Generali non esclude l’acquisizione di piccoli e medi asset manager, come Sycomore, che “ci consentano di investire in asset class alternativi, molto specializzate e ad alto valore”. Lo ha detto il Group ceo Philippe Donnet, a margine del Workshop Ambrosetti a Cernobbio. “Quando l’acquisizione di consente di accelerare l’implementazione della nostra strategia, la facciamo, perché siamo nello stesso tempo disciplinati ed opportunistici”.
A proposito delle trattative esclusive appena annunciate per l’acquisizione della francese Sycomore Asset Management, Donnet ha detto che si tratta di “un bel successo dopo un processo competitivo”. C’era concorrenza – ha aggiunto – “però si è trovato un ‘fit’ strategico tra i fondatori ed azionisti di Sycomore che restano molto coinvolti. Restano azionisti e continueranno a gestire la società. Restiamo in questo contesto di imprenditorialità”.
Il ceo di Generali ha ricordato che la strategia del gruppo punta a costruire questa piattaforma multi boutique di asset management. “Abbiamo già annunciato la creazione di una boutique dedicata agli investimenti sulle infrastrutture, Generali Global Infrastructure e quella di Sycomore è la seconda boutique che facciamo, in questo caso sotto forma di acquisizione, il che è un po’ diverso, però si inserisce completamente nella nostra strategia, perché acquisiamo la competenza ad investire negli investimenti socialmente responsabili, nella environment sustenaibility e nella governance che è un asset class che ha un grande futuro. Nelle nostre previsioni arriverà a 28mila miliardi di cui 12mila in Europa”.