di Luca Riso
Trump corteggia le multinazionali proponendo una corporate tax, cioè tassa sulla società al 20% e una tassa sul patrimonio riportato in patria attorno al 10%. Stop alla tassa sulla casa, riduzione da sette a tre degli scaglioni dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (12%, 25% e 35%) e l’introduzione di un bonus pari a 1.000 dollari per incentivare la natalità.
Questi alcuni dei punti della riforma fiscale che ieri Trump ha presentato. La riforma punta dunque a dare sgravi fiscali alle società tanto quanto agli individui. Per il mondo aziendale le novità non mancano. La corporate tax è stata fissata al 20%, 5 punti percentuale in più rispetto a quanto Trump aveva annunciato il 27 aprile 2017. La scelta è stata motivata dal fatto che economicamente una tassa sull’impresa al 15% sarebbe stata difficilmente sostenibile. Il 20% risulta essere inoltre un buon compromesso per ottenere anche l’appoggio dei democratici. C’è comunque da sottolineare che se fosse approvata la corporata tax al 20%, questa sarebbe al di sotto della media mondiale di due punti e mezzo. Il condono per le multinazionali è sempre stato un cavallo di battaglia dell’amministrazione Trump e anche ad aprile si parlava di una tassa sui capitali riportati in patria pari al 10%. Questa iniziativa ha come obiettivo rimpolpare le casse del tesoro e la creazione di maggior lavoro negli Usa. Altro punto della riforma che tocca il mondo aziendale riguarda la riduzione al 25% dell’imposta per i gruppi «pass-through» (società che non versano le tasse sugli utili realizzati perché questi vengono fatti ricadere sul proprietario della società stessa a prescindere dal fatto che in seguito ci sia una redistribuzione tra i soci). Per le persone fisiche e le famiglie Trump ha voluto aumentare le deduzioni fiscali sul reddito dichiarato. Per i singoli si passerà, infatti, da 6.350 dollari a 12 mila e per e coppie sposate l’aumento si passa dagli attuali 12.700 dollari ai 24 mila. Altra strizzata d’occhio ai democratici è la proposta dell’eliminazione delle detrazioni delle tasse locali (Salt). Con il Salt si consentiva, infatti, alle persone di dedurre ciò che pagavano in tasse statali e locali dalle loro tasse federali. I soggetti che godono di queste deduzioni sono gli americani più ricchi che vivono a New York, New Jersey e California.
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