Nel mese di luglio la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extraU.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 6,5 mld, in aumento dell’1,2% rispetto allo stesso mese del 2017, delineando una crescita molto più contenuta rispetto a quella registrata nei precedenti tre mesi.
Secondo i dati pubblicati dall’ANIA, da inizio anno i nuovi premi vita emessi hanno sfiorato i € 50 mld, il 3,8% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (quando si registrava una contrazione annua dell’11,7%). Il 67% delle imprese, rappresentative del 56% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2017 e il 60% delle imprese (per una quota premi pari al 41%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+3,8%).
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 1,1 mld e in calo del 25,0% rispetto a luglio 2017, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 7,6 mld (-3,5% rispetto allo stesso mese del 2017) mentre da gennaio hanno raggiunto € 58,8 mld, importo sostanzialmente stazionario (-0,3%) rispetto all’analogo periodo del 2017.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di luglio i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali hanno pressoché toccato i € 4,0 mld (il 61% dell’intera nuova produzione vita), in linea con il mese precedente e in aumento del 7,6% rispetto all’analogo mese del 2017; di questi, € 1,4 mld provengono da nuovi premi di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III) investiti in gestioni separate che aumentano dell’11,9% rispetto a luglio 2017. Da gennaio i premi hanno raggiunto € 31,3 mld, il 3,5% in più rispetto all’analogo periodo del 2017, quando il ramo registrava invece una contrazione annua significativa e pari a -26,1%.
Negativo, per il secondo mese consecutivo, l’andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V che nel mese di luglio registrano l’ammontare più contenuto da inizio anno, pari ad appena € 84 mln (poco più dell’1% dell’intera nuova produzione), attestandosi da inizio anno a un volume di nuovi premi pari a € 890 mln (in crescita del 2,4% rispetto all’analogo periodo del 2017).
La restante quota della nuova produzione vita emessa nel mese di luglio ha riguardato quasi esclusivamente il ramo III (nella forma unit-linked), con un ammontare pari a € 2,4 mld (il 37% dell’intero new business), in calo (-7,4%), dopo tre mesi consecutivi di variazione positiva, rispetto all’analogo mese del 2017; di questi, € 1,1 mld provengono da nuovi premi di polizze multiramo investiti in fondi unit-linked, in contrazione del 15,7%. Da gennaio l’incremento della raccolta del new business di ramo III è gradualmente diminuito attestandosi al 4,3%, a fronte di un ammontare pari a € 17,6 mld.
La raccolta di nuovi premi relativi a polizze di malattia di lunga durata (ramo IV) è stata anche nel mese di luglio abbastanza contenuta, raggiungendo da inizio anno un volume pari ad appena € 10 mln, ma in aumento di quasi il 50%. I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti hanno registrato, dopo due mesi consecutivi di variazione negativa, un lieve aumento (+3,4%) rispetto allo stesso mese del 2017, consolidando la crescita dell’ammontare raccolto da inizio anno, pari a quasi € 70 mln, a +1,7% rispetto allo stesso periodo del 2017. Per le serie storiche dei principali rami si rinvia all’Allegato II. Da gennaio il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,1 milioni, in diminuzione del 10,7% rispetto al corrispondente periodo del 2017.
In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, si osserva come nel mese di luglio i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali registrino ancora una crescita (+13,1%) rispetto allo stesso mese del 2017, raggiungendo da inizio anno un volume di € 739 mln, in aumento del 3,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Appena il 9% di tale importo è afferente ai nuovi premi/contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la quota restante è rappresentata da PIP, di cui circa il 40% è costituito da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (€ 262 mln), in crescita del 20,1%.
I nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono risultati anch’essi in aumento (+41,9%) rispetto allo stesso mese del 2017, registrando l’ammontare più alto da inizio anno e raggiungendo da gennaio un importo di € 484 mln, il 10,6% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; il 35% di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui e credito al consumo (+37,5%). I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), hanno registrato nel mese di luglio, dopo tre mesi consecutivi di variazione positiva, un calo del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2017, dovuto essenzialmente alla contrazione dei premi afferenti al ramo III.
Da gennaio tali prodotti sono ammontati a € 17,5 mld, il 35% dell’intera nuova produzione vita, con un incremento del 12,2% rispetto a quanto collocato nell’analogo periodo del 2017. Concentrandosi sulla composizione, si osserva che la raccolta premi cumulata dei prodotti multiramo è costituita per il 54% da premi afferenti al ramo I e per il restante 46% da premi di ramo III, mentre quella dei prodotti “mono-ramo” è composta per il 70% da premi di ramo I. Inoltre, la quota di premi di ramo III, raccolta mediante prodotti multiramo, costituisce il 46% dei nuovi premi di ramo III complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo I si arresta al 30% della nuova produzione complessiva di tale ramo. Da inizio anno sono stati intermediati, per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali, nuovi contratti PIR per un ammontare premi pari a € 1,6 mld (il 3,3% del new business totale), più che triplicato rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; di questi, il 19% è stato stipulato tramite prodotti multiramo, per un importo pari a € 314 mln.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi e al 61% in termini di numero di polizze (Tab. 3); sempre da inizio anno, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 36.050, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 900 e € 5.850. Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno passerebbe dal 3,8% al 2,8%.