La Mifid delle polizze/ Stanno per partire le norme Idd sulla distribuzione dei contratti, che mettono al centro la tutela dei clienti. Il primo ottobre saranno operative le nuove norme che promettono di cambiare radicalmente l’industria delle polizze, modificando i modelli di business delle imprese. La sensazione è di essere alla vigilia di grandi cambiamenti come quelli che si sono avuti in altri mercati che hanno già adottato norme simile a quelle contenute nella Idd. Nel Regno Unito, per esempio, dove nel 2102 è stata introdotta la Rdt (la retail distribution review) da un anno all’altro c’e stata una riduzione del 20% del numero di intermediari e broker, con un’evidente pressione sulle commissioni di remunerazione, costantemente calate dal 2012 al 2016.
Il tema della cosiddetta cybersecurity è centrale per tutte le imprese e i rischi operativi legati agli attacchi ai sistemi Itc sono rilevanti. Se consideriamo solo gli attacchi informatici più importanti tra quelli conosciuti, nel 2017, nel mondo, se ne sono contati 1.120 che hanno causato 500 miliardi di dollari di danni. Per difendere i sistemi Itc oltre a concentrarsi sulla tecnica non bisogna dimenticare le persone: informare e formare con dedizione i collaboratori è necessario per evitare rischi in un mondo che richiede sempre maggiori conoscenze tecnologiche.
È finito l’Eldorado della raccolta. Anche luglio, rileva l’ultimo mensile di Assogestioni, si è chiuso in rosso (-483 milioni di euro), dopo i -579 milioni usciti a giugno e i -6,91 miliardi di maggio. Il totale da inizio anno è ancora positivo per 9,3 miliardi, ma è ben al di sotto i 67 miliardi dello stesso periodo del 2017. Nei fondi sono confluiti da gennaio 9,5 miliardi, mentre le gestioni mostrano un dato negativo (-219 milioni). Ora, con volatilità in aumento e attese di rendimenti inferiori, le sgr devono rinnovare l’offerta, puntando sui prodotti tematici o etici. Per i risparmiatori c’è il rischio di investire in strumenti poco adatti.
In un contesto di mercato in profonda evoluzione il gruppo Credem ha riorganizzato l’area del wealth management. Milano Finanza intervista Paolo Magnani, coordinatore dell’area.

 


Anbang, assicuratore cinese che si trova in difficoltà, ha venduto una divisione focalizzata sui titoli a due società che si appoggiano al governo di Pechino.   Gli acquirenti sono Shenzhen Qianhai Financial e Xiamen International Trade: pagheranno 3,56 miliardi di yuan (446 mln euro) per una quota di maggioranza di Century Securities.
Stop al tipping e cioè alla comunicazione di informazioni privilegiate al di fuori del normale esercizio della propria ordinaria occupazione, professione o funzione. A prevederlo è il decreto legislativo n. 107/2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 214 di ieri, di coordinamento della legislazione italiana in materia di market abuse al regolamento (Ue) n. 596/2014.

  • UniCredit resta in Mediobanca e frena sul dossier SocGen
Il ceo di UniCredit Jean Pierre Mustier è orientato a rimanere ancora per un anno nel patto di sindacato di Mediobanca, rinunciando ad avvalersi della facoltà di disdetta anticipata entro il prossimo 30 settembre. La volontà di restare agganciato alla partita del Leone di Trieste rappresenta il secondo motivo della probabile scelta di Mustier di rimanere per un anno in Mediobanca. È noto che il banchiere francese, anche per gli ottimi rapporti con il conterraneo ceo di Generali Philippe Donnet, considera la compagnia assicurativa un alleato finanziario in Italia e in Europa.

 

  • Market abuse, si tiene conto delle sanzioni doppie
Entrerà in vigore il 29 settembre il decreto legislativo 107/2018 che adegua la disciplina italiana al regolamento Ue 596 del 2014 in materia di abusi di mercato.
Nel provvedimento, pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» di ieri, c’è la norma sul ne bis in idem ma sparisce il riferimento al ragguaglio tra sanzioni pecuniarie e pene detentive. E c’è la possibilità per la Consob di applicare cumulativamente sanzioni pecuniarie, misure alternative e confisca.
Tra le misure più sensibili, la norma che modifica il Tuf (all’articolo 187 terdecies, commi 1 e 2) sulla questione del doppio binario penale/amministrativo per la repressione delle medesime condotte di market abuse.

  • Rivoluzione d’ottobre per il mondo delle polizze
Mancano 15 giorni all’entrata in vigore della Idd, denominata anche Mifid delle polizze. Si tratta della nuova direttiva europea sulle assicurazioni che avrà impatti considerevoli non solo sulla vendita delle polizze ma anche sulla strutturazione dei prodotti. La direttiva introduce tutele per il cliente finale sin dal momento del design di una soluzione assicurativa. Le imprese e gli intermediari assicurativi dovranno verificare che ogni proposta sia in linea con l’interesse del cliente e dovranno monitorare che, per tutta la durata del contratto, il prodotto continui a rispondere agli interessi della tipologia di clienti per i quali è stato realizzato. Si spera che questo sforzo normativo si traduca sia in un effettivo miglioramento del servizio e della consulenza, siae in un maggiore utilizzo delle polizze, soprattutto di quelle realmente necessarie.
  • C’è spazio per i consulenti assicurativi?
«Per dare centralità agli interessi e alle esigenze del contraente è stato valorizzato il ruolo consulenziale del distributore, chiamato a proporre un prodotto che sia adatto e coerente con le esigenze del contraente». Nei regolamenti attuativi della direttiva sulla distribuzione assicurativa Idd, redatti a inizio agosto dall’Ivass, viene così finalmente annunciata la nascita formale della consulenza assicurativa, che ora ha un suo status.
Nel mondo della distribuzione di polizze già ora c’era chi si faceva pagare (anche se in via non formalizzata) il disturbo consistente nell’individuare la giusta soluzione assicurativa per il proprio cliente. Vi sono poi gruppi che hanno introdotto diritti fissi finalizzati proprio a supportare la rete in questa fase.
  • Ci vuole protezione anche per i Vip
Anche il mondo del private insurance inizia a studiare soluzioni per proteggere imprenditori e clienti private in caso di scomparsa. Ne parla a «Plus24», in esclusiva, Valerio Apolloni Ghetti,country manager Italia di La Mondiale Europartner, gruppo basato in Lussemburgo che ha realizzato al 30 giugno una raccolta premi totale pari a un miliardo di euro, in crescita del 37% rispetto al 2017. L’Italia rappresenta il 46% della raccolta totale e nel 2018 ha raddoppiato i volumi rispetto allo scorso anno.
Il gruppo presenterà nei prossimi giorni “Prestigio Protection”, una polizza temporanea caso morte a capitale e premi costanti, rivolta alla clientela private. Il capitale assicurato è compreso tra 500 mila euro e può arrivare fino a 10 milioni di euro.