e due cittadini georgiani sono stati quindi individuati e arrestati.
Partendo dalle riprese all’interno dello stabile, “i fotogrammi sono stati poi analizzati con l’applicativo in uso alla Polizia Scientifica che permette di confrontare le immagini dei rei con i volti dei milioni di soggetti schedati – spiega una nota della questura di Brescia – restituendo una ristretta platea di sospettati. A completare il quadro indiziario a carico dei due stranieri, domiciliati in provincia di Verona, è stato il ritrovamento degli indumenti indossati durante il furto e l’analisi dei tabulati telefonici”.
“Sari – conclude la questura – consente di effettuare ricerche nella banca dati Afis, attraverso l’inserimento di un’immagine fotografica di un soggetto ignoto che, elaborata da due algoritmi di riconoscimento facciale, fornisce un elenco di immagini ordinato secondo un grado di similarità. Nell’ipotesi di match, al fine di integrare l’utilità investigativa del risultato con un accertamento tecnico a valenza dibattimentale, è comunque necessaria una comparazione fisionomica effettuata da personale specializzato di Polizia Scientifica“.