Nel semestre intanto il nav di Exor è salito a 20 mld mentre l’utile è sceso a 741 milioni a causa di PartnerRe
di Luciano Mondellini
l nuovo corso di Exor , dopo la morte di Sergio Marchionne, prenderà ufficialmente il via nella giornata di oggi. Per questa mattina infatti sono state convocate nelle sedi legali di Amsterdam le assemblee straordinarie di Fca e di Ferrari che nomineranno Mike Manley e Louis Camilleri come nuovi ceo delle più significative controllate della holding di casa Agnelli. Per John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor e ora anche presidente sia di Fca che di Ferrari (quest’ultima carica ereditata dopo la scomparsa di Marchionne), l’appuntamento coinciderà anche col fatto che da ora sin poi dovrà essere lui in prima persona a rivestire i panni di leader assoluto della galassia Agnelli. Non solo in termini legali (in quanto ne rappresenta la proprietà) ma anche in termini operativi, visto che toccherà al nipote dell’avvocato Agnelli prendere in mano le redini dell’impero industriale della famiglia torinese. E in cima all’agenda ci sono i dossier che riguardano Fca : dalla decisione (che ormai sembra probabile) di cedere Magneti Marelli ai fondi di private equity (con Kkr in pole position), e quindi di rinunciare alla quotazione in borsa della controllata del lighting, sino al nodo delle alleanze da cui dipenderà il futuro della casa automobilistica italo-statunitense.
Ieri intanto Exor ha presentato i conti del primo semestre. Il periodo si è chiuso con un net asset value salito del 4% a 23,9 miliardi di dollari (20,5 miliardi di euro al cambio attuale) e con un utile consolidato in calo di 175 milioni a 741 milioni. La variazione negativa è legata alla diminuzione della quota nel risultato delle partecipate per circa 80 milioni, dal decremento nei proventi finanziari netti per 77 milioni e da altre variazioni negative per 18 milioni. In particolare, ha pesato la società di riassicurazione PartnerRe, il cui contributo alle casse di Exor è calato dai 212,5 milioni dl primo semestre 2017 ai 5,7 milioni del corrispondente periodo 2018. Exor ha però sottolineato che il risultato di PartnerRe è il frutto di un riallineamento contabile nel rendiconto della controllata legato all’incremento dei tassi di interesse negli Stati Uniti (per un valore di 312 milioni di euro). PartnerRe valuta infatti al fair value la maggior parte del suo portafoglio investimenti, che include titoli obbligazionari (bond governativi e corporate investment grade) e quindi la diminuzione registrata deriva sostanzialmente da un allineamento contabile nella valutazione di questi investimenti. Più o meno in linea con il contributo del primo semestre 2017 è stato invece il risultato di Fca (sui 500 milioni), mentre è cresciuto molto quello di Cnh Industrial (+150 milioni). Negativo per 22 milioni invece l’apporto alla holding della Juventus , che però ieri a Piazza Affari ha proseguito il rally delle ultime settimane chiudendo al massimo storico di 1,3 euro. La capitalizzazione del club bianconero ha così superato quota 1,35 miliardi di euro. (riproduzione riservata)
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