Entra nel vivo la gara per gli immobili del gruppo: affare da 350 mln. Il 16 ottobre i pretendenti devono presentare le offerte vincolanti. Oltre ai fondi spunta la candidatura del polo assicurativo. In campo anche Dea Capital Real Estate
di Andrea Montanari
E’ uno dei dossier immobiliari più importanti dell’autunno. Probabilmente sarà l’operazione più rilevante del secondo semestre. Il processo di vendita del portafoglio real estate (costituito da 5 proprietà) di Enel è entrato nel vivo. E dopo la presentazione delle offerte non vincolanti, adesso i pretendenti stanno affilando le armi per depositare le proposte binding che dovranno essere consegnate all’advisor del gruppo elettrico, ovvero la banca d’affari Lazard.
La scadenza è stata fissata per martedì 16 ottobre, termine ultimo per gli oltre dieci pretendenti per farsi avanti mettendo sul piatto anche i commitment bancari. Il controvalore dell’operazione sfiorerà, se non supererà, i 350 milioni: oltre ai 220-250 milioni di valore assegnato agli asset posti sul mercato, Enel pretende anche la garanzia di investimenti per 100-130 milioni destinati alla ristrutturazione dei cinque immobili oggetto di vendita (4 a Roma e 1 a Palermo per una superficie totale di 110mila mq). Ovviamente, la massima attenzione dei soggetti interessati è tutta per il quartiere generale di Enel nella Capitale (77mila mq) che andrà poi riqualificato.
Ai nastri di partenza in vista del deposito delle offerte vincolanti sono attesi una decina di competitor. La gran parte dei soggetti coinvolti è rappresentata dai grandi fondi internazionali attivi nel comparto del real estate: da Apollo a Blackstone ad Hines. In corsa, come emerso nei mesi scorsi potrebbe esserci anche il gruppo assicurativo tedesco Allianz . Non è escluso che si presenti anche il gruppo Coima . Ma la vera novità, seconda quanto appreso da fonti di mercato da MF-Milano Finanza, è l’ingresso in campo di Poste Vita.
La compagnia assicurativa controllata dal gruppo postale e guidata dall’ad Maria Bianca Farina sta definendo il contorni della proposta che intende presentare entro la scadenza prevista da Enel . E sempre tra i pretendenti italiani è plausibile che si faccia avanti anche Dea Capital Real Estate, principale sgr del mercato immobiliare, che sta valutando con attenzione il dossier.
E c’è chi sostiene che alla fine Poste Vita e Dea Capital Re uniscano le forze per presentare un’offerta unica che vedrebbe il gruppo postale-assicurativo garantire i capitali necessari all’operazione e la sgr creare e gestire un fondo ad hoc per le proprietà Enel . (riproduzione riservata)
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