A fine agosto Fitch Ratings ha confermato il rating a lungo termine dell’Italia a “BBB”, ma ha rivisto al ribasso l’Outlook da “Stabile” a “Negativo”. La decisione è stata principalmente guidata da aspettative di politiche di bilancio potenzialmente più accomodanti, in un contesto caratterizzato da elevato debito pubblico ed incertezza politica.
Di conseguenza, Fitch ha rivisto l’Outlook di 5 banche italiane. Il rating a lungo termine di Credito Emiliano (Credem) è stato anch’esso confermato a “BBB”, mentre l’Outlook è passato da “Stabile” a “Negativo”, unicamente in seguito all’azione effettuata sul rating sovrano e coerentemente con la metodologia applicata dall’agenzia di rating, per la quale la banca non può avere rating superiore a quello dell’Italia.
Tuttavia, Fitch ha evidenziato che, nonostante le attività di Credem siano prevalentemente domestiche, il suo modello di business ha consentito al Gruppo di raggiungere un livello di redditività più resiliente ed una migliore qualità dell’attivo rispetto alle altre banche italiane.
La redditività di Credem è infatti stata supportata principalmente da:
· la strategia di focalizzarsi su clienti a minor rischio e con stringenti regole nell’attività di erogazione creditizia, generando quindi minori rettifiche su crediti;
· la presenza di attività di wealth management e assicurative, che hanno incrementato la componente commissionale dei ricavi in un contesto di bassi tassi di interesse.
Tutti i rating assegnati a Credem restano confermati ai seguenti livelli:
· Rating a lungo termine: “BBB”,
· Rating a breve termine: “F2”,
· Support Rating: “5”,
· Support Rating Floor: “No Floor”,
· Viability Rating: “bbb”,
· Derivative Counterparty Rating: “BBB (dcr)”,
· Senior unsecured EMTN programme: affirmed at “BBB”.